venerdì 5 marzo 2010

IL PASTICCIO

Se c’è stato un pasticcio nelle regioni più popolose e più ricche d’Italia immaginiamo cosa è potuto succedere nelle regioni più povere e nei paesi piccoli di frontiera come il nostro.
Tutti sono molto combattuti, nessuno sa trovare la risposta giusta, ma cosa si può fare?
Il broglio delle firme false nella Lombardia e nel Lazio lascia tutti a bocca aperta, a volte la realtà supera la fantasia.
Adesso se si accettano le liste di del PDL si dirà che anche questa volta lo strapotere del presidente Berlusconi ha consentito anche questo. Se invece, non si accettano le firme si dirà che mezza Italia non è rappresentata e che i cittadini onesti pagherebbero per le incapacità di pochi irresponsabili.
Certo è che se ci sono le regole tutti le devono rispettare, altrimenti da domani tutti si candidano e succede veramente il patatrac. Che soluzione verrà trovata? Il rinvio delle elezioni con una nuova raccolta delle firme, con una bella multa al partito incriminato e con una pena esemplare a chi ha commesso il guaio sarebbe la soluzione più giusta. Ma noi non viviamo in un paese giusto, quindi aspettiamoci la soluzione più sciagurata di tutte, un altro imbroglio. Purtroppo i cittadini in questo paese non hanno potere, non contano niente, ma l’opposizione, i giudici e il presidente della repubblica che fanno? E’ l’ennesima dimostrazione che lo stato non esiste, esistono solo i ricchi mafiosi che fanno tutto ciò che vogliono. E questo vale in tutti i settori dalla giustizia al lavoro e dalla sanità all’istruzione.
A me comunque rimane sempre il dubbio su come possa essere andata in Calabria e a Scalea a proposito del rispetto delle regole per la presentazione delle liste. Chi ha controllato? Dove sono le firme? Non sarebbe il caso, visto quello che è successo, di pubblicarle e metterle a disposizione di tutti? E non dite che sono li e che sono a disposizione di tutti perché è una bella scusa. Visto che nessuno ha il tempo di andarle a controllare e poi figuriamoci se uno va lì a chiedere se le cose sono state fatte con le dovute regole. Verrebbe visto come un disfattista e un rompiscatole, invece di essere contenti che c’è qualcuno che ci tiene al rispetto delle regole. Insomma perché non le pubblichiamo le firme raccolte dai nostri concittadini? Allora si che sarebbe da ridere!
di Luca Grisolia

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