mercoledì 3 marzo 2010

QUOTE ROSA?

Discriminazione in termini.

In quanto donna, in quanto mamma, in quanto moglie, in quanto professionista sono indignata.
Gli italiani, come al solito, sono in ritardo rispetto agli altri Paesi occidentali.
Nel Paese in cui, per dare spazio e pari diritti alle donne, c’è bisogno di una legge che li imponga perché non abbiamo raggiunto ancora la civiltà necessaria per considerare l’uguaglianza fra i sessi come una cosa “normale” su cui non è necessario discutere, la dignità femminile è sotto al tacco.
Mentre nel mondo si abbattono i refusi discriminatori, mentre negli Stati Uniti si elegge un Presidente nero, mentre la efficiente Germania sceglie la guida di una donna (diventata la più potente del mondo ndr) in Italia Berlusconi dice:“una donna può essere brava in politica anche per il solo fatto di essere giovane e magari gradevole. Siamo felici di aver messo in campo un esercito di donne che sono gradevoli, brave”.
Tali dichiarazioni sono molto più gravi di quello che si può pensare. Il messaggio comunica che la “bravura”femminile in questione non dipende dalle doti intellettuali, dai risultati raggiunti, dalle idee e dal METODO ma piuttosto dal fatto che le donne (giovani e carine, mica le donne in generale!) sono una nota di colore. A noi donne basta essere giovani e carine …non ci serve altro…non abbiamo altro. Se poi siamo vecchie e\o brutte ce ne stiamo a casa che è meglio.
Ovviamente SCALEA nel suo piccolo non si discosta affatto dal trend nazionale.
Nelle liste presentate per il rinnovo del Consiglio Comunale le donne sono presenti con una proporzione di 2\21.
Su Radio One uno dei candidati a Sindaco(si dice il peccato ma non il peccatore) ha dichiarato a proposito delle quote rosa (termine che nasconde in sé la discriminazione) che fra i “suoi” ci sono delle “signore” carine e socievoli che rendono il tutto più gradevole!
Ovviamente io non ricordo le parole esatte ma ricordo bene l’indignazione che ho provato.
In Italia il potere politico è sempre stato maschio.
Per una donna fare politica è quasi impossibile. Sono molto poche le donne che raggiungono le cariche più prestigiose e che hanno potere decisionale.
Eppure le donne hanno dimostrato nei secoli di essere in grado di sostenere responsabilità e difficoltà.
Fra le qualità tipicamente femminili c’è capacità organizzativa (altrimenti come faremmo a gestire figli, casa, lavoro, mariti…etc?), praticità e sensibilità.
La popolazione femminile batte nei numeri quella maschile eppure gli spazi restano molto limitati e il più delle volte sono solo virtuali.
Perché?
Perché le donne non sono solidali fra loro.
Perché le donne oggi devono occuparsi della casa, dei figli, del lavoro e non hanno tempo di occuparsi anche della politica.
Perché la politica è roba da maschi.
Tutto questo insieme e molto altro.
Io credo che in realtà le donne non abbiano mai avuto veramente la possibilità di dimostrare che hanno tutte le qualità e le caratteristiche per governare al pari o anche meglio di un uomo.
Nel tempo le donne hanno conquistato il loro diritto al lavoro e all’indipendenza…….nel tempo conquisteranno anche la politica.
I Governi maschili che si sono succeduti si sono dimostrati fallimentari. Gli uomini sono più inclini delle donne (con le dovute eccezioni) agli accordi di potere, alla corruzione, alla politica del “compari”.
Le donne sono efficienti, pratiche e operose. Le donne hanno in sé l’atavica propensione alla protezione, alla conservazione, allo spirito di sacrificio.
Non si vuole scadere nel femminismo.
Le donne non sono migliori degli uomini e viceversa….le donne sono solo diverse dagli uomini.
Verrà il Tempo delle donne al potere anche da noi e PER noi.
Il futuro è donna…perché senza le donne non c’è futuro.
di Monica De Carlo

Nessun commento:

Posta un commento