giovedì 29 agosto 2013

SCALEA CITTÀ APERTA


4 settembre 2013 - Scalea città aperta

martedì 27 agosto 2013

FARE BENE FA BENE

Rettitudine o perbenismo?
 La rettitudine è sinonimo di correttezza, giustizia, imparzialità, incorruttibilità, integrità mentre perbenismo è sinonimo di conformismo, formalismo, ipocrisia, moralismo, presunzione. Vorrei mettere a confronto i due termini e il comportamento umano davanti a fatti eclatanti che coinvolgono l'opinione pubblica tanto da spingerla a schieramenti più o meno palesi e a giudizi non sempre velati. 
Bisogna essere onesti e valutare sempre con imparzialità e secondo il proprio modo di vivere i fatti che accadono e mai giudicare le persone coinvolte (sarà la legge a farlo) e maggiormente deleterio sarebbe cavalcare onde di sentimenti forti che vengono scatenati. 
E’ importante condannare l’illegalità, schierarsi dalla parte della legge che regola il vivere civile in ogni ambito ed è doveroso intervenire sempre attivamente nella sensibilizzazione delle persone affinchè comprendano che il bene pubblico è risorsa per tutti e non una cosa da razziare senza scrupoli, senza badare all’ecologia e alla sostenibilità, invece è proprio questo l’errore comune che si fa :”… è di tutti rompiamo, facciamo il falò sulla spiaggia tanto c’è chi pulisce ecc.” Se si percorre la strada che porta all’Ajnella si trova di tutto a terra, una sporcizia incredibile e lì a criticare che non viene pulito, che c’è qualcuno che non lavora ma c’è anche chi si comporta da incivile buttando di tutto a terra! 
Appare evidente quindi che se butto una carta a terra e giudico è da ipocrita ma se raccolgo anche quella già a terra sarò un cittadino corretto, attento alle regole del vivere civile e starò collaborando affinché il mio Paese sia più pulito e più appetibile per il turismo di qualità. 
Cristiana Covelli

venerdì 23 agosto 2013

COMUNICATO STAMPA

L’esortazione di Papa:
 Scriviamo insieme la storia di un “altro Sud”.
 Un successo di pubblico attento e soddisfatto per la presentazione del libro Il Tempo è Finito di Raffaele Papa avvenuta al centro storico di Tortora domenica 18 agosto. Una Piazza Monastero affollata, scenario incantevole tra la storica chiesa dell’annunziata per l’occasione illuminata ed aperta al pubblico e la piacevole panoramica veduta dell’antico borgo, ha reso uno straordinario omaggio a Raffaele Papa ed agli ospiti intervenuti: Giovanni Celico, Vincenzo Labanca, Orlandino Greco, Piero Sansonetti e Raffaele Lombardo. Interessante serata di politica e cultura abilmente diretta da una pungente Filomena Pandolfi la quale prendendo spunto da alcuni brani del libro, letti con partecipazione da Rosalba Caputo, ha posto interessanti questioni ai relatori i quali oltre a considerazioni sulla attuale situazione del meridione d’Italia hanno indicato opportune soluzioni. Lo storico Giovanni Celico ha ripercorso le tappe di una emigrazione che ha ininterrottamente interessato l’alto tirreno e che ancora oggi priva il territorio di una fascia di età dai 20 ai 50 anni, analisi spietata di un fenomeno che non si arresta. È necessario che la politica intervenga con atti concreti, ha chiesto con forza Piero Sansonetti, non si esce da una condizione di elevato distacco economico tra il nord e il sud del paese se non si interviene con investimenti strutturali ed infrastrutturali di cui la Calabria in particolare ha bisogno da sempre e che non crescerà l’Italia se non cresce il sud. Orlandino Greco ha rimarcato la necessità di una politica che parta dai territori per rinsaldare un legame tra istituzioni e cittadini ormai inesistente. Raffaele Lombardo nel suo intervento oltre a ribadire la necessita di una fiscalità di vantaggio ha evidenziato l’inesistenza, nei fatti, di una politica meridionalista di qualsivoglia governo ed ha invitato tutti a chiedersi il perché prima dell’unità d’Italia il Sud non aveva alcun problema ne di emigrazione ne di mancanza di lavoro. Raffaele Papa, visibilmente soddisfatto per la riuscita dell’evento, oltre ai ringraziamenti ha evidenziato che Il tempo delle attese e dei lamenti è davvero finito ed ha esortato tutti a scrivere con responsabilità, con decisioni e atti concreti la storia di un “altro Sud”.
Li 20/8/2013 MpA Segreteria Provinciale Cosenza

giovedì 22 agosto 2013

NOSTALGIA DEL PASSATO "anni 80"

Ero molto giovane ma mi ricordo bene quando allo "shark" partivano questi pezzi.
All'epoca "la chitarrella" era il barman... che tempi!!! (Luca Grisolia)

  


Il testo e la traduzione di Der Kommissar

Check it out Joe …ha! – Dagli una occhiata, Joe …Ha!

Two, three, four, eins, zwei, drei – Due, tre, quattro, uno, due, tre.
Es is nichts dabei – Non c’è nulla di male
Wenn ich euch erzaehle die Geschichte – Se ti racconto tutta la storia
Nichts desto trotz, ich bin es schon gewohnt – Tuttavia io ci sono abituato.
Im tv-funk da laeuft es nicht, jah - Non la si sente né alla radio ne alla TV

Sie war so jung, das Herz so rein und weiss - Lei era così giovane, il suo cuore puro e bianco
Und jede Nacht hat ihren Preis - e ogni notte ha il suo prezzo.
Sie sagt: “Sugar sweet, jah’ got me rapp’ in to the heat!” - Lei dice: “Tesoro dolce, mi hai fatto ammattire per il caldo”
Ich verstehe sie heiss - Mi rendo conto che è bollente
Sie sagt: “Babe you know, I miss my Funky friends” – Lei dice: “Baby lo sai, mi mancano i miei amici Funky”
Sie meint, Jack und Jill – Le intende Jack e Jill
Mein funk Verstaendnis reicht zur Not - La mia comprensione del funk è sufficiente
Ich ueberreiss’ was sie jetzt will – a soddisfare le necessità di ciò che vuole
Ich ueberlege bei mir, ihre Nase spricht dafuer – Me ne resto da solo, il suo naso mi dà indicazioni
Waehrend dessen ich noch rauche – in queste situazioni io fumo più del solito
Die “special places” sind ihr wohlbekannt - I posti speciali sono a lei ben noti.
Ich meine, sie faehrt ja U-bahn auch dort singen’s: – Voglio dire, lei prende la metropolitana e lì cantano

Dreh dich nicht um – oh, oh, oh – Non ti alzare - oh oh oh
Der Kommissar geht um – oh, oh, oh – Il commissario sta facendo il giro, oh oh oh
Er wird dich anschauen, und du weisst warum - Lui ti guarderà e tu sai il perché
Die Lebenslust bringt dich um – La voglia di vivere ti sta uccidendo

Alles klar Herr Kommissar? – Tutto chiaro signor commissario?

(Hey man, wanna buy some stuff man? – (Hey uomo, vuoi comprare un po’ di roba, uomo?
Did you ever rap that thing Jack, so rap it to the beat) – Hai mai fatto del rap con quella roba, Jack, allora rappala fino in fondo)

Wir treffen Jill und Joe und dessen Bruder hip, - Noi incontriamo Jill e Joe e suo fratello hip
Und auch den Rest der koolen gang - e anche il resto della banda Koolen
Sie rappen hin, sie rappen her - Loro fanno del rap con lui, fanno del rap con lei
Dazwischen kratzen’s ab die Waend’ - e nel frattempo graffiano via i muri.
Dieser Fall ist klar lieber Herr Kommissar - Questo caso è chiaro, caro signor commissario
Auch wenn sie anderer Meinung sind - anche se sono in disaccordo.
Den Schnee auf dem wir alle talwaerts fahren - La neve su cui noi scivoliamo nella valle
Kennt heute jedes Kind - la conosce ogni bambino.
Jetzt das Kinderlied – Adesso la canzone per bambini:

Dreh dich nicht um – oh, oh, oh - Non voltarti, oh oh oh
Der Kommissar geht um – oh, oh, oh - Il commissario gira attorno oh oh.
Er hat die Kraft und wir sind klein und dumm - Egli ha il potere e noi siamo piccoli e stupidi.
Und dieser Frust macht uns stumm - E questa frustrazione ci rende muti
La, la, la, la, la - la, la, la, la, la

Dreh dich nicht um – oh, oh, oh - Non voltarti oh oh oh
Der Kommissar geht um – oh, oh, oh - Il commissario gira attorno oh oh oh
Wenn er dich anspricht und du weisst warum - Quando egli ti parla e tu sai il perché,
Sag’ ihm dein Leben bringt dich um - dirgli la tua vita ti uccide
La, la, la, la, la - la, la, la, la, la,
Dreh dich nicht um – oh, oh, oh - Non voltarti oh oh oh il commissario gira attorno – oh, oh, oh
Der Kommissar geht um – oh, oh, oh -

Alles klar Herr Kommissar? - Tutto chiaro signor commissario?

(altro che Moreno, ndr)

lunedì 19 agosto 2013

ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

Per le vie della Città!

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3 della Costituzione Italiana).

Questo è quello che recita la nostra Costituzione ed è questo che il cittadino attivo deve pretendere dalla politica e dalle istituzioni!
Sul prosieguo del discorso formativo inerente il “cittadino attivo” vorrei analizzare la carenza di infrastrutture che sono la base da cui partire per poter parlare di paese civile e accessibile a tutti.
Immaginiamo di essere persone diversamente abili, cioè persone esattamente uguali agli altri ma con una invalidità che non ci consente il movimento naturale e semplice come tutti gli altri, quindi abbiamo bisogno di marciapiedi larghi, di rampe per poter accedere ovunque vogliamo andare, di parcheggi facilmente accessibili e comodi da raggiungere, di mezzi di trasporto pubblici idonei e così via.
Ma torniamo alla nostra giornata tipo a Scalea, usciamo di casa e ci rechiamo in centro, troviamo pochi parcheggi dedicati ai disabili e molte volte occupati abusivamente, riusciamo a fermarci, scendiamo ma i marciapiedi non sono sufficientemente larghi per consentire il passaggio di una carrozzella, è difficile raggiungere alcuni punti vendita e risulta impossibile accedere al mare, per non parlare della totale assenza di percorsi tattili per i non vedenti..

SOLUZIONE?

Un’ Amministrazione attenta a tutti i suoi cittadini, che si preoccupa di richiedere fondi (che ci sono) per l’abbattimento delle barriere architettoniche, propensa verso i suoi concittadini e i molti turisti che frequentano Scalea, che potrebbe essere formata da qualunque cittadino attivo scaleoto che ha però senso civico, passione per la legalità e profondo rispetto dell’essere umano, della fauna e della flora che lo circonda.

Cristiana Covelli

mercoledì 14 agosto 2013

IL TUO AUTISMO E' LA MIA VITA

A quasi un anno di vita l'associazione "Dimmi A" traccia il suo primo bilancio.




Fonte Associazione "Dimmi A"

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lunedì 12 agosto 2013

CITTADINANZA ATTIVA

di Cristiana Covelli

Chi è il cittadino attivo? Secondo il mio punto di vista cittadini attivi lo si può essere a qualsiasi età e non contano né i propri ideali politici, né le proprie missioni e né tantomeno il proprio impegno sociale e lavorativo. Il cittadino attivo è colui che si preoccupa di pulire una spiaggia perchè il senso civico ti impone di vergognarti davanti a tanto sudiciume anche se non l'hai provocato tu, è colui che si ferma e presta soccorso a chiunque ne abbia bisogno perchè è prodigo verso chi soffre o è in difficoltà. E ' ovvio che le responsabilità crescano in proporzione con l'età, il bambino dimostrerà di avere senso civico se ostacola il bullismo, rispetta le regole, se non butta carte ovunque ma negli appositi contenitori, mentre l'adulto rispetta le regole della strada, le leggi e le altre persone che vivono con lui in un dato territorio. Devo dire che in effetti non ci vuole mica tanto per essere dei buoni cittadini e per essere anche attivi ci vuole ancor meno soprattutto in una cittadina piccola come la nostra, basta aiutarsi tra vicini, seguire le attività politiche e delle varie associazioni, frequentare le Parrocchie e il gioco è fatto! Ma siamo davvero sicuri che il tutto viene fatto con la sincerità di voler partecipare senza secondi fini, di voler mettere in campo il proprio impegno per poter aiutare gli altri o per cercare di migliorare la società che ci circonda? Questo è un invito alla riflessione rivolto a tutti noi in quanto potenzialmente abbiamo sia gli strumenti che le risorse per poter sistemare le cose ma lo dobbiamo fare cominciando dall'autocritica e dal rimboccarsi le maniche insieme, quindi non aspettiamo che le cose ci vengano proposte per poterle poi criticare, ma proponiamo! E ' sporca una spiaggia organizziamo un gruppo per pulirla ( merito che va a quel gruppo di persone che ha pulito una spiaggia libera giorni fa), ci sono aiule abbandonate adottiamole, adottiamo un cane randagio in canile.... ecc. C'è tanto da fare e come diceva mia nonna “solo chi non fa non sbaglia”, ma è questo che si propone di fare la nostra associazione e ci auguriamo di ricevere suggerimenti e progetti che vorremmo realizzare insieme ai cittadini e alle altre associazioni presenti sul territorio e altrettanto attente alle problematiche sociali della nostra amata Scalea . vice-presidente Wscalea Cristiana Covelli

giovedì 8 agosto 2013

LA NOTTE DELLE FAVOLE

07/08/2013 Artigianato, cultura e solidarietà a Tortora (Cs) La Pro loco di Tortora promuove la raccolta fondi per Africaintesta Onlus Una serata all’insegna dell’arte, della cultura, dell’artigianato e della solidarietà, è stata organizzata dalla Pro Loco di Tortora, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere l’iniziativa “Upendo” di Africaintesta Onlus. Il 9 agosto, la cittadina tortorese ospiterà in Piazza Stella Maris un evento dedicato agli adulti e ai bambini. La prima parte della serata, a partire dalle ore 19:30, sarà dedicata ai più piccoli con il “Laboratorio di Ceramica” a cura del maestro artigiano tortorese Giuseppe Limongi, che guiderà i ragazzi nell’arte di modellare la ceramica. La partecipazione al laboratorio è completamente gratuita ed aperta a tutti, saranno inoltre assegnati degli attestati di partecipazione. È possibile iscriversi al corso presso l’InfoPoint della Pro Loco, in Piazza Stella Maris. Alle ore 21:30, un altro momento da favola dedicato ai bambini con la presentazione del libro: “La vera finta storia di Babbo Natale” edito da Nuvole di Ardesia. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto in beneficienza per costruire una casa famiglia che ospiterà 80 bambini orfani, di cui 20 non udenti. Maria Cristina Orga, scrittrice e attrice, si cimenterà in una divertente recitazione in rima tratta dal libro di fiabe, accompagnata dalla proiezione di coloratissime immagini. La seconda parte dell’evento, a partire dalle ore 22:30, sarà dedicata agli adulti con la presentazione recitata di due libri di poesie: "Ballate parlate e piccoli pensieri" e "Donne ed altri accidenti" di Maria Cristina Orga e Gino Oliviero. “Più che una presentazione - spiega l’autrice- sarà un vero e proprio spettacolo. Protagonisti della scena saranno la figura maschile e femminile, che si scontreranno in modo ironico e a tratti toccante sulle diversità che interessano i due generi. Quello dell’uomo e della donna sono due universi assestanti, sempre in cerca di un punto d’incontro per raggiungere un difficile e delicato equilibrio”. Uno spettacolo che si preannuncia essere divertente, toccante e ricco di colpi di scena, proprio come un rapporto amoroso. (Comunicato stampa a cura di Valentina Bruno)

lunedì 5 agosto 2013

RIVOLUZIONIAMO IL SOCIALE

di Cristiana Covelli
La legislazione, nazionale e regionale, , demanda al Comune (ora nell’ambito dei distretti socio sanitari) il compito di gestire direttamente la programmazione e l’organizzazione dei servizi socio-assistenziali e questo proprio perché solo l’Ente locale può garantire interventi adeguati alle esigenze ed ai bisogni della persona in rapporto con il territorio. Tuttavia, la famiglia, i minori, i disabili, gli anziani, gli immigrati e i poveri non hanno la giusta considerazione. I pochi servizi tutt’oggi forniti dal Comune di Scalea sono solo quelli obbligatori o quelli realizzati con finanziamenti finalizzati e quindi non dirottabili verso altri lidi. E, nonostante tutto, anche questi pochissimi servizi negli ultimi bilanci sono stati falcidiati, ridotti nella misura degli interventi e, spesso, forniti con ritardo e molta approssimazione. Per uno sviluppo del tessuto sociale e la ripresa del cittadina stessa si devono ripristinare i fondi e le risorse destinate all’attività comunale di solidarietà sociale e si deve avere la sensibilità di guardarsi intorno e pensare cosa si può fare per tutti quei cittadini che vivono con disagio ed aspettano una risposta sincera dalle istituzioni ( ad esempio: i disagi delle persone dializzate; l’assistenza ai bambini disabili presso le scuole; assistenza domiciliare; ecc.). Per questo motivo si devono individuare una serie di attività ed iniziative, nel comparto della solidarietà sociale, che possono essere realizzate a costo zero o con spesa limitata e che possono contribuire a liberare i cittadini dal bisogno, a migliorare la qualità della vita, a limitare l’esclusione sociale e ad educare all’esercizio dei diritti. COSA SI POTREBBE FARE: 
“SEGRETARIATO SOCIALE” E’ un servizio a cui tutti i cittadini possono: chiedere informazioni precise e dettagliate sui servizi presenti nel territorio; richiedere le prestazioni o accedere ai servizi sociali seguiti nel disbrigo delle pratiche necessarie. 
• “ADOZIONE SOCIALE” E’ la possibilità di realizzare una rete di solidarietà coordinata dal Comune che crea uno stretto collegamento tra i servizi del territorio ed il mondo del volontariato. Si rivolge a: neonati, minori, anziani, disabili e si attua attraverso l’accompagnamento e presa in carico personale di soggetti in difficoltà su segnalazione degli operatori sociali o di semplici cittadini.
 • “CENTRI DI INCONTRO” E’ un luogo di socializzazione e di animazione aperta agli abitanti del quartiere che desiderano partecipare attivamente mettendo a disposizione la loro esperienza e creatività. E’ un luogo di incontro per realizzare insieme iniziative, culturali, ricreative e sociali. • “CENTRO INTERCULTURALE” E’ un servizio che svolge attività a favore degli immigrati al fine di favorirne e facilitarne l’inserimento sociale e lavorativo. • “BANCA DEL TEMPO” E’ uno sportello che funziona come una banca dove ciascuno deposita il proprio tempo da investire in prestazioni a favore di altri e riceve in cambio altre prestazioni. In questo modo, si può fruire di servizi pur non disponendo di denaro. L’unica moneta è il proprio tempo che diventa risorsa da investire, antidoto contro la solitudine ed incentivo al rapporto con gli altri. • “SOSTEGNO FAMILIARE ED EDUCATIVO” E’ l’opportunità per un bambino e la sua famiglia di avere sostegno per superare momenti di difficoltà e garantire, con un adeguato sostegno, l’ambiente adatto allo sviluppo psico-fisico del minore e favorirne il rientro in famiglia. E’ un’alternativa al ricovero in istituto e non prevede la possibilità di adozione. • “CONVENZIONE CON IL BANCO ALIMENTARE” Direttamente o tramite associazioni di volontariato consente al Comune di intervenire per rispondere ai bisogni di sussistenza delle persone indigenti fornendo generi alimentari reperiti gratuitamente presso il Banco Alimentare. • “ATTIVITA’ PER GLI ANZIANI” In economia possono essere programmate e realizzate attività ricreative, gite fuori porta, attività sportive non competitive, conferenze su temi culturali o di prevenzione sanitaria, viaggi nella memoria. I costi di questa attività possono essere limitatissimi, si può prevedere la compartecipazione e l’autogestione da parte degli anziani.
 • “BAMBINI ED ADOLOSCENTI” COLONIE, DOPOSCUOLA, LOTTA ALLA DISPERSIONE, PREVENZIONE DELLE DEVIANZE E PROBLEMA DROGA. Esistono nella legislazione vigente, possibilità di finanziamento per progetti in favore delle fasce giovanili disagiate o a rischio. E’ necessario predisporre gli strumenti tecnici di intervento per poter realizzare, senza esborso per il Comune, iniziative di consistente valenza sociale. Occorre inserire in bilancio un minimo di intervento per quelle attività (come le colonie estive) per le quali viene richiesto un limitatissimo intervento integrativo da parte del Comune. CONCLUSIONE Queste sono solo alcune delle “provocazioni” che possono essere proposte per il comparto della solidarietà sociale. Non si tratta di “provocazioni” velleitarie, ma di concrete possibilità di lavoro già ampiamente sperimentate (molte delle idee proposte sono state realizzate da tanti Comuni particolarmente sensibili alla problematiche sociali). A volte non occorre denaro per costruire grandi opere, ma un’idea positiva e un sincero proposito di buona volontà. Alcune delle idee rappresentate sono già spese sul territorio, ma non sono state sufficientemente seguite dall’Amministrazione tant’è che vengono somministrate in ritardo e male e in alcuni casi alcuni servizi non vengono erogati per la pessima situazione economica in cui versa l’Ente. Quello che serve è un radicale cambiamento di mentalità, un nuovo approccio con il problema dei “bisogni”, la scelta di utilizzare le risorse e le intelligenze di cui il Comune già dispone per realizzare progetti innovativi, per modificare il rapporto con la comunità amministrata, per attivare un approccio nuovo con la realtà del disagio in termini propositivi, di comprensione e di donazione.

venerdì 2 agosto 2013

LO STATO DEL PAESE

La serata del 28 luglio dedicata alla legalità ,tenuta a Scalea nello spazio della Marina, in piazza Saverio Ordine, ha visto una partecipazione numerosa e attenta. 
Gli interventi sono stati apprezzati e, pur nel rispetto delle indagini giudiziarie in corso, si sono potuti affrontare , con le dovute cautele , gli avvenimenti che hanno toccato profondamente la vita di Scalea , che non è il caso di ripetere ( chi vuole trova sui giornali e sulla comunicazione locale tutta la cronaca ). 
Mi permetto di scrivere queste note per chiarire alcuni punti da me toccati durante la serata, punti che sono stati oggetto di analisi per alcuni e critiche per altri.  Premetto che sto raccogliendo gli scritti che mi hanno visto impegnato per il "mio paese "dagli anni 90 ai nostri giorni per dare a chi vuole, in lettura,delle riflessioni che portano purtroppo al risultato finale di questi giorni. 
NON CI VOLEVA LA ZINGARA PER INDOVINARE LA FORTUNA E IN QUESTO CASO LA DISGRAZIA. 
Durante la serata ho affrontato due punti , per me , fondamentali ; lo stato del paese ,vittima si di un sistema illegale e delinquenziale , ma responsabile per aver accettato in silenzio e , in molti casi,un atteggiamento connivente e passivo . 
Quaranta anni di discesa non potevano che portare la comunità al fondo e, a quel punto, io ho sostenuto e sostengo, che Scalea non ha possibilità alcuna di risalire. Sono stato pessimista ? Il paese c'è la farà ? 
IL PRIMO A ESSERNE CONTENTO SARÒ IO , se ritrova la via di un riscatto,problematico comunque. Le critiche di qualcuno, quindi  sono legate al mio marcato pessimismo e alla lettura che è stata data al mio intervento di presunto Salvatore della Patria con l'invito a starmene a Milano. È un ritornello che sento da troppo tempo e viene soprattutto da quelli a cui , ovviamente ho dato e procuro fastidio ( vedi feste di fine agosto che poco hanno a che vedere con le tradizioni e con il "turismo "se non con l'occupazione delle piazze del paese per eventi che poco hanno a che vedere con il decoro che Scalea meriterebbe . È difficile spiegare agli imbecilli e non ho più voglia e tempo per essi .Il tempo delle connivenze politiche che portano ai favori e al malaffare deve  finire. Quando questi signori avranno acquisito la coscienza , se mai riusciranno, capiranno che cosa vuol dire vivere nel rispetto delle regole e del luogo nel quale vivono con altri a cui vanno gli stessi diritti e doveri  di tutti.
Osvaldo Cardillo

giovedì 1 agosto 2013

BASTA CEMENTO!

Torre vista dal Castello Normanno
TORRE TALAO
 Scongiurata la perdita di Torre Talao !

In questi giorni si è tanto parlato del monumento simbolo della nostra splendida cittadina e allora ho creduto utile rispolverare le mie ricerche ( utilizzate per un progetto con le scuole di Scalea) per riflettere insieme sul sito di grande importanza storica quale è la Torre Talao. L' isolotto della Torre Talao è caratterizzato dalla presenza di cavità naturali che hanno offerto riparo a gruppi di cacciatori e pescatori del Paleolitico Medio. Forse queste grotte costituiscono il più importante complesso musteriano della Calabria (contemporaneo all'uomo di Neanderthal caratterizzato da strumenti di pietra differenziati nell'uso e più perfezionati).
Ma veniamo alla costruzione della torre, denominata prima “Torre dell'Isola”, successivamente Talao dal nome del fiume Lao, fu eretta nel 1578 a difesa delle coste dall'invasione dei Turchi. Voluta nel piano di difesa dal re di Napoli, Don Pedro Da Toledo, faceva parte di un complesso sistema di difesa, comprendeva 337 torri in vista una dall'altra e tutte collegate alle torri interne, come a Torre Cimalonga e al Castello del Signorotto locale. All'epoca la torre era circondata dal mare quindi era un attracco naturale per le imbarcazioni, poi , per un fenomeno di bradisismo negativo e anche per il gioco di correnti marine, lo scoglio si è insabbiato. In tempi più recenti la torre è stata la sede di un cenacolo culturale di grande importanza, un vero e proprio centro di studi pitagorici, attivo almeno fino agli anni venti. Animatore della scuola era Amedeo Rocco Armentano, nato a Scalea da genitori originari di Mormanno nel 1886, il quale ospitò nella Torre i migliori intellettuali pitagorici, che si davano appuntamento a Scalea per coltivare l'alchimia e la magia. Questo e tanto altro abbiamo qui a Scalea, dobbiamo solo imparare a gestirlo meglio e a trarne profitto! 
Cristiana Covelli

PORTO DI TORRE TALAO - il comitato: «Evitare personalismi»

archivio wscalea (vecchio post)
fonte (www.miocomune.it)

SCALEA – 1 ago. - Il comitato cittadino Scalea 2020, protagonista delle iniziative, anche legali, contro la realizzazione del porto Marina di Talao, chiede di evitare personalismi. Il riferimento è ad una recente nota del Wwf. «La battaglia contro il Porto di Scalea ha radici lontane. Se volessimo elencare tutti gli organismi e le persone che hanno contribuito, negli anni, a far crescere la consapevolezza cittadina rispetto a questo tema, l’elenco sarebbe davvero lunghissimo: dalle associazioni ambientaliste locali ai partiti, da alcuni sindacati alle reti di informazione, dai centri studi ai singoli cittadini. Ma non ne vogliamo citare neppure uno, certi di far torto a qualcuno dimenticandolo per la strada. Il fatto vero – si legge ancora nella nota - è che il dissenso e la consapevolezza cresciuti negli anni grazie a moltissime azioni della società civile si sono in questi ultimi due anni coagulate in un unico movimento cittadino, Scalea 2020, che ha dato forza e speranza allo sdegno persistente e ha condotto fino in fondo questa lunga battaglia, sfociata infine nella entusiasmante vittoria nel ricorso al Tar contro la costruzione del Porto di Torre Talao».

Una serie di iniziative che secondo gli esponenti del Comitato è stata portata avanti con il contributo di tutti. «L’aspetto più straordinario di questa vicenda è proprio questo: la comunità nel suo insieme è il vero protagonista principale della battaglia; politicamente socialmente e culturalmente un accadimento prezioso e raro nel panorama della Calabria di oggi.

Nessun protagonismo personale ha mai preso il sopravvento; nessuno ha mai utilizzato a mero vantaggio personale, o di un certo gruppo o schieramento, il lavoro dei molti cittadini di Scalea 2020, che hanno investito energie, tempo, saperi, che ci hanno anche messo la faccia, a proprio rischio e pericolo, per raggiungere un obiettivo comune. 

In un territorio così lacerato da protagonismi e conflitti tra personaggi mediocri e gruppi di potere senza alcuna levatura, il Comitato ha dato voce a tutti senza indicare il nome di nessuno. La forza del gruppo si è accresciuta in virtù di questo, e può continuare a crescere, soltanto se il movimento viene difeso da fastidiose usurpazioni personali; perché soltanto così ciascuno può sentirsi protagonista della battaglia, identificarsi con gli obiettivi e difendere i valori comuni. E’ per questo che il comunicato del Wwf, che leggiamo su Miocomune, più che risentimento e contrarietà nei confronti delle false dichiarazioni contenute, ci provoca amarezza e preoccupazione. I meschini protagonismi gratuiti appaiono incursioni infelici e inadeguate per chi ha messo il cuore e la passione civile in questa vicenda, sottrazioni abusive di riconoscimento che possono esasperarsi ed assumere anche connotazioni di conflittualità politica e sociale dannose in un momento delicato di ricostruzione civile di questo territorio. Perché il personalismo e l’appropriazione indebita rischiano di provocare nuove recriminazioni tra gruppi, anche quando questi sono sani per obiettivi e principi e dovrebbero invece ricominciare a lavorare insieme. Riconoscendo a ciascuno il suo».