venerdì 20 gennaio 2017

Jose' PEPE Mujica a Ferrara

L’angusta aula Magna della Facoltà di Economia di Ferrara, non poteva certo contenere la folla accorsa lo scorso 9 novembre per ascoltarlo, ed era prevedibile visti gli esiti del suo tour in Italia. Ciò che ha fatto sollevare a gran voce la protesta, nella scalinata della sede in via Voltapaletto, è il fatto che la sala risultasse già piena un’ora prima dell’apertura ufficiale al pubblico. Rabbia e delusione, per chi aveva chiesto un giorno di ferie per seguire l’evento, per chi arrivava da lontano e per il fatto di sentirsi presi in giro da un’organizzazione poco accorta. Il Mega screen allestito all’ingresso e quelli in altre due sale della sede staccata in via degli Adelardi, hanno sopperito in qualche modo, anche se non è come percepire l’energia che si genera in presenza. L’evento, dal titolo “Economia e società. Il tempo non va sprecato”, è stato organizzato in occasione dell’uscita del libro “Una pecora nera al potere. Pepe Mujica la politica della gente”.


Moltissimi giovani ad ascoltare Pepe Mujica, personaggio di rilievo internazionale che con i suoi 80 anni vissuti intensamente sa raggiungere i cuori, senza troppi fronzoli. “Mi sento come i Rolling Stones – ha detto Pepe dopo il caloroso saluto iniziale rivolto a tutti, anche a quelli rimasti fuori – sono vecchio ma attraggo molti giovani.”




Carismatico, diretto, colto, Mujica ha parlato anche attraverso i gesti ed i suoi occhi, vivaci e scuri, che trasmettevano calma e nello stesso tempo lasciavano trasparire il fuoco che gli brucia dentro: l’insofferenza verso le ingiustizie sociali e le differenze di classe.

L’ex Presidente dell’Uruguay è stato l’unico politico al mondo che ha saputo rinunciare al superfluo, nel totale rispetto della povera gente. E non a parole, con i fatti. Ha rinunciato a 90% del suo stipendio ed è rimasto a vivere nella sua fattoria con la moglie, anziché trasferirsi nel prestigioso Palazzo nel centro di Montevideo. I veri poveri, sostiene giustamente Mujica, sono quelli che non si accontentano mai, che lavorano affannosamente per mantenere un certo stile di vita, per accumulare beni e ricchezza.



Uno dei problemi del mondo in cui viviamo, ribadisce, è il gigantesco fenomeno della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.

La società capitalista ha generato la spirale produzioni/consumi, facendo nascere una moltitudine di prodotti assolutamente superflui. Ovviamente scatta poi un’operazione di propaganda occulta per indurci a comprare; è un qualcosa che ci domina in maniera soft. Questo è il consumismo. E’ molto importante sapere chi siamo, cosa abbiamo dentro al nostro “Hard disk”, cosa riceviamo dall’esterno, dall’arte e dalla storia.

Non commettete l’errore della mia generazione – ha aggiunto Pepe Mujica – noi siamo stati ingenui. Abbiamo sottovalutato la cultura. Dalla battaglia culturale si valuta la forza di un sistema. Dobbiamo lottare per cambiare questo mondo. E si comincia cambiando noi stessi. Dobbiamo cercare di non farci influenzare dalla dittatura anche se blanda e subdola del mercato. Possiamo vivere bene lo stesso, anche se non compriamo una maglia con il marchio del coccodrillo; non dobbiamo farci derubare, perché non la compriamo con il denaro ma con il tempo che abbiamo speso/impiegato per procurarci il denaro stesso.

Dobbiamo lottare per il tempo libero, perché dobbiamo avere il tempo di coltivare gli affetti, le uniche cose che ci danno la felicità. L’uomo è un animale sociale, abbiamo bisogno delle azioni umane, non si può vivere da soli, dobbiamo trovare il tempo per i nostri figli, per non cadere nel paradosso del non vogliamo manchi loro qualcosa e poi manchiamo proprio noi. Dobbiamo lottare per questo. Anche se i conti del passato si pagano sempre, dobbiamo saperci rialzare e ricominciare.

L’economia ha fatto un enorme errore quando si è separata dalla filosofia e dall’etica.

Ci ritroviamo con il numero di suicidi che supera quello delle vittime per omicidio; l’unico animale che si suicida è l’uomo e questo è innaturale.

La felicità si consegue con poche cose.

Alla domanda sull’esito delle elezioni americane, Pepe Mujica ha risposto: “Mi producono questa reazione: Aiuto!“

fonte  agoravox.it