giovedì 1 agosto 2013

PORTO DI TORRE TALAO - il comitato: «Evitare personalismi»

archivio wscalea (vecchio post)
fonte (www.miocomune.it)

SCALEA – 1 ago. - Il comitato cittadino Scalea 2020, protagonista delle iniziative, anche legali, contro la realizzazione del porto Marina di Talao, chiede di evitare personalismi. Il riferimento è ad una recente nota del Wwf. «La battaglia contro il Porto di Scalea ha radici lontane. Se volessimo elencare tutti gli organismi e le persone che hanno contribuito, negli anni, a far crescere la consapevolezza cittadina rispetto a questo tema, l’elenco sarebbe davvero lunghissimo: dalle associazioni ambientaliste locali ai partiti, da alcuni sindacati alle reti di informazione, dai centri studi ai singoli cittadini. Ma non ne vogliamo citare neppure uno, certi di far torto a qualcuno dimenticandolo per la strada. Il fatto vero – si legge ancora nella nota - è che il dissenso e la consapevolezza cresciuti negli anni grazie a moltissime azioni della società civile si sono in questi ultimi due anni coagulate in un unico movimento cittadino, Scalea 2020, che ha dato forza e speranza allo sdegno persistente e ha condotto fino in fondo questa lunga battaglia, sfociata infine nella entusiasmante vittoria nel ricorso al Tar contro la costruzione del Porto di Torre Talao».

Una serie di iniziative che secondo gli esponenti del Comitato è stata portata avanti con il contributo di tutti. «L’aspetto più straordinario di questa vicenda è proprio questo: la comunità nel suo insieme è il vero protagonista principale della battaglia; politicamente socialmente e culturalmente un accadimento prezioso e raro nel panorama della Calabria di oggi.

Nessun protagonismo personale ha mai preso il sopravvento; nessuno ha mai utilizzato a mero vantaggio personale, o di un certo gruppo o schieramento, il lavoro dei molti cittadini di Scalea 2020, che hanno investito energie, tempo, saperi, che ci hanno anche messo la faccia, a proprio rischio e pericolo, per raggiungere un obiettivo comune. 

In un territorio così lacerato da protagonismi e conflitti tra personaggi mediocri e gruppi di potere senza alcuna levatura, il Comitato ha dato voce a tutti senza indicare il nome di nessuno. La forza del gruppo si è accresciuta in virtù di questo, e può continuare a crescere, soltanto se il movimento viene difeso da fastidiose usurpazioni personali; perché soltanto così ciascuno può sentirsi protagonista della battaglia, identificarsi con gli obiettivi e difendere i valori comuni. E’ per questo che il comunicato del Wwf, che leggiamo su Miocomune, più che risentimento e contrarietà nei confronti delle false dichiarazioni contenute, ci provoca amarezza e preoccupazione. I meschini protagonismi gratuiti appaiono incursioni infelici e inadeguate per chi ha messo il cuore e la passione civile in questa vicenda, sottrazioni abusive di riconoscimento che possono esasperarsi ed assumere anche connotazioni di conflittualità politica e sociale dannose in un momento delicato di ricostruzione civile di questo territorio. Perché il personalismo e l’appropriazione indebita rischiano di provocare nuove recriminazioni tra gruppi, anche quando questi sono sani per obiettivi e principi e dovrebbero invece ricominciare a lavorare insieme. Riconoscendo a ciascuno il suo».

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