venerdì 29 giugno 2012

MAMMA VOGLIO ANDARE A SCALEA

di Monica de Carlo

Torniamo su un tema a noi molto caro: i bambini. Il ritornello che continuiamo imperterriti a cantare è quello della assoluta mancanza di spazi pubblici gratuiti dedicati ai bambini e alle famiglie.

Scalea ha la fortuna di avere moltissimi spazi. La realizzazione di un'area pubblica con giostrine, panchine, teatrino etc è un investimento da pochi euro ma crea grandi benefici per i piccoli, per i grandi e anche per il turismo.
In un momento storico di grande crisi le famiglie tendono a ridurre i consumi. Quando però si tratta dei figli anche chi non potrebbe fa.
Un modo per rilanciare il turismo di qualità a Scalea potrebbe essere quello di puntare sulle famiglie e i bambini. Rendere la cittadina gradevole e fruibile per questo tipo di utenza non è nè difficile nè dispendioso. Basta sfruttare meglio ciò che si ha e investire davvero pochi soldi.
"L'articolo 31 della Convenzione ONU dei diritti del fanciullo recita: “Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica.”


In realtà il bambino non gioca o non può giocare. Dispone di molti giocattoli, di adulti disposti a giocare con lui e di una miriade di corsi scambiati per occasioni di svago. Il bambino è così ridotto a proprietario/consumatore di giocattoli, ma perde il ruolo di giocatore. Gli viene sottratta l’esperienza di rischio, ostacolo, soddisfazione, frustrazione, in cui risiedono le radici di ciò che potrà costruire in seguito. . Come sostiene la psicoanalista Francoise Dolto,“il gioco è mirare a un desiderio attraverso dei rischi”. Per ripristinare questo diritto si possono prendere una serie di iniziative: la chiusura di alcune strade per giocare (crando allo stesso tempo un evento cittadino a costo ZERO), la bipartizione delle aree pubbliche destinate alle macchine e ai bambinie, laboratori all'aperto, gare estive e così via.

Insomma si potebbero coniugare più esigenze (creare eventi, rendere fruibile la città, risparmiare, promuovere la socializzazione etc) per dare spazio a soluzioni semplici ed economiche.

W Scalea ha in cantire un progetto a ciò dedicato (nel più ampio lavoro che noi chiamiamo "spendo poco ma faccio tanto") e si mette a disposizione nel caso in cui ci siano persone interessate a realizzarlo.

3 commenti:

  1. Carissima Monica, ho cercato tutti i giorni eventuali commenti e quindi proposte alla sua riflessione che io sintetizzo : "Occupiamoci dei bambini " e sviluppiamo a livello turistico una offerta alle famiglie che vengono a Scalea in vacanza. Non ho visto nulla e la mia curiosità non e'stata appagata. Il nostro paese e' distratto in generale ma ha sviluppato negli anni, per quello che mi e' dato di vedere durante i miei ritorni a Scalea, un forte interesse verso l'infanzia. Giudico molto positiva la sua idea e ritengo sia risolutivo o possa esserlo per parlarne a tutti i livelli possibili. Quello che lei suggerisce può assumere un passaggio importante, non soltanto per dare ai bambini quanto e' giusto essi abbiano,ma per creare la cultura dell'accoglienza e sviluppare un progetto turistico e di vivibilità per tutti. 

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  2. Caro Osvaldo.
    io non mi stupisco del silenzio al post perchè quando si scrive una proposta e non si fa polemica non si suscita l'interesse di nessuno.
    Alla gente piacciono le discussioni sterili, meglio se condite con offese e violenze.
    Forse perchè sono una mamma ma io credo che i bambini potrebbero salvarci. Ciò che va bene per i bambini va bene per tutti: adulti, anziani, diversamente abili.
    Ai bambini piaccino le cose semplici. i colori, gli alberi, i giochi. Due anni fa abbiamo realizzato l'evento: I giochi di una volta :tiro alla fune, corsa coi sacchi, il lancio dei ferri di cavallo (i giochi dei nonni insomma). E' stato un successo e abbiamo speso € 200,00.
    Voglio dire: abbandoniamo la via del cemento e dei mega investimenti per coltivare la strada delle cose semplici.
    Per andare aventi bisogna fare un passo indietro......

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  3. Scalea ormai è alla frutta...

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