lunedì 31 marzo 2014

LO SCIACALLAGGIO DEL PD


La parata del PD, organizzata da Magorno con la partecipazione del Segretario Nazionale, è stato puro sciacallaggio politico al fine di acquisire consensi per le Europee e cercare di smantellare il Governo regionale, a spese della nostra cittadina.
Anche se le appena annunciate dimissioni di Scopelliti gli faciliteranno il compito, si avverte chiaramente che al PD manca il terreno sotto i piedi: comincia a sentire puzza di bruciato per il rischio che sta per correre, consapevole dei propri fallimenti a livello nazionale.
Lo slogan inventato per la sfilata era: "...per dire no alla 'ndrangheta"... Forse distratti dall'euforia non si sono accorti che Scalea non è un paese mafioso e che Renzi avrebbe dovuto recarsi nella Locride, non nella nostra città, se solo ne avesse avuto il coraggio... ma se dobbiamo accettare la tesi secondo cui Scalea è un paese mafioso, dobbiamo necessariamente affermare che tutti i componenti della maggioranza Basile avevano a che fare con mafiosi e che a questa maggioranza appartenevano anche esponenti storici del PD. E che dire dei componenti dei vari governi che si sono succeduti nella città? Sono anche loro mafiosi?

Allora mi domando: Renzi è venuto a Scalea come Segretario del PD? E se così fosse perché con un elicottero dello Stato? E' normale?
Oppure Renzi è venuto a Scalea in qualità di Presidente del Consiglio?
E in questo caso, perché sotto lo stemma del PD e in assenza di altre forze politiche? Non solo, ma in questo caso i cittadini non avrebbero avuto il diritto di esprimere le loro istanze e i loro disagi? Perché gli è stato impedito? E' normale anche questo?


Gianfranco Deidda

sabato 29 marzo 2014

LA RISPOSTA DI WSCALEA A RENZI

Domenica 30 marzo ore 21.00, su La7 a "La gabbia"!

Finalmente la voce dei cittadini che Renzi ha voluto mettere a tacere per dar spazio alla vetrina costruita ad arte dal Partito Democratico in vista delle elezioni europee! Non perdete il servizio che andrà in onda su La7, domenica 30 marzo ore 21.00, a "La gabbia"!


mercoledì 26 marzo 2014

IL DEFILÉ DEL PD A SCALEA


La venuta a Scalea del Presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha deluso le aspettative di tutti coloro i quali credevano di poter discutere oltre che di ndrangheta anche e, soprattutto, dei problemi del nostro territorio. Invece la cittadina tirrenica ha dovuto subire uno sfruttamento di immagine ad opera del PD, il quale ha organizzato una parata politica facendo leva sull’alta carica istituzionale del suo segretario di partito. Per non parlare dei comprensibili disagi determinati agli stessi scaleoti, declassati a meri ospiti e uditori di slogan nella loro città. Al cospetto del sacrificio non solo mediatico imposto a Scalea, avevamo atteso in silenzio la venuta di Renzi, proprio per verificare, senza pregiudizi, se dietro la ventilata manifestazione vi fosse l’intenzione, sincera, di dare ascolto (e risposte) alle persone che nel territorio ci vivono. Invece così non è stato. Una qualche consolazione deriva dal fatto che ad accompagnare il Premier vi fossero tanti giornalisti, giunti da ogni dove, attraverso i quali, fortunatamente, qualche accorata voce tra i cittadini di Scalea è stata raccolta e speriamo possa trovare il clamore che merita. E’ mancata la considerazione di Renzi agli stessi giornalisti che una volta accreditati sono stati fatti “accomodare” nell’atrio del palazzo di città, per quasi due ore, in attesa di una conferenza stampa sicuramente mal organizzata e non coordinata. Un’attesa rivelatasi vana, poiché il Premier dopo essere giunto con comodo ed aver salutato i giornalisti, raccoglieva solo due-tre domande e frettolosamente si congedava per raggiungere il palco allestito nell’area antistante il comune. In primis, ad esempio, il sottoscritto avrebbe voluto chiedere a Renzi cosa ne pensa lui della Tributi Italia spa e della relativa proposta di class action contro lo Stato italiano avanzata, non più di un anno fa, dal candidato a sindaco di Pomezia, Omero Schiumarini del Partito Democratico. Mi sarebbe molto piaciuto conoscere il parere di Renzi sulla questione (nella sua duplice veste ma soprattutto in quella di segretario del PD) anche considerato che Scalea, così come Pomezia e tante altre amministrazioni locali, è in pre-dissesto anche a causa della truffa milionaria subita dalla Tributi Italia spa (già San Giorgio spa e Ipe spa) la quale è stata certificata e, quindi, abilitata dallo Stato alla gestione e riscossione dei tributi degli enti locali. Purtroppo non è stato possibile. La sfilata si è poi conclusa con le ridondanti promesse pre elettorali e i saluti dal palco. Deluso.
 Dino Ivan Squatrito

mercoledì 19 marzo 2014

WE ARE HAPPY from Scalea

our compliments!


Potrebbe essere lo spot turistico della città

Bravi e ancora complimenti anche dalla redazione di wscalea

venerdì 14 marzo 2014

'NDRANGHETA...


POLITICA E MAFIA...

Di seguito pubblichiamo una mail inviataci dal Giudice Romano De Grazia, un uomo che ha fatto della lotta alla mafia una ragione di vita.


All’On. Rosy Bindi, Presidente della 
Commissione Parlamentare Antimafia
E, p. c., all’On. Ernesto Magorno
E, p. c., alla dott.ssa Maria Carmela Lanzetta
E, p. c., all’Avv. Monica De Carlo



Non facendo alcun riferimento alla legge cd. Lazzati che pur trovasi all’esame della Commissione al Senato, mi sono reso conto che più che il divieto della propaganda elettorale ai malavitosi sottoposti alla misura della sorveglianza speciale, Lei privilegia discorsi e romanzi sull’antimafia come è avvenuto da ultimo a Montecitorio nella conferenza stampa.

Fortemente deluso, richiamo l’attenzione sul fatto che se non si pone il sopraddetto divieto, aumenteranno le infiltrazioni mafiose e, per l’effetto, gli scioglimenti per mafia dei Comuni in tutto il territorio dello Stato.

Mi chiedo cosa andrà a dire il 19 p. v. ai cittadini di Scalea, Comune sciolto per mafia?

Saluti.
Romano De Grazia,
Presidente del
Centro Studi Regionale “G.Lazzati”.

martedì 11 marzo 2014

OGGI SI RITIRANO GLI ELABORATI.-CONCORSO CHIUSO!

 


E' giunto al termine il periodo concesso ai partecipanti del premio letterario " ti conosco Costituzione.
Gli studenti hanno avuto circa un mese per elaborare i propri lavori così da concorrere per la vittoria dei premi assegnati. Io mi sono divertita tanto sia nell'organizzazione che nella divulgazione dell'evento,  che non ho risparmiato a tutti i miei giovani amici che incontro sovente presso le scuole e le varie attività extrascolastiche dove presto servizio di volontariato.
In merito a tutto ciò ho deciso di scrivere il mio elaborato"fuori concorso", ho scelto di parlare dell'art.1 che recita" l'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Il primo articolo della Costituzione fonda le due caratteristiche principali dello Stato italiano, sorto dalla guerra di liberazione: l'Italia è una Repubblica, e a norma dell'art. 139 non potrà più tornare alla forma monarchica, ed è finalmente, grazie al suffragio universale e alle istituzioni previste dalla II parte del testo costituzionale, una democrazia. Democrazia rappresentativa, in cui il potere appartiene al popolo, costituito da tutti i cittadini, che concorrono al governo della cosa pubblica attraverso gli istituti e i meccanismi previsti dall'ordinamento della Repubblica.
Il bando del concorso è stato chiaro in merito, esso chiede espressamente il collegamento tra l'articolo e la vita reale, in pratica  la nostra vita è circondata e regolata dai principi costituzionali. Lo strumento principe della democrazia è il voto anche se nel nostro Paese finiamo sempre coll'essere governato da qualcuno che non è stato eletto. Attenzione però, perchè in Italia l'unica elezione diretta prevista dalla legge è quella dei Sindaci, quindi non è corretto dire che il Governo Renzi non è legittimo piuttosto è evidente che emerge la volontà popolare in direzione di un cambiamento in tal senso. Sorrido alla battuta di un noto comico italiano che ha detto:" Ogni volta che torno in onda, da due anni, trovo un nuovo governo! ".
Inoltre fondamento della democrazia è il lavoro, diritto e dovere di ciascuno per il progresso personale e sociale, altro punto disatteso visto il grave indice di disoccupazione soprattutto giovanile.
"La sovranità appartiene al popolo"e allora perchè ci sentiamo precari in casa nostra? E' precaria la nostra salute, è precario ( quando c'è) il nostro lavoro, è precario il nostro governo e così via.
Se il popolo è sovrano vuol dire che è principe e non suddito, quindi lavora, si realizza ed è felice.
I "Padri Costituenti" avevano augurato tutto ciò agli Italiani ed è questo quello che dovremmo avere, questo quello che i cittadini dovranno pretendere con una cittadinanza attiva, il tutto condito da una giusta dose di "democrazia"così da non eccedere nei personalismi e negli eccessi, ma rispettando sempre la pluralità di idee politiche, unica garanzia di uno Stato democratico e liberale.

Cristiana Covelli

venerdì 7 marzo 2014

WSCALEA SCRIVE AL DIRETTORE

"Quando c'è un problema occorre rivolgersi a chi lo può risolvere"
Noi lo abbiamo fatto:


POSTE ITALIANE SPA
AGENZIA DI SCALEA
in persona del direttore PT
Viale Europa
87029   SCALEA - CS


OGGETTO: problematica del display “sportello bancomat” – Ufficio di Scalea;


Egr. Sig. Direttore,
la nostra associazione WScalea nell’ambito della propria attività sociale vuole ufficialmente sottoporre alla Sua Preg.ma attenzione il problema legato al display del bancomat dell’Ufficio postale di Scalea che tante segnalazioni e lamentele sta determinando nella numerosa utenza che quotidianamente se ne serve. 
Invero è sempre più avvertita l’esigenza di dotare lo sportello in oggetto o di un display più luminoso, ovvero di una copertura che possa favorire l’effettiva lettura del monitor che, soprattutto nelle giornate soleggiate, risulta illeggibile ciò determinando dilatazione dei tempi delle operazioni con formazione anche di lunghe code. 
Noi di WScalea siamo convinti che Poste Italiane debba offrire ai consumatori servizi efficienti e fruibili. 
Auspicando che Lei voglia farsi carico della risoluzione del problema, WScalea attende sul punto risposte concrete e in tempi brevi. Distinti saluti.



Scalea lì 05/03/2014

il direttivo di WScalea

mercoledì 5 marzo 2014

I VALORI SMARRITI - SESTA PUNTATA


 Rubrica I VALORI

E' passato ormai un bel pezzo dall'ultima pubblicazione legata alla rubrica "I VALORI", oggi aggiorniamo l'angolo filosofico con uno scritto molto profondo dell'esimio Antonio Cotrone
 (il ragionamento è la palestra del cervello - ndr)

ABITUDINE  E  ASSUEFAZIONE

L’abitudine è la consuetudine a ripetere, a più o meno breve scadenza, gli stessi atti, gesti o parole e la disposizione ad acquisirli.
Essa è tale quando gli atti stessi si riflettono sempre meno, fino a non provocare in noi alcun effetto o reazione. Nel momento in cui ciò si verifica, si dice che è subentrata l’assuefazione.
Ci sono buone e cattive abitudini (non del tutto e lo vedremo poi) ed è triste e preoccupante che le nostre debolezze ci predispongono di preferenza a quelle cattive che, sono quelle che poi diventano inesorabilmente vizi.
E’ naturale e anche logico, che quanto peggiori sono le abitudini, tanto più negativa è la loro assuefazione.
Nel  dialetto scaleoto, al quale , come avrete notato, mi rivolgo di frequente, per la sua nitidezza dei contenuti,  c’è questo modo di dire:
“Ci ha fattǝ ‘u callǝ!” LEGGI TUTTO