martedì 27 agosto 2013

FARE BENE FA BENE

Rettitudine o perbenismo?
 La rettitudine è sinonimo di correttezza, giustizia, imparzialità, incorruttibilità, integrità mentre perbenismo è sinonimo di conformismo, formalismo, ipocrisia, moralismo, presunzione. Vorrei mettere a confronto i due termini e il comportamento umano davanti a fatti eclatanti che coinvolgono l'opinione pubblica tanto da spingerla a schieramenti più o meno palesi e a giudizi non sempre velati. 
Bisogna essere onesti e valutare sempre con imparzialità e secondo il proprio modo di vivere i fatti che accadono e mai giudicare le persone coinvolte (sarà la legge a farlo) e maggiormente deleterio sarebbe cavalcare onde di sentimenti forti che vengono scatenati. 
E’ importante condannare l’illegalità, schierarsi dalla parte della legge che regola il vivere civile in ogni ambito ed è doveroso intervenire sempre attivamente nella sensibilizzazione delle persone affinchè comprendano che il bene pubblico è risorsa per tutti e non una cosa da razziare senza scrupoli, senza badare all’ecologia e alla sostenibilità, invece è proprio questo l’errore comune che si fa :”… è di tutti rompiamo, facciamo il falò sulla spiaggia tanto c’è chi pulisce ecc.” Se si percorre la strada che porta all’Ajnella si trova di tutto a terra, una sporcizia incredibile e lì a criticare che non viene pulito, che c’è qualcuno che non lavora ma c’è anche chi si comporta da incivile buttando di tutto a terra! 
Appare evidente quindi che se butto una carta a terra e giudico è da ipocrita ma se raccolgo anche quella già a terra sarò un cittadino corretto, attento alle regole del vivere civile e starò collaborando affinché il mio Paese sia più pulito e più appetibile per il turismo di qualità. 
Cristiana Covelli

3 commenti:

  1. Ma il falò e la carta sono metafore ?

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  2. Sì, è vero quello che dici,proprio nulla da aggiungere.Il paese è sporco ovunque.Naturalmente ancor prima della stagione estiva e ancor prima di quest'anno.Vedo che in molti comuni limitrofi un paese pieno di monnezza come il nostro non l'ho trovato.E nessun cittadino fa nulla e nessuna associazione propone chicchè sia.
    Ma vorrei spostare il tema anche su un altro aspetto, che è quello della sicurezza.
    La pericolosità delle strade è visibile in alcuni incroci, strisce pedonali invisibili anche di giorno,per poco dire su arbusti e piante lato strada che ti entrano negli occhi ostacolando l'uso del marciapiede.
    L'incolumità quindi spetta a chi ci amministra, ma mancavano sempre due soldi, e così mentre altri comuni più poveri installavano pannelli solari e rotonde e dossi per non dire aree videosorvegliate ecc. noi dai ricchi che eravamo,fiore all'occhiello dell'alto tirreno , restavamo al palo.Riconosco il lato positivo sulle attività sociali, che restano il pilastro di un welfare in un paese così grande.
    ps. non sarò presente al convegno del 4/9,spero proprio che sia il nastro di partenza per la nostra città. Cordialmente.....

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  3. Io sono uno di quelli che ogni mattina quando va in spiaggia, raccoglie tutto lo sporco lasciato dai bagnanti il giorno prima, riempiendo una busta che poi porto con me al ritorno e la lascio nell'apposito bidone. Però è capitato anche che dopo una notte di falò, era troppo faticoso pulire la spiaggia, allora abbiamo fatta una colletta tra i bagnanti (circa 25 Euro) ed abbiamo incaricato un extracomunitario che è stato ben felice di aiutarci. Ma il comune dov'era? Abbiamo visto un "operatore ecologico" solo a fine estate: il 28 agosto! Anche noi della spiaggia libera paghiamo le tasse. Distinti saluti.

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