Oggi, 10 marzo, si è svolta l’inaugurazione dell’ecomuseo in via Piave a Scalea.
Noi di W Scalea abbiamo appreso per radio dell’evento e ci siamo “precipitati”.
Purtroppo al nostro arrivo la cerimonia era già conclusa e tal proposito muoviamo l’appunto all’organizzazione della scarsa e breve opera pubblicitaria di tale evento.
La struttura del museo è bella e ricca di potenzialità all’interno quanto trascurata e impraticabile all’esterno. Lo spiazzale in particolare non appare “pronto” ad accogliere i visitatori essendo pieno di grandi buche (nota costante delle strade cittadine) che raccolgono l’acqua piovana andando a formare una sorta di palude da superare prima di giungere alla rampa di accesso al museo.
All’interno sono state allestite alcune sale. Di particolare pregio i quadri dell’artista locale Angela De Franco e quelle donate nel tempo al Comune di Scalea da vari artisti.
Bella anche la sala con i lavori dei bambini delle scuole.
Scenografiche le altre sale, in particolare quella dell’itinerario virtuale.
Sono presenti alcune riproduzioni di vasellame i cui originali si trovano a Torre Cimalonga, fotografie varie e un proiettore.
Ottima l’accoglienza delle guide incaricate del museo.
Nessuna traccia della scultura “Scalea in espansione” del prof. Fumasi di cui chiediamo notizie.
L’ecomuseo è una struttura che potrebbe diventare fiore all’occhiello di Scalea se la stessa venisse resa unica e originale. Potrebbe diventare uno degli strumenti da utilizzare per rendere Scalea città turistica anche durante i mesi invernali.
L’opera è pronta e finita da almeno quattro anni ma solo oggi, piuttosto frettolosamente, si è aperta al pubblico.
Non ce ne voglia nessuno se la cosa può dare adito a sospetti di strumentalizzazione politica essendo ormai nel cuore della campagna elettorale.
Pensiamo che i contenuti di oggi purtroppo non siano tali da rendere l’ecomuseo una meta turistica tale da spingere la gente a inserirlo negli itinerari anche perché ciò che vi si trova è facilmente reperibile su internet ( a parte i quadri e le opere su citate).
Sarebbe bello fare del NOSTRO museo un luogo unico e originale e non solo una voce dell’elenco delle cose fatte (a prescindere da come) dall’amministrazione.
Non basta “fare” le cose ……..ma basta “fare le cose per bene”.
Noi di W Scalea abbiamo appreso per radio dell’evento e ci siamo “precipitati”.
Purtroppo al nostro arrivo la cerimonia era già conclusa e tal proposito muoviamo l’appunto all’organizzazione della scarsa e breve opera pubblicitaria di tale evento.
La struttura del museo è bella e ricca di potenzialità all’interno quanto trascurata e impraticabile all’esterno. Lo spiazzale in particolare non appare “pronto” ad accogliere i visitatori essendo pieno di grandi buche (nota costante delle strade cittadine) che raccolgono l’acqua piovana andando a formare una sorta di palude da superare prima di giungere alla rampa di accesso al museo.
All’interno sono state allestite alcune sale. Di particolare pregio i quadri dell’artista locale Angela De Franco e quelle donate nel tempo al Comune di Scalea da vari artisti.
Bella anche la sala con i lavori dei bambini delle scuole.
Scenografiche le altre sale, in particolare quella dell’itinerario virtuale.
Sono presenti alcune riproduzioni di vasellame i cui originali si trovano a Torre Cimalonga, fotografie varie e un proiettore.
Ottima l’accoglienza delle guide incaricate del museo.
Nessuna traccia della scultura “Scalea in espansione” del prof. Fumasi di cui chiediamo notizie.
L’ecomuseo è una struttura che potrebbe diventare fiore all’occhiello di Scalea se la stessa venisse resa unica e originale. Potrebbe diventare uno degli strumenti da utilizzare per rendere Scalea città turistica anche durante i mesi invernali.
L’opera è pronta e finita da almeno quattro anni ma solo oggi, piuttosto frettolosamente, si è aperta al pubblico.
Non ce ne voglia nessuno se la cosa può dare adito a sospetti di strumentalizzazione politica essendo ormai nel cuore della campagna elettorale.
Pensiamo che i contenuti di oggi purtroppo non siano tali da rendere l’ecomuseo una meta turistica tale da spingere la gente a inserirlo negli itinerari anche perché ciò che vi si trova è facilmente reperibile su internet ( a parte i quadri e le opere su citate).
Sarebbe bello fare del NOSTRO museo un luogo unico e originale e non solo una voce dell’elenco delle cose fatte (a prescindere da come) dall’amministrazione.
Non basta “fare” le cose ……..ma basta “fare le cose per bene”.
soldi sprecati
RispondiEliminaè una cavolata.
RispondiEliminaeco-sola!
RispondiEliminaal solito mi rifaccio al coomento lasciato sull'altro pezzo.
RispondiEliminachi non propone è un ignavo e come tale ha la considerazione della gente, chi opera, a volte anche con mancnze, merita tutto il nostro rispetto.
con il coraggio di chi si firma
ETTORE BIONDI
Ignavo sarà considerato acnhe il dott. Bergamo visto che durante la presentazione della lista non ha espresso commenti positivi sull'apertura dell'eco-museo e del degrado che lo circonda?
RispondiEliminaoccorre saper accettare le critiche. è inutile negare l'evidenza! "la gatta frettolosa fece i gattini ciechi!"
A che serve questo museo ?
RispondiEliminaQualcuno mi risponda per favore perchè non riesco a capirlo....
Polifemo...
allora, ovviamente vi è una forte ignoranza in quanto a stutture museali, un ecomuseo è un luogo edito a custodire tutte le risorse endogene del territortio; è da precisare che questo è l'ecomuseo dell'alto tirreno cosentino e non di scalea, poi un ecomuseo custodisce INFORMAZIONI su quelle che sono le risorse territoriali e culturali di una determinata zona, quindi non ci si deve aspettare di torvare vasellame vario o reperti di svariata natura, quindi riassumo che un ecomuseo serve per farvi vedere quanto possa essere affascinante il posto in cui abitate, visto che spesso non si fà caso a quanto siamo fortunati a vivere qui
RispondiEliminacordiali saluti....
un esperto
Ma perchè non è stato pubblicizzato come si deve?
RispondiEliminasi fanno manifesti, si fa girare la macchina per il carnevale per la presentazione di libri, e altri eventi di poco conto e poi, però non si fa con eventi di questa portata.
Già, dimenticavo per queste cose non ci sono soldi poi per pagare avvocati su avvocati i soldi ricompaiono miracolosamente!
Peccato non averlo saputo. avrei partecipato volentieri.
RispondiEliminaSperiamo ke dura un pò