Tasse?
Siamo sicuri che la priorità in questo momento sia questa?
Io credo che chi ha il potere e le capacità si dovrebbe occupare di portare benessere e crescita in questi territori e non grattare "il fondo del barile" con sanzioni, tasse e autovelox pur di fare cassa.Sicuramente le regole sono fondamentali, senza di esse non potremmo convivere...
Prima però forse sarebbe giusto riconquistare
la fiducia dei cittadini. Quindi, perché non iniziare la primavera con un
report? Cioè con una lista delle attività svolte finora e dei progetti
intrapresi per far crescere l'economia locale dall’insediamento ad oggi? Ad
esempio a che punto siamo con l'aeroporto? (Il volano che tutti durante
l'elezione hanno utilizzato?)
Qui insomma stiamo chiedendo una
sorta di resoconto per comunicare ai cittadini che gli amministratori ed i loro
uffici comunali non si occupano solo di bollettini e di riscossione tributi ma
che si stanno impegnando ad ottenere fondi e aiuti dalla comunità europea per
progetti di sviluppo e crescita, oppure di programmi turistici per attrarre
vacanzieri sempre più numerosi durante tutto l'anno, di progetti di fonti
rinnovabili, di piani di ristrutturazione del centro storico, ecc. Insomma
poter dire che tutto sta funzionando
per il meglio, cioè che si sta facendo il possibile per il bene della comunità.
Un documento necessario per placare la rabbia ed
il rancore che sentono allo stomaco molti commercianti in questo periodo per
via della grande crisi che stiamo affrontando, non solo per via della pandemia,
ma anche a causa della guerra in Ucraina. Basterebbe pubblicare lo stato del luogo per far rassicurare parecchi
nostri lettori. Ad esempio: da quando la nuova amministrazione si è insediata le
cose stanno così: lavori in corso, entrate, uscite, ecc. Queste sono le cose
che abbiamo fatto e queste quelle che speriamo di fare nel prossimo anno.
Invece nulla, solo ordinaria amministrazione.
Eppure leggiamo ogni giorno di fondi europei
destinati al sud che per mancanza di idee e di incapacità degli enti vengono
puntualmente mandati indietro. Ma di chi è la responsabilità? Negli ultimi
vent'anni quanti treni ha perso la nostra cittadina? Quante occasioni sono
andate perdute? Forse anziché pagare le tasse gli abitanti di Scalea dovrebbero
chiedere un risarcimento ai suoi amministratori a tutti i livelli per le
responsabilità della stagnazione di questo territorio. Infatti siamo fermi agli
anni 80, questo non per via degli abitanti ma per colpa di coloro che potevano
fare e non hanno fatto, di coloro che dovevano vigilare ed invece si sono
girati dall'altra parte. Un mio caro
amico mi diceva sempre anche chi fa il palo è colpevole come chi deruba.
Pertanto io suggerisco quantomeno un momento di
confronto con tutte le parti in causa: gli uffici, i politici, i commercianti per
valutare insieme una programmazione di lungo periodo sul dove prendere le
risorse e come sfruttarle per il bene comune.
Antonio Amaro
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