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150 Esimo Anniversario dell’Unità d’Italia.
di Pandora
C'è stato un gran dire se rendere o no il 17 marzo festa nazionale.
Il dilemma si è incentrato su di un punto: far festa o lavorare (scuole comprese) ?
Alla fine sembra che la festa si farà a casa, fuori da ogni impegno, per lo meno per i lavoratori dipendenti e gli studenti, ma dopo aver preso questa decisione si è pensato a come commemorare la nascita della nostra Nazione?
Sicuramente un evento così importante va festeggiato con tutti gli onori del caso, noto con gran soddisfazione che le scuole già sono al lavoro per suggellare questo momento storico importante ed è proprio nelle generazioni più giovani che deve essere coltivato il senso di appartenenza ad una Nazione libera e unita.
Non meno importante sarà l'impegno delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni che, rappresentando lo Stato, avranno il compito di ricordare quante giovani vite sono andate perdute affinchè noi oggi potessimo festeggiare l' Italia “Una, Libera e Indipendente”.
E' un periodo storico questo che si sta già scrivendo sui libri, il nord Africa sta spazzando via le dittature, i popoli si ribellano a condizioni di vita che fanno impallidire i principi base dei diritti civili, la storia si ripete e chissà se fra 150 anni anche questi popoli , oppressi da regimi che non esitano a sparare su una folla inerme che manifesta e si ribella, possano festeggiare ed essere fieri di appartenere ad un Popolo libero e democratico!
Il mio pensiero nel giorno del 150° della nascita della nostra Nazione, l'Italia, andrà interamente a tutti quei giovani uomini che hanno lasciato le loro case e i loro affetti per andare a combattere gli stranieri che dilaniavano la nostra meravigliosa penisola, culla dell'arte, dell'inventiva, dei sentimenti più nobili.
Essi hanno vinto, in molti sono morti (eran trecento eran giovani e forti e sono morti...La Spigolatrice di Sapri), ma hanno regalato ai loro figli l'orgoglio, l'amor di Patria e l'Inno di Mameli che ci infiamma di patriottismo ogni qualvolta lo ascoltiamo!
Tanto è stato il lavoro dopo l'unificazione e tanto c'è da fare, ma se non c'è qualcuno che comincia, se non c'è la scintilla è impossibile che il fuoco arda e il coraggio di quei giovani (età media vent'anni) deve essere d'esempio e di motivazione per noi che abbiamo il compito di consegnare alle prossime generazioni una Nazione forte, salda nei suoi principi e soprattutto UNITA!
Buon 150° a tutti noi Italiani!
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