E’ iniziato il controesodo, per la quasi totalità del popolo vacanziero. La restante parte farà le ferie intelligenti, a settembre/ottobre, a costi inferiori e senza lunghe code in autostrada e attese interminabili al check-in. C’è chi invece non è partito e non ha intenzione, voglia, tempo, denaro per farlo. Beh perlomeno questi ultimi non dovranno preoccuparsi di soffrire della sindrome da rientro, una vera e propria combinazione di stati d’animo e psicofisici caratteristica della fine delle vacanze estive.
Dopo essersi abituati a svegliarsi tardi, a non udire i rumori assordanti della città al mattino, a mangiare bene e non di corsa, a stare molte ore a ridere, scherzare, ballare, giocare insieme agli amici, ai familiari o ai parenti, diciamolo: il rientro non è duro, è durissimo. E come ben sappiamo, qualsiasi stato d’animo non proprio felice si ripercuote anche sulla nostra salute, con conseguenze spesso spiacevoli. Ma quali sono i sintomi della depressione da rientro?
Secondo gli esperti, che li hanno classificati sulla base della casistica più comune, i vacanzieri tornando a casa potrebbero avvertire:
stato d’ansia- noia – apatia – insonnia – aggressività – malinconia - depressione
Ma come correre ai ripari per non rischiare di rovinare i bei ricordi delle ultime settimane di vacanza, cadendo in uno stato di tristezza profonda e diventando intrattabili? Bene, innanzitutto dovete pensare che è più che normale che troviate tutto banale e grigio al vostro rientro a casa. Le solite mura non sono certo una spiaggia al tramonto o il verde di una montagna. Se a questo aggiungete la sveglia mattutina per tornare al lavoro mentre il giorno precedente eravate ancora al mare, beh il danno è fatto. Il trucco sta proprio nel rientrare dalle vacanze con qualche giorno d’anticipo (anche tre o quattro giorni saranno sufficienti), rispetto alla data prevista per il ritorno in ufficio. In tal modo ci si potrà organizzare con più calma, svegliarsi non troppo presto al mattino, e godersi qualche altro giorno di libertà. Tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni forse sarà sempre un piccolo trauma, ma eviterete di trovarvi dalle stelle alle stalle nel giro di 24 ore
da medicinalive.com
Dopo essersi abituati a svegliarsi tardi, a non udire i rumori assordanti della città al mattino, a mangiare bene e non di corsa, a stare molte ore a ridere, scherzare, ballare, giocare insieme agli amici, ai familiari o ai parenti, diciamolo: il rientro non è duro, è durissimo. E come ben sappiamo, qualsiasi stato d’animo non proprio felice si ripercuote anche sulla nostra salute, con conseguenze spesso spiacevoli. Ma quali sono i sintomi della depressione da rientro?
Secondo gli esperti, che li hanno classificati sulla base della casistica più comune, i vacanzieri tornando a casa potrebbero avvertire:
stato d’ansia- noia – apatia – insonnia – aggressività – malinconia - depressione
Ma come correre ai ripari per non rischiare di rovinare i bei ricordi delle ultime settimane di vacanza, cadendo in uno stato di tristezza profonda e diventando intrattabili? Bene, innanzitutto dovete pensare che è più che normale che troviate tutto banale e grigio al vostro rientro a casa. Le solite mura non sono certo una spiaggia al tramonto o il verde di una montagna. Se a questo aggiungete la sveglia mattutina per tornare al lavoro mentre il giorno precedente eravate ancora al mare, beh il danno è fatto. Il trucco sta proprio nel rientrare dalle vacanze con qualche giorno d’anticipo (anche tre o quattro giorni saranno sufficienti), rispetto alla data prevista per il ritorno in ufficio. In tal modo ci si potrà organizzare con più calma, svegliarsi non troppo presto al mattino, e godersi qualche altro giorno di libertà. Tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni forse sarà sempre un piccolo trauma, ma eviterete di trovarvi dalle stelle alle stalle nel giro di 24 ore
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