Esiste a Scalea un piano energetico green?
I pannelli solari di quartiere potrebbero essere una valida idea.
Ormai sono tanti i comuni che hanno progetti di impianto energetico di
quartiere in essere. Ve ne sono alcuni in Germania, altri in Austria e qualcuno
nel nord Italia, tutti in paesi non molto soleggiati. Nonostante ciò riescono
comunque ad ottenere dei buoni risultati, arrivando a risparmiare fino al 30%
su base annua sulle bollette dell’energia elettrica.
Pensate cosa si potrebbe ricavare
qui a Scalea, dove splende il sole per 360 giorni all’anno.
Mia nonna diceva: ogni risparmio è un gran guadagno.
Significa che se riuscissimo ad economizzare i costi dell’energia elettrica, a
fine anno ogni famiglia riuscirebbe a risparmiare un bel po’ di quattrini.
Pensiamo a quanto incide il costo delle bollette sul bilancio familiare di
ognuno di noi.
Sono soldi che potrebbero essere spesi in altri investimenti per far
crescere ancora di più la nostra comunità. Gli esempi sarebbero davvero tanti, ad
esempio la creazione di orti sociali per produrre cibo sano e a basso costo. L’importante
è sapere che si può risparmiare senza investire un euro ed inquinando di meno!
Infatti per la realizzazione di
questo impianto (vi lascio a piè di pagina tutti i link con i vari esempi), il municipio non dovrebbe investire nulla in
quanto ci sono tutta una serie di leggi e bandi della Comunità Europea per la
conversione e la transizione ecologica dei sistemi produttivi ed energetici
delle città. Quindi ne deriverebbe non solo un taglio drastico dei costi della
corrente per i cittadini, ma anche una possibilità di lavoro e di occupazione
per la costruzione dell’impianto. Anche se venissero delle ditte specializzate
da fuori città, la manovalanza e l’indotto si concretizzerebbero qui sul posto
in tante occasioni di lavoro.
Inoltre questo progetto ci
farebbe entrare in un circuito di comuni
virtuosi e green così da farci molta pubblicità ed attrarre nuovi turisti e,
perché no, nuovi residenti. Immaginate se il comune di Scalea si presentasse
all’esterno con un progetto del genere, cioè centrali elettriche green di quartiere e quindi non inquinanti?
Sarebbe come dire: “Scalea è la Copenaghen del sud”. Insomma una grandissima
pubblicità e finalmente una cleaning reputation, dopo i vari titoloni relativi
agli “scioglimenti per mafia”.
Perché un impianto di quartiere e
non tanti singoli? Semplice: “l’unione fa la forza”! Si, anche in questo caso
meglio essere in tanti e parlare con una voce sola. Dopo tutto i comuni servono
a questo: aiutare i cittadini nella gestione e la soddisfazione dei propri
bisogni.
Ci pensate? Niente garanzie personali, niente raccomandazioni, niente bustarelle, niente figli e figliastri. Semplicemente si mettono a disposizione gli spazi privati per installare pannelli solari che accumulano corrente nelle batterie del quartiere e ognuno usa la corrente di cui ha bisogno, pagandola davvero una bazzecola. Naturalmente si dovrebbe creare una società partecipata e con essa gestire sia i permessi che la burocrazia del progetto. Oltre i tetti dei palazzi si potrebbero sfruttare i parcheggi pubblici (creare delle pergole fotovoltaiche sul lungomare e nelle piazze principali) ed eventualmente dei gazebo, sia per le fermate degli autobus che per le aree gioco, e i giardinetti pubblici. Insomma, dal momento che abbiamo questa grandissima risorsa che è il sole e che ci sono i fondi europei per la transizione ecologica, non possiamo perdere questa occasione.
Insomma, più comunità meno società!
p.s.
Naturalmente l’utilizzo della
corrente dovrà avvenire con buon senso e senza sprechi, come in una famiglia.
La filosofia del quartiere come unico ente potrebbe essere adottata anche per
altri cento bisogni collettivi che magari potremmo affrontare in altri
articoli, come: la compostiera di quartiere, il wifi gratuito di zona, l’agro-fotovoltaico,
l’idroponica sociale, ecc.
Alcuni esempi di comunità
energetiche in ITALIA:
https://www.atesparma.it/2021/08/31/comunita-energetiche-alcuni-esempi-italiani/
Progetto svizzera:
https://www.youtube.com/watch?v=QPKa-hm16Nk
(VIDEO)
La filosofia del quartiere sociale, USA:
eco-quartieri intelligenti, eu:
https://cordis.europa.eu/article/id/198834-smart-neighbourhoods-exchange-energy/it
Piccolo esempio anche a Caserta: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/cossmic-a-caserta-prove-di-smart-energy-per-l-europa/
L’auto-consumo collettivo: https://www.valorecommunity.it/blog/cosa-significa-autoconsumo-collettivo/
Comunità energetica, come funziona: https://www.eon-energia.com/magazine/energia-business/le-comunita-energetiche-dallautoconsumo-1-a-1-allautoconsumo-1-a-molti.html
di A. AMARO
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