venerdì 15 giugno 2012

ECOMULO: FROM PALERMO TO ROME

Loro non scrivono, agiscono.
di Luca Grisolia

Stavo andando al lavoro e proprio sotto casa ho incontrato due strani tipi: “vi posso fare una foto”? e loro “certo”. Torno indietro con la macchina, parcheggio ed inizio a scattare senza sapere di quale notizia sarei andato a scrivere da lì a qualche minuto. Poi mi avvicino, mi presento e Federico (il promotore dell’iniziativa) comincia a raccontarmi: “siamo partiti da Palermo e siamo diretti dal presidente Napolitano”. Stanno attraversando il sud, lui e il suo amico Mirko, a dorso di due muli. Lo fanno per denunciare diverse cose: tutela del territorio, ambiente, differenziata e lotta alle mafie. Sono persone forti e coraggiose ed ho letto nei loro occhi che credono fermamente nella protesta pacifica e simbolica. Gli ho chiesto: “ma siete sposati”? Loro mi hanno risposto di no… liberi e spensierati dunque!

Ed io ho pensato: che bello! Ancora esistono queste energie umane che si battono per la giustizia e per il rispetto della terra e della natura. Infatti è proprio in quegli anni di spensierata giovinezza, prima del matrimonio che l’uomo ha tutta la forza per protestare, lottare e far valere i diritti dei più deboli.

Poi, crescendo, con i legami sentimentali, con la famiglia, tendiamo ad essere protettivi del nido e non badiamo di più alla collettività. Prima di rinchiuderci nel guscio della famiglia eravamo più liberi, avevamo bisogno di confrontarci, di uscire e di cercare sfide nella società per dimostrare la nostra forza. Una volta infilate le pantofole ci si rammollisce.

Oggi questi due ragazzi mi hanno risvegliato la voglia di combattere, di lottare e coinvolgere sempre più amici nella lotta sociale e nella giustizia civile.

Un mondo migliore è possibile, ma solo se tutti hanno voglia di cambiare.

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articoli su di loro: http://www.weopenhouse.it/blog/2012/05/14/eco-mulo-2012/


3 commenti:

  1. Caro Luca mi hai stupito e coinvolto in una storia molto bella e decisamente intrigante: due ragazzi e due muli che partendo dalla Sicilia vanno a Roma per incontrare il presidente Napolitano. Nell'era del villaggio globale e della comunicazione che buca il nostro cervello e dice tante cose che si annullano e velocemente vengono superate, un viaggio incredibile per la difficoltà, la fatica,   che invita alla riflessione, a pensieri profondi che non sono soltanto quelli che i due ragazzi da te incontrati caro Luca, portano al presidente della Repubblica.Un viaggio incredibile, dicevo, alla ricerca dell'anima e del tempo che consumiamo come tutti i prodotti che ci vengono proposti. Un viaggio oltre........Questa e ' la lettura che ne do io; la tua storia mi ha preso. Sei stato bravo a cogliere l'attimo giusto per raccontare, lasciandoci un servizio fotografico a testimonianza, un messaggio di ricerca di giustizia massacrata e in grossa parte perduta e tanti pensieri su cui costruire, ciascuno di noi, una storia da vivere e raccontare e farsi raccontare.
    Non lasciamoli  soli. Raccontiamo a tutti questa vicenda. Offriamo loro il nostro sostegno e prepariamo delle staffette per accompagnarli a Roma.Vicende di questa natura vanno sostenute per i risvolti politici sicuramente, ma per questa volta immaginiamo liberamente altre storie dove l'umano, l'uomo vengono prima di ogni altra cosa.
    Osvaldo Cardillo

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  2. Per fortuna in questo paese c'è qualcuno che riesce a dire ancora qualcosa ,anche se deve ricorrere a modi un po' forti nella speranza di essere ascoltato...

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    1. Caro Franco ti ringrazio molto per la risposta un po' piccata perché credo tu sia stato colpito dal silenzio totale dei nostri compaesani . E' stato per me come leggere un libro;in questo caso Luca Grisolia ci ha dato l'incipit e ci ha aperto le prime pagine. Io poi mi sono documentato e mi ha commosso,come altrove, i ragazzi Siciliani e i due muli siano stati accolti da scolaresche e cittadini di ogni età cercando di farsi raccontare e raccontare essi stessi agli altri, arricchendola, la storia con le emozioni vissute davanti a un avvenimento inusuale. I giornali locali dalla Sicilia alla Calabria hanno pubblicato sull'avvenimento articoli bellissimi, ben scritti e ben documentati e ricchi di quel giusto sentire, non sdolcinato, che apre la vita alla speranza e all'amicizia.Un avvenimento semplice,ma faticoso per i protagonisti, ha aperto in una epoca altamente tecnologica, un via per riflettere, penso, senza molti rumori, e ascoltare i battiti del nostro cuore.Se qualcuno di quelli che sanno o credono di sapere, e pensano, dalla loro somma capacita' di intendere, che il pezzo sia retorico, noi caro Franco, diremo (chiedo la tua collaborazione) si accomodi e faccia pure.

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