domenica 31 marzo 2013

BUONA PASQUA 2013


sabato 30 marzo 2013

"DIMMI A"


Anche la torre Talao si è illuminata di blu

giovedì 28 marzo 2013

LIBERTÀ D'INFORMAZIONE


fonte: www.giornalistiminacciati.it 
L’Italia è uno stato democratico e come tale garantisce i diritti umani fondamentali. Tra questi la libertà di informazione. Ma quanto si può definire libera l’informazione in un Paese dove praticamente ogni giorno un giornalista viene minacciato perché prova a fare il suo lavoro? Dove affonda le radici un dato così allarmante, e quali sono le sue dimensioni effettive? In Italia esiste senza dubbio il pluralismo dell’informazione, ma la sua libertà è davvero garantita?

Molti dei 324 giornalisti minacciati nel solo 2012 sono giovani, precari, forzatamente indipendenti. Un sistema che non è in grado di tutelare professionalmente i giornalisti non può certo tutelarne l’incolumità, a fronte di intimidazioni usate anche come strumento di censura preventiva.

Ma la luce del sole può agire da disinfettante per questa piaga dell’informazione, favorendo una risposta consapevole e collettiva a intimidazioni che piovono tanto sotto forma di lettera minatoria per mano di sgherri locali, quanto sotto forma di querela a firma di rispettabili avvocati. E in più aggressioni, incendi, danneggiamenti.

Una risposta, dunque, che richiede la presa di coscienza e l’intervento deciso di tutti gli attori responsabili, non sempre all’altezza di ruoli e aspettative: dalle istituzioni giornalistiche a quelle dello stato, dalla politica alla società civile, passando per gli stessi operatori dell’informazione. 

Il fenomeno dei giornalisti minacciati è da anni attentamente monitorato dall’osservatorio Ossigeno per l’Informazione, che nei suoi rapporti annuali ha efficacemente tratteggiato i contorni di un quadro dai molti lati oscuri, insidioso, complesso, ignorato. Un iceberg la cui parte sommersa è difficile definire, “perché una delle finalità di chi intimidisce i giornalisti è proprio quella di nascondere all’opinione pubblica queste violenze e questi abusi, che perderebbero efficacia se fossero conosciuti”.

Storie di Giornalisti Minacciati è il tentativo di dare maggior voce al lavoro di Ossigeno, scattando una fotografia in movimento del fenomeno, e diffondendola attraverso una narrazione che fa dell’elemento partecipativo la sua naturale sintassi. 
Naviga l'inchiesta.

martedì 26 marzo 2013

ACQUA PUBBLICA- I PROFITTI IN BOLLETTA NON VANNO PAGATI

Nonostante il referendum del 2011 l'acuqa pubblica viene ancora gestita da società private che in bolletta continuano a chiede aggi. Ebbene tali profitti non sono dovuti:


"Il Tar della Toscana accoglie il ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua: le tariffe presentate dai gestori dopo il referendum sono illegittime.
di Comitato Acqua Bene Comune - 22 Marzo 2013
Il Tar toscano  ribadisce “fuori i profitti dall'acqua”Il Tar della Toscana accoglie il ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua: le tariffe presentate dai gestori dopo il referendum sono illegittime in quanto comprendono ancora la “remunerazione del capitale investito” abolita dal referendum del 12 e 13 giugno 2011.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha sempre sostenuto l'illegittimità delle bollette post referendarie, al punto di dare vita alla Campagna di Obbedienza Civile, con la quale i cittadini si sono autoridotti le bollette “obbedendo” agli esiti referendari. Ora il Tar della Toscana conferma pienamente quella impostazione, scrivendo nella sentenza che “il criterio della remunerazione del capitale (...) essendo strettamente connesso all’oggetto del quesito referendario, viene inevitabilmente travolto dalla volontà popolare abrogatrice...”.

Una sentenza quindi destinata a travolgere chi sull'acqua intende continuare a fare profitti, ignorando e tentando di aggirare la volontà popolare, anche attraverso atti amministrativi come la truffa di capodanno dell'AEEG che tenta di reinserire nel nuovo metodo tariffario la remunerazione celata sotto altro nome.


Una sentenza che conferisce un'ulteriore slancio a quel processo di ripubblicizzazione dell'acqua che è in marcia in molte città italiane: il Tar toscano oggi ribadisce “fuori i profitti dall'acqua”, il Forum rilancia “fuori l'acqua dal mercato, verso la completa ripubblicizzazione”"

mercoledì 20 marzo 2013

SE UNA TARGA NON BASTA

di raffaele papa


"Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il Presidente della Commissione Regionale contro il fenomeno della mafia On. Salvatore Magarò.
Persona disponibile al dialogo, confronto ed ascolto anche delle critiche che gli abbiamo rivolto non solo per la politica regionale che rappresenta ma in particolare per alcune sue iniziative.
In primis quella delle targhe “Qui la ndrangheta non entra”.
Iniziativa lodevole ma che non può essere fine a se stessa ed a cui è necessario dare consequenzialità nella concretezza.
Sono diversi gli enti pubblici che hanno aderito alla iniziativa ponendo agli ingressi e quindi al di fuori della relativa struttura la targa riportante l’impegnativa dichiarazione, ma all’interno come vanno le cose?
Registriamo in generale atteggiamenti di prevaricazione, malcelati ricatti, latenti minacce, subdoli condizionamenti ed una continua politica del “compare” o “amico dell’amico”.
Alcune strutture della Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Territoriali li ritroviamo avvolti da una nube burocratica i cui atti spesso non rispondono ad alcuno.
I semplici cittadini ed anche coloro i quali riescono a leggere “nelle carte” si scontrano con l’impossibilità di opporsi o far rettificare provvedimenti che non raramente più che tutelare gli amministrati difendono gli amministratori e pochi altri.
Esempi concreti ne sono alcune determinazioni che mettono nero su bianco decisioni discutibili formalmente e sostanzialmente o che affidano incarichi, forniture e servizi anche fino ad importi di €.40.000,00 con assoluta discrezione che pur legittimati nella forma diventano esempio di parzialità perché ripetitivi nei beneficiari.
La poca trasparenza alberga allegramente in tanti luoghi pubblici e non fa alcuna differenza se all’ingresso degli stessi ci sia o no la prestigiosa targhetta con la scritta “Qui la ndrangheta non entra”.
Ma guai a proferir parola, diventi un nemico da denigrare e diffamare specie se il campo oltre che dall’arroganza è ben concimato dall’insolenza ed ignoranza.
Presidente Magarò, oltre alle cerimonie si deve fare di più, è necessario superare la quasi naturale predisposizione omertosa di tanti ma anche vincere quella odiosa mentalità di chi si impossessa e fa padrone di gestioni che appartengono alla collettività.
I Comuni con la targa incomincino a dare l’esempio."

lunedì 18 marzo 2013

SCALEA E IL MARE


Anche quest’anno, se il tempo si deciderà a concederci una tregua, potremo godere dell'aria primaverile gustata lungo i vari percorsi che costeggiano il nostro mare meraviglioso e successivamente inizieremo ad andare al mare.

Noi siamo fortunati, lo abbiamo sempre lì, sotto i nostri occhi e ne possiamo sempre sentire il profumo, goderne la vista. Si sente spesso dire : “ non abbiamo lavoro, non ci sono opportunità, ma abbiamo il mare ! “.

Tra breve, oltre che alla tanto sospirata primavera, arriveranno anche le festività Pasquali che ogni anno portano numerosi turisti ma siamo pronti ad accoglierli?

Provvederemo a sistemare spiagge, giardini pubblici e quant'altro serva a catalogarci con fierezza tra le mete turistiche più frequentate?

Sicuramente il tempo dovrà migliorare per potere intervenire sul territorio, ma è indispensabile che i servizi e la pulizia ( acqua erogata e spazzatura) siano un impegno da non disattendere perchè le vacanze di Pasqua sono spesso la pubblicità per la stagione turistica e, vista la crisi profonda in cui versa la nostra cittadina, non possiamo permetterci di perdere le risorse estive che per molti rappresentano il sostentamento dell’intero anno.

Auspichiamo che l'Assessorato all'ambiente si mobiliti alla bonifica per tempo delle nostre spiagge, alla posa dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti direttamente sul litorale laddove manchino, all'individuazione di aree libere adeguatamente segnalate e pulite.

Si auspica inoltre che gli organi di vigilanza facciano servizio anche sul litorale per far rispettare le regole da parte di chi usufruisce del luogo visto che molte volte si sistemano le cose ma l'inciviltà delle persone rende tutto inutile.

Sarebbe interessante una sinergia tra associazioni, Ente comunale e forze dell' ordine per una sorveglianza del territorio e tutela dello stesso proprio perchè è il patrimonio dell'intera cittadinanza quindi è interesse di tutti che venga rispettato.

mercoledì 13 marzo 2013

LA CITTA' DELLA SCIENZA

Di Cristiana Covelli
Il rogo che ha distrutto la città della scienza ha bruciato non solo reperti storici e naturali importanti ma, aggiungerei soprattutto, ha incendiato le coscienze civili di tutti gli onesti cittadini che credono fermamente nell' importanza della cultura ed erano tantissimi gli studenti da tutti i luoghi del sud Italia che affollavano la struttura tutti i giorni.
Ho visto lo sconforto sui visi di studenti che l'avevano visitato e dispiacere in quelli che avrebbero dovuto andarci nelle prossime gite didattiche.
Il sospiro di sollievo viene dalla certezza che le persone civili sono più degli incivili e sicuramente,
attraverso la raccolta fondi a favore della ricostruzione, grazie anche agli aiuti che ci sono stati promessi
dall' Europa, sarà ricostruita e sarà di nuovo fiore all'occhiello di Napoli ma anche di tutto il meridione,
Ho sempre pensato che sono queste le strutture che danno speranza nel futuro, che danno lavoro e che dovrebbero essere presenti su tutto il territorio italiano in maniera massiccia.
Molte volte ho proposto progetti di valorizzazione del territorio come :- un museo del mare con riproduzione della fauna e flora presenti nel nostro territorio; - un museo con costumi e arnesi tradizionali; - un itinerario turistico con visita presso siti storici del territorio e così via .
Tutte queste idee sono interessanti ma hanno bisogno di luoghi adatti, personale e fondi che andrebbero reperiti in fondi europei o comunque da enti preposti ma immaginate se a Scalea esistesse tutto questo, se avessimo l'occasione di portare turisti tutti i giorni e tutto l'anno!
Per tutto ciò che rappresenta la città della scienza di Napoli mi auguro che venga presto ricostruita e che le risate e il chiacchiericcio degli studenti possa presto tornare a riempire i corridoi e i laboratori di una stuttura che sarà simbolo di civiltà oltre che di cultura.

martedì 12 marzo 2013

STOP AI TEST SUGLI ANIMALI



di cristiana covelli

Ieri, 11 marzo 2013, è entrata in vigore la normativa europea che vieta la sperimentazione dei cosmetici sugli animali. Entro l'11 luglio, poi, etichette più chiare su tutti i prodotti con particolare attenzione ai "nanoprodotti"cioè di dimensioni inferiori ai 100 micron, sui quali ancora persitono molti dubbi sulla loro sicurezza. Produttori italiani ed europei favorevoli: "Europa già 'animal free'. Stop ai prodotti extra europei".

Lo scetticismo dei "non animalisti", ovvero di tutti coloro che mettono prima l'uomo e la sua salute rispetto al benessere degli animali, pone un freno all'entusiasmo generale e cioè sarà tutelata la salute dell'uomo? E i prodotti testati saranno ugualmente sicuri?

I test sostitutivi in ambito cosmetico sono già ampiamente diffusi, tra i più noti quelli in vitro, risultati più affidabili, sicuri, economici e veloci - spiega Michela Kuan, responsabile Lav Vivisezione - Questo è un chiaro segnale di come le leggi possano influenzare anche il mondo dell'industria veicolando le risorse in cui investire. E', quindi, fondamentale che il nuovo Parlamento preveda subito ulteriori tappe per far applicare tutti i metodi sostituivi già disponibili, e sostenere la ricerca in tutti gli altri settori di sperimentazione sugli animali''.

Questa vittoria dimostra come una ricerca senza animali sia possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tutte le applicazioni ,questo traguardo, unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-RTC che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle,ci fa riappropriare del rispetto vero della natura che ci circonda e senza la quale non potremmo vivere neanche noi! Si può pretendere che non vengano più autorizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico ma sicuramente non a scapito di una rigorosa e utile ricerca per l'uomo.

E' inoltre una grande vittoria di civiltà e una conferma di grande rispetto per la natura che ci circonda perchè, se l'uomo non comincia a decentrare la sua posizione nel mondo, considerando che non è l' "elemento" predominante del ecosistema terrestre ma UN elemento, che senza il resto o intaccando appena il sottile equilibrio siamo a rischio tutti vedi effetto serra, cambiamenti climatici ecc.

lunedì 11 marzo 2013

IL DILEMMA DI GREG

Questa mail ci è giunta da un lettore. Noi la giriamo al pubblico per vedere se qualcuno conosce la risposta.....

"Ciao ragazzi. , vorrei condividere con voi una riflessione. 
Quotidianamente mi reco in macchina o in autobus a Cosenza.
Ma com'è  possibile che i prezzi della benzina, in tutta la nostra zona, siano costantemente di 10-15 centesimi più  cari che a Cosenza, o anche zone come Lauria? Ma paghiamo forse qualche tassa sul panorama?!?
Non è una vergogna? Chi dovrebbe vigilare sulla trasparenza dei prezzi?
Salutissimi a "5 stelle"

Greg

COMUNE DI SCALEA: SPAZI PUBBLICI

Che il momento storico-econimico del Paese e delle singole città sia difficile e critico lo sappiamo tutti. Chi oggi riveste cariche istituzionali si trova in una difficilissima posizione e anche questo lo sappiamo e lo comprendiamo. Quando i fondi per provvedere a garantire anche l'ordinaria amministrazione scarseggiano non ci si può di certo aspettare dei miracoli. Miracoli no, ma buon senso si. Sono ormai anni che noi di W Scalea lamentiamo e denunciamo la carenza a Scalea di uno spazio pubblico  gratuito dedicato ai bambini e alle famiglie. La lingua batte, si sa, sempre dove il dente duole. Non possiamo non tornare, periodicamente sulla questione e in particolre sulla Villetta Kennedy che, se qualcuno non lo sa, è quella al centro del paese di fronte all'Hotel Genova. Ebbene, per 365 giorni l'anno la villetta Kennedy è occupata in pianta stabile da colate di cemento, giostrine a pagamento aperte solo due mesi, baracche e gazebo. Il tutto condito con uno stato di abbandono totale: spazzatura e sterpaglie.
Il fatto che non ci siano fondi per nuove opere non giustifica l'abbandono di ciò che già si ha. Nonostante il suo vasto territorio a Scalea nessuno si preoccupa di creare spazi adeguati e gratuiti per le famiglie e i bambini. Quale vantaggio trae la comunità da quest'uso della villa Kennedy? Gli incassi della TOSAP giustificano la sottrazione di tale spazio ai cittadini? Quanto incassa villa Kennedy dalla TOSAP?
Mesi fa il Sindaco di Scalea, dott. Basile, comunicò che vi erano dei privati intenzionati a migliorare il fatiscente spazietto lasciato a disposizione (si tratta di uno scivolo e due dondoli quasi completamente distrutti) e soprattutto che i titolari delle concessioni erano stati gravati dell'obbligo di provvedere alla pulizia e decoro della villetta. Che fine hanno fatto queste promesse?
Tutto tace su questo argomento e anche su tutto il resto. E' bene ricordare che l'amministrazione comunale e il Sindaco in particolare hanno il dovere previsto nello Statuto e regolamento comunale di fare un rendiconto annuale sulla gestione del Comune.
La civiltà di un popolo si misura in base all'attenzione che questo ha per i più piccoli. Non ci sono giustificazioni che possano essere validamente addotte. Non ci vuole un capitale ma solo buona volontà e chiarezza. I tempi sono cambiati è il caso che gli amministratori comincino a fare i conti con una cittadinanza attiva e vigile.
Monica De Carlo
Presidente W Scalea

venerdì 8 marzo 2013

SINERGIA FRA ASSOCIAZIONI

8 Marzo occasione di confronto e dialogo.


Queste le linee guida che hanno spinto le Associazioni W Scalea e Tina Lagostena Bassi a realizzare il progetto denominato "... una mimosa e una carezza" che ha visto protagonisti gli alunni delle scuole elementari di Scalea.

Il Presidente dell'associazione Tina Lagostena Bassi, Avv. Giacomo Perrotta, e la Vice Presidente dell'Associazione W Scalea, Cristiana Covelli, nella giornata di oggi 8 Marzo si sono recati presso la scuola elementare del comune di Scalea per regalare una mimosa e raccogliere il pensiero degli alunni sul tema della uguaglianza di genere
" E' stata un'ottima opportunità", sostiene Giacomo Perrotta, " per sensibilizzare i più piccoli sul delicato tema dell'importanza del ruolo che la donna riveste nell'attuale contesto sociale".

" Tutto ciò è stato possibile", replica Cristiana Covelli, " grazie alla disponibilità della Dirigente Scolastica, prof.ssa Grisolia e dell'intero corpo docente. I bambini si sono dimostrati attenti e molto interessati al tema proposto".
"E' stata nostra premura", affermano congiuntamente i rappresentanti delle due associazioni, " spiegare ai bambini che la violenza non è accettabile e che la donna va trattata con gentilezza tutto l'anno".

Perrotta e Covelli si sono detti, inoltre, molto felici per la intercorsa collaborazione e si augurano che questa sia la prima di una lunga serie di iniziative che potranno vedere insieme le due Associazioni, Tina Lagostena Bassi e W Scalea, attive e propositive sul territorio."

GIORNATA DELLE DONNE

A te  Donna
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni….

Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.

Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite…

insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!!!

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 7 marzo 2013

L'EUROPA DEI TEDESCHI E LA RECESSIONE

Guardate cosa scrivono in Germania sulla situazione italiana e sul Movimento 5 stelle. E in Italia ancora diamo credito ai partiti!
Münchau: “La Merkel ha perso le elezioni italiane e la sinistra non ha capito nulla”



"L'allarme italiano parla all'Europa

Krugman: Un voto contro l'austerità di Wolfgang Münchau da Der Spiegel -
I grandi sconfitti nelle elezioni italiane non sono Mario Monti né Pier Luigi Bersani, ma Angela Merkel: se la crisi Euro è ancora qui, la colpa è solo sua. La sua politica anticrisi ci sta portando verso il disastro.
Angela Merkel è la vera perdente nelle elezioni italiane. Quanto la sua Euro-politica sia sbagliata, nei giorni scorsi è diventato chiaro a tutti. Mi aspetto che questa strada ci porti al disastro.
La sua politica consisteva nel tentare di risolvere la crisi debitoria e di competitività nei paesi del sud Europa con un processo di aggiustamento unilaterale. Grecia, Portogallo, Spagna e Italia, attraverso una politica di austerità garantiscono il rimborso del debito, e spingono verso una politica di riduzione salariale nel settore pubblico che si propaga verso il resto dell’economia. In questo modo si pensava di prendere 2 piccioni con una fava. La speranza era che dopo uno schock breve e acuto, i debiti e i livelli salariali sarebbero tornati in equilibrio. Davvero intelligente, oppure no?
Nei sogni. Né l’economia, né la politica funzionano nel modo in cui ci si immagina in Germania. Economicamente è stata un’analisi molto superficiale, senza considerare le conseguenze devastanti sull’economia complessiva.
L’Italia si trova in una recessione che si autoalimenta: le banche non danno credito perché non vedono nessuna ripresa, e la ripresa non arriva perché le banche non danno credito. Le imprese nel frattempo pagano interessi del 10 %. Non c’è da meravigliarsi se non investono e se l’economia si contrae. Poiché il PIL è il denominatore nel livello di indebitamento, questo cresce automaticamente quando l’economia si contrae. Cio’ significa che il livello di indebitamento continua a salire, sebbene i debiti non crescano. E’ chiamata anche trappola del debito. Non se ne esce senza l’aiuto esterno. E piu’ ci si dimena, piu’ si scivola in profondità.
Le conseguenze politiche le abbiamo vissute in diretta questa settimana. Beppe Grillo con il suo movimento anti-Euro oggi è il piu’ grande partito del paese. Insieme a Silvio Berlusconi ha condotto e vinto una campagna contro l’Euro e contro Merkel. Non importa quello che succederà politicamente, l’Italia arresterà la sua politica di austerità. Come potrebbe andare diversamente da un punto vista politico? In questo modo viene meno per l’Italia la possibilità di trovare protezione sotto il fondo di salvataggio. Perché l’ESM come condizione imporrebbe ulteriori risparmi. Se in quel momento si dovesse andare alle elezioni, il “Movimento 5 Stelle” di Grillo avrebbe allora la maggioranza assoluta
Mario Monti è la figura piu’ tragica nel dopo elezioni. Il suo errore piu’ grande è stato l’accettazione in maniera acritica delle politiche merkeliane. Avrebbe dovuto insistere su un fondo comune europeo per il rimborso del debito e su di una europeizzazione completa delle banche, compresi i debiti pregressi. E avrebbe dovuto minacciare: in caso diverso, l’Italia è pronta a lasciare l’Euro. Merkel tuttavia sapeva che l’ex commissario europeo, al contrario di Berlusconi, non sarebbe mai andato tanto lontano. E cosi’ è stata capace di imporsi tatticamente. Ma non è stata capace di risolvere il problema della crisi. Al contrario.

La rabbia della folla presto toccherà anche il Portogallo e la Spagna.

Da un punto di vista economico il problema italiano puo’ essere compreso attraverso un confronto con il Gold standard durante la grande depressione. L’Euro oggi ha il ruolo che allora aveva l’oro, quello di un tasso di cambio fisso. Anche allora gli economisti conservatori sostenevano che i paesi nel gold standard si sarebbero riallineati attraverso aggiustamenti nell’economia reale – al posto dei tassi di cambio, sostituiti da un aggancio permanente all’oro. L’unica via di uscita dalla grande depressione fu l’abbandono del sistema basato sull’oro. In America avvenne nel 1933, in Francia rimase fino al 1936 – con conseguenze economiche disastrose.
Io credo che in Europa avremo un percorso simile. Per mantenere l’Euro sono necessari trasferimenti e aggiustamenti su entrambi i lati, per i quali sia nel sud che nel nord Europa non c’è la maggioranza necessaria. Le politiche di austerità costituivano l’ultima possibilità in questo senso. La rabbia del popolo ha raggiunto l’Italia, e presto o tardi toccherà anche la Spagna e il Portogallo. Anche in Francia ci sono segnali in questa direzione. I greci in questo momento sono un po’ storditi, ma anche li’ la strategia dell’aggiustamento non sta funzionando politicamente – nemmeno dopo sei anni di recessione.

Quello che Merkel probabilmente riuscirà a salvare politicamente in Germania, è l’incapacità dei suoi avversari politici di smascherare questa strategia. Del resto sono molto impegnati a sprecare il loro capitale politico nella relativamente poco importante questione degli aiuti finanziari a Cipro.
La dichiarazione poco diplomatica di Peer Steinbrück sui due clown italiani distrae dal fatto che il vero problema non sono Grillo e Berlusconi, piuttosto la sua avversaria politica. Steinbrück aveva la possibilità di attaccarla politicamente e invece fa un altro passo falso che lo allontana dalla questione centrale. La sola consolazione è che Merkel dovrà farsi carico delle conseguenze di una crisi che lei stessa ha creato. La combinazione delle sue politiche e del risultato elettorale italiano hanno drasticamente aumentato le possibilità di un crollo dell’Euro"

mercoledì 6 marzo 2013

IL GIORNO DEI GIUSTI


Oggi, 6 marzo 2013 è il primo anniversario della festa dei Giusti.

Giornata istituita il 6 marzo 2012 dal Parlamento Europeo per ricordare tutte quelle persone che si sono opposte ai i regimi tototalitari e ai crimini contro l'umanità.

Viene celebrata ogni anno il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski.

albero dei giusti


Moshe Bejski (Dzialoszyce, 29 dicembre 1921 – Tel Aviv, 6 marzo 2007) è stato un magistrato israeliano, Presidente della Commissione dei Giusti di "Yad Vashem".

L’appello all’Unione europea e al Consiglio d’Europa affinché fosse istituita una giornata dedicata alla memoria dei Giusti è partito da un centinaio di eminenti personalità della cultura italiane, europee e mondiali sotto l’egida dell’associazione senza fini di lucro Gariwo, la foresta dei Giusti. Presto ha ricevuto l’appoggio di importanti istituzioni quali la Presidenza della Repubblica Polacca, la Fondazione Vaclav Havel, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti Libera, numeri e nomi contro le mafie e molte altre realtà autorevoli di tutta Europa. Tra i firmatari più famosi si segnalano Umberto Eco, Dario Fo, Daniel J. Goldhagen e molti altri.

Ma chi sono i Giusti?

corrispondono a persone che hanno saputo proteggere il valore e la dignità dell’uomo in un periodo tanto buio della storia europea e mondiale e che hanno dato lustro alla loro nazione

I Giusti sono semplicemente delle persone normali che posti di fronte all’ingiustizia reagiscono sapendo opporsi anche a rischio della propria vita. Sono i non ebrei che durante la Shoah salvarono la vita di almeno un ebreo senza trarne alcun vantaggio personale. La loro esistenza stessa dimostra che anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio era diventato legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico, è comunque sempre possibile per tutti gli esseri umani fare delle scelte alternative. Per identificare le iniziative del 6 marzo è stato realizzato un albero formato dalle parole chiave relative alla giornata.


martedì 5 marzo 2013

ORGOGLIO CALABRESE

Aiutiamo i Ventunovu a salire sul palco di PIAZZA SAN GIOVANNI!


"Cari amici, da circa 15 anni VentuNovu Project promuove sul territorio nazionale la tradizione musicale calabrese attraverso un progetto artistico in collaborazione con l’Ambasciata calabrese. Grazie agli organizzatori del Festival del I Maggio e alla loro proposta c’è la possibilità che quest’anno VentuNovu project salga sul palco di Piazza San Giovanni. L’accordo e la trattativa in questione però devono passare, in virtù di un apprezzabile spirito partecipativo, al giudizio di gradimento del pubblico del ...Festival. Pertanto, se vi piace l’idea della partecipazione del nostro gruppo calabrese al Festival dei lavoratori, votate cliccando al link www.1mfestival.com
Per votarci:

1) vai sul sito www.1mfestival.com

2) clicca registrati e inserisci il tuo nome (o nickname) e il tuo indirizzo mail

3) all’indirizzo mail riceverai la password, con cui potrai tornare sul sito www.1mfestival.com ed entrare nel sistema di votazioni (le volte successive inizia direttamente da questo punto)

4) entra nel sito e clicca la voce “gli artisti in gara”

5) nell’apposito spazio inserisci il nome di Fabio Console & VentuNovu project e clicca “cerca”

6) apparirà la scheda del brano “Il canto del fricchettone”, cliccaci sopra così da poter vedere file video, file audio e informazioni varie

7) vota il brano “Il canto del fricchettone”

8) sulla stessa pagina in alto appare la scritta “prossima canzone”, clicca per visualizzare il brano “Dio c’è”

9) vota anche il brano “Dio c’è”
Puoi ripetere queste operazioni tutti i giorni dal 1 al 10 marzo, quindi ognuno di voi può votarci 20 volte. Grazie mille e ci vediamo (speriamo) sul palco del Concertone il 1 maggio!

lunedì 4 marzo 2013

FESTA DELLA DONNA

Caro uomo, se doni un fiore con amore ad una donna perchè sul calendario o in televisione

hai letto 8 marzo "festa delle donne", hai avuto un pensiero tenero e generoso verso una persona che ami sia essa tua moglie, tua madre oppure tua figlia .

Ma che dici se riflettiamo sul senso profondo di questo giorno?

Si è scelto una data per convenzione e per rispetto ai tanti sacrifici che le donne hanno dovuto fare per riuscire ad arrivare a pari merito sul podio della vita.

che dici se tutti i giorni regali una carezza ed un sorriso a tutte le donne che incontri o se, con la galanteria che ti contraddistingue, le cedi il primo posto a tavola perchè lei ti ha dedicato tempo e cura nella preparazione del pasto?

che dici caro amico se ti innamori profondamente di una donna e con lo stesso profondo amore rispetti la sua decisione di lasciarti se l'amore finisce?

e come sarebbe profondo il tuo sentimento se ti rivolgessi a tutte le donne da te amate sempre con la consapevolezza che ti accudiscono, ti viziano con tutti i cibi che ti aggradano e che, pur non facendotelo pesare, non si riposano mai per provvedere al meglio a tutte le esigenze dei componenti della famiglia!

Fisicamente, è inutile negarlo, sei tu ad avere più muscoli, che puoi dosare la tua forza e la tua prepotenza e sei sempre tu che da secoli detieni il controllo sulle donne, ma la vera forza di ogni persona non è quella di perdere il controllo bensì è la" capacità di controllo" e consentimi di aggiungere che, in questa giornata ricca di speranza e di amore, si dovrebbe superare perfino la distinzione tra uomo e donna, che si dovrebbe focalizzare la discussione sul rispetto di ogni persona verso tutte le altre, quindi il superamento di ogni preconcetto perchè il vero superamento di ogni discriminazione è il concetto conclusivo e netto :"L' essere umano va rispettato in quanto unico e diverso da tutti gli altri!".

Appare chiaro caro amico che leggi che un pensiero dedicato con affetto è sempre gradito 365 giorni all'anno e da tutti senza distinzione di sesso, di razza, di preferenze sessuali e di differenti abilità fisiche.

con affetto

Cristiana Covelli

venerdì 1 marzo 2013

MENO MALE CHE GRILLO C'E'

Si cambia musica “meno male che Grillo c’è”, grillini vi stiamo aspettando!!!


Le stelle sono tante milioni di milioni ma c’è chi si accontenta solo di cinque e sono in tanti considerato che il Movimento Cinque Stelle nella provincia di Cosenza è la prima forza politica con il 28,34% di consenso, seguono il Popolo della Libertà con il 22,25% ed il Partito Democratico con il 21,78%.
Da considerare però che il primo Partito resta comunque quello dei non votanti che è pari al 34,99% degli aventi diritto ai quali se si aggiungono le schede bianche e nulle pari al 6,15% rendono chiaramente manifesta la generale disaffezione e poca fiducia che la politica gode da parte della collettività.
Personalmente non sono affatto sorpreso da tali risultati, chi vive in mezzo alla gente e ne condivide i problemi, esigenze e bisogni sapeva già da tempo che non poteva non verificarsi quel terremoto elettorale che solo chi bivacca nelle stanze dei poteri stenta ancora a comprendere.
Ciò che oggi è stupefacente non sono i risultati elettorali ma coloro che, ai limiti del ridicolo, cercano di studiare il fenomeno e comprenderne le cause, come avvenuto in questi giorni all’Università della Calabria.
Partiti politici, istituzioni, classi dirigenti sono così lontani dalla quotidianità che non solo non avevano intuito cosa stava verificandosi ma nemmeno riescono a farsene una ragione.
Tra non votanti, voto di protesta, voto bianco e nullo è certo che la maggioranza dei cittadini rigetta il sistema politico affaristico attuale e coloro i quali continuano a gloriarsi per aver tenuto o addirittura confermato posizioni dimostrano quanto ancora siano lontani dal comune ed umano sentire.
Non poteva essere diversamente se guardiamo alla povertà che aumenta, alla disoccupazione galoppante, alle tutele sociali inesistenti, alle carenze strutturali ed infrastrutturali, al menefreghismo istituzionale ad ogni livello e soprattutto allo spegnimento di ogni speranza non intravedendo all’orizzonte alcuna prospettiva di sviluppo.
Nuovi musicanti e nuova musica sul palcoscenico, “meno male che Grillo c’è”, se lo scossone servirà a determinare un generale cambiamento di rotta che vada verso uno Stato dei Cittadini abbandonando poteri forti, lobby, corporazioni e gestioni affaristiche ad iniziare da Comuni, Province e Regioni.
L’intero territorio provinciale dalle estreme periferie collinari e montane, alle coste ed alle aree urbane chiede rappresentanza ed attenzione per portare a soluzione gli innumerevoli problemi, e disagi; quindi benvenuti Grillini, vi stiamo aspettando per dare maggiore forza agli ultimi, indifesi, abbandonati e per rendere concreto il motto che è istanza di tutti perché “nessuno rimanga indietro”.
È il momento questo di passare dalle enunciazioni e proteste verbali e virtuali ai fatti concreti, la materia prima purtroppo non manca ed una sana competizione sul campo di battaglia a difesa di ogni diritto non può che essere positiva ed esaltante.
Ambiente, tutela sanitaria, viabilità, turismo, lavoro sono tematiche che necessitano della massima attenzione e richiedono interventi immediati in ogni angolo del territorio.
Noi ci siamo già da tempo, spesso solitari ed inascoltati, voce nel deserto che con l’impegno e la forza di tanti potrà essere trasformato in oasi di ristoro e vita.
Li 01/03/2013 Raffaele Papa

Coord. Prov. MpA Cs