venerdì 20 maggio 2011

QUANNU VENE L’ANARCHIA

E’ previsto per il 04 giugno prossimo il concerto che l’associazione culturale W Scalea, guidata da Vincenzo Pugliese, Luca Grisolia, Monica De Carlo e Biagio Esposito, organizza ogni anno, abbinato al premio “buon cittadino”.

Ormai tutti sanno che W Scalea svolge le sue attività e le sue battaglie finalizzandole alla promozione e tutela del territorio. Lo scorso anno Scalea ha goduto della musica dei Brunori Sas che, a distanza di pochi mesi, hanno vinto premi a livello nazionale e sono saliti ai piani alti della musica italiana d’autore. Insomma W Scalea porta bene.

Quest’anno la produttiva associazione propone “Suonatori libertari calabresi” un gruppo che è tutto un programma.

“Figli legittimi della terra di Calabria e in particolare della Calabria più vicina a noi, quest’anno proponiamo Felice Campora e Gerardo Vespucci(voce, chitarra, armonica e molto altro), Francesco Passatelli (fisarmonica), Oreste Sandro Forestieri (voce e flauti), Nando Brusco (voce, tamburelli, tammorra).

L’associazione culturale “La società altra”, con sede in Spezzano albanese, ha edito il loro disco: "Quannu vene l’anarchia". ASCOLTA I LORO PEZZI (clikka sul link)

Nati durante gli anni settanta, dal risveglio delle lotte dei movimenti di lotta studenteschi e operai, questi canti si contraddistinguono per l'uso del linguaggio dialettale e perché raccontano le vicende sociali e politiche di un territorio, la provincia di Cosenza e della Calabria, facendo riferimento alle problematiche del mondo intero in quanto gli anarchici sono internazionalisti.

Il contenuto dei testi è contrassegnato da un linguaggio duro, forte e deciso, contro l'ingiustizia, un linguaggio che propone un'utopia, una società altra, alternativa a quella esistente. L'uso del linguaggio dialettale si spiega perché i testi sono a forte contenuto politico e sociale in cui prevale la riscoperta, il mantenimento e la difesa della cultura calabrese. La riscoperta della cultura calabrese vissuta nella quotidianità e utilizzata in chiave di lotta. Una lotta che si pone contro le ingiustizie, lo sfruttamento, la soppressione della cultura tradizionale, la cultura massificante del capitale di cui lo stato si fa portatore. L'uso della cultura popolare di contestazione è un mezzo per comunicare messaggi e svegliare le coscienze.

Insomma, un grido cominciato tanti anni fa, ma assolutamente attuale in una Italia che sembra aver perso il contatto con la propria identità, con la moralità e i principi propri della sua storia.

Un concerto di “rottura”, un modo per scuotere provocatoriamente le coscienze, fin troppo intorpidite e assuefatte ai tempi non più moderni ma “stagnanti”.

Il 04 giugno, a Scalea, nella cornice suggestiva e risorgimentale di Piazza Maggiore De Palma i Suonatori Libertari Calabresi offriranno uno spettacolo inusuale, da non perdere.

Durante la serata il premio “Buon cittadino” verrà consegnato alla memoria del carissimo e perduto Beniamino De Bonis, un uomo speciale che non sarà mai dimenticato.

Info: e mail: info@wscalea.it

1 commento:

  1. Mi complimento molto con il direttivo ,per aver pensato a Beniamino De Bonis.Non c'era scelta più giusta,perchè chiunque ha conosciuto Beniamino ne è rimasto arricchito.Per me è stato un amico particolare e i valori che ci ha trasmesso li auguro ad ogni persona di questo pianeta.Cordialmente Franco Celano

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