mercoledì 17 marzo 2010

AFFISSIONI SELVAGGE


Fare pubblicità e prevalere con il proprio marchio su tutti è la parola d’ordine in questi giorni pre-elettorali. La campagna politica è oggi proprio nel vivo, gli scontri sia sul web che su strada sono cominciati. La gara è come sempre a chi la dice più grossa oppure a chi spicca di più. Non si fa altro, ovunque ci giriamo vediamo gigantografie e slogan politici accattivanti, tutti molto d’impatto. Avvolte rischiamo anche di schiantarci con le nostre auto se non stiamo attenti… poi mentre guidi pensi peccati soldi! Chissà quanti soldi si spendono, inutilmente, per fare tutta questa pubblicità? Tra l’altro, non è detto che porti a dei risultati, soprattutto se è fatta in modo sciagurato e invadente. Nel senso che ultimamente si sta proprio esagerando. Ho visto manifesti attaccati ovunque, sui muri delle case, sui bidoni della spazzatura (li non stanno male) e perfino attaccati sui tronchi degli alberi. Questa pubblicità selvaggia può essere un boomerang, se si diventa antipatici poi è difficile far cambiare idea alla gente. Così invece di avere successo si ottiene il risultato inverso.
Io al posto loro farei un pubblicità diversa, ad esempio comprerei delle arance e le regalerei in piazza a tante famiglie. (se pensate che ogni manifesto costa all’incirca 0.50 euro e che per attaccarlo si spende 1,00 euro, per cinquemila manifesti sono 7500,00 euro. Moltiplicato 4 liste (senza considerare le stampe dei consiglieri il totale buttato al vento ammonta a 30.000,00 euro) Sono parecchie arance!
Insomma se proprio dovete affiggere le vostre facce e i vostri programmi, almeno non fatelo in modo selvaggio e incivile usate gli spazi appositi, che tra l’altro sono anche moltissimi. Tanto chi vi voterà non guarderà certo il vostro nome su un manifesto ( perlomeno la maggior parte).
Di Luca Grisolia

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