Forse ci vorranno MOLTI anni per raggiungere l'obiettivo "rifiuto zero", tuttavia vi sono delle abitutudini quotidiane e delle condotte individuali che possono portare grandi benefici nel breve periodo. Vi proponiamo dieci semplici regole che se seguite, possono migliorare la vita di un comune. Forse a Scalea non tutte sono perseguibili ma la maggior parte si può fare.
(Fonte avoicomunicare.it)
"I rifiuti sono una delle piaghe di questa società, in termini di inquinamento, accumulo, smaltimento, avvelenamento del terreno e degli animali ed ecomafie.
Per migliorare le nostre abitudini e tutelare il nostro futuro, anche grazie alla diffusione di buoni esempi, ecco il decalogo per la riduzione dei rifiuti. Il pianeta, i vostri figli e i figli dei vostri figli vi ringrazieranno.
riparare: siamo troppo abituati gettare qualcosa che si rompe. La facile disponibilità di oggetti nuovi e sempre più moderni ci invoglia a comprare il nuovo invece che recuperare l'usato.
Reimparare a mettere mano a un oggetto rotto, come un dispositivo elettrico o elettronico, dà tanta soddisfazione, fa risparmiare denaro e consumi di acqua ed energia per lo smaltimento.
separare: ogni città, paesino o rione che si rispetti ha il suo sistema di raccolta differenziata. Conoscere nel dettaglio in che modo si separano i rifiuti nella propria città permette un riciclo e uno smaltimento efficiente, migliora la vivibilità urbana e aiuta a sviluppare senso civico.
eliminare l'usa e getta: quanti sono i prodotti che ormai consideriamo usa e getta? sono davvero insostituibili? fazzoletti e tovaglioli, posate e bicchieri, assorbenti e pannolini, rasoi, tutto può essere sostituito dai corrispettivi oggetti riutilizzabili.
Per tornare così alle usanze delle nostre nonne che, inconsapevolmente, avevano già uno spirito ecologico che si è perduto negli anni della forte industrializzazione.
sciacquare: quando getti un barattolo di latta o di vetro, una bottiglia o un contenitore, se lo sciacqui aiuterai a mantenere alta la qualità dei materiali ottenuti dal riciclo e si sprecherà meno acqua negli impianti di riciclaggio.
compostare: se il sistema di raccolta dei rifiuti della tua città non contempla l'umido come risorsa per il compostaggio, e se hai spazio sul balcone o in giardino, costruisci una compostiera e trasforma i tuoi rifiuti umidi in compost per concimare le tue piante.
ridurre: non è sempre facile fare scelte ecologiche, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione. Per ridurre i rifiuti però il punto di partenza sta nell'acquisto: scegliere prodotti con pochi imballaggi e prodotti sfusi come il vino, i saponi liquidi, le farine e la pasta, aiuta a ridurre la produzione di rifiuti. Preferire poi la sporta di stoffa a quella di plastica o bioplastica fa risparmiare denaro ed energia per il loro difficile smaltimento.
comprare consapevolmente: vale la pena spendere qualche euro in più per un alimento biologico, imballato con materiali eco compatibili, prodotto con energie rinnovabili? Secondo noi sì. Provate a trascorrere una settimana senza acquistare prodotti imballati con la plastica. Immaginate quanta di questa plastica non è smaltibile e finisce negli inceneritori o nelle discariche. Sembra quasi impossibile vivere senza, e questo invita a riflettere su quanto la plastica, e quindi il petrolio, faccia parte delle nostre vite.
ricaricare: il prodotto sfuso permette di ridurre gli imballaggi e di acquistare prodotti di maggiore qualità, come per il caso dei vini che, non dovendo restare per mesi o anni nelle bottiglie, non contengono conservanti e sono più freschi. Sempre come facevano le nostre nonne, acquistare il prodotto sfuso è soddisfacente e utile ai fini della riduzione dei rifiuti. Burro, latte, formaggi, pasta, cereali, olio e aceto, detersivi e detergenti, vino, quasi tutto si può acquistare alla spina.
risparmiare: ridurre, decrescere, eliminare il superfluo per scoprire magicamente che di conseguenza si risparmia anche denaro. Prodotti senza imballaggio, prodotti riutilizzabili, ecologici, forse non danno l'immediata impressione di far risparmiare, ma nel lungo periodo invece sì! Se pensate solo ai pannolini per bambini usa e getta, in media un bambino in tre anni di vita ne consuma una tonnellata, per il costo di circa 500 euro l'anno. Un pannolino lavabile acquistato nuovo costa mediamente 13 euro. Per un utilizzo esclusivo di pannolini lavabili occorre un kit di almeno 15-20 pezzi che possono essere riutilizzati per tutto il periodo dalla nascita allo svezzamento, e possono poi essere ceduti a un altro bambino e un altro ancora! Immaginate il risparmio in termini di impatto ambientale, di salute del pianeta e del bimbo, di denaro.
riusare: swap party, mercati dell'usato, eco-design, tutto è orientato al riciclo creativo e al riuso di oggetti che finirebbero nella spazzatura e che invece vengono riportati a nuova vita. Con pochi soldi si può rifare il guardaroba, arredare casa, trovare regali che hanno una storia. Si ritorna così ad apprezzare il valore della materia e a ridurre la produzione di oggetti sempre nuovi a discapito di quelli vecchi ma ancora utilizzabili. "
(Fonte avoicomunicare.it)
"I rifiuti sono una delle piaghe di questa società, in termini di inquinamento, accumulo, smaltimento, avvelenamento del terreno e degli animali ed ecomafie.
Per migliorare le nostre abitudini e tutelare il nostro futuro, anche grazie alla diffusione di buoni esempi, ecco il decalogo per la riduzione dei rifiuti. Il pianeta, i vostri figli e i figli dei vostri figli vi ringrazieranno.
riparare: siamo troppo abituati gettare qualcosa che si rompe. La facile disponibilità di oggetti nuovi e sempre più moderni ci invoglia a comprare il nuovo invece che recuperare l'usato.
Reimparare a mettere mano a un oggetto rotto, come un dispositivo elettrico o elettronico, dà tanta soddisfazione, fa risparmiare denaro e consumi di acqua ed energia per lo smaltimento.
separare: ogni città, paesino o rione che si rispetti ha il suo sistema di raccolta differenziata. Conoscere nel dettaglio in che modo si separano i rifiuti nella propria città permette un riciclo e uno smaltimento efficiente, migliora la vivibilità urbana e aiuta a sviluppare senso civico.
eliminare l'usa e getta: quanti sono i prodotti che ormai consideriamo usa e getta? sono davvero insostituibili? fazzoletti e tovaglioli, posate e bicchieri, assorbenti e pannolini, rasoi, tutto può essere sostituito dai corrispettivi oggetti riutilizzabili.
Per tornare così alle usanze delle nostre nonne che, inconsapevolmente, avevano già uno spirito ecologico che si è perduto negli anni della forte industrializzazione.
sciacquare: quando getti un barattolo di latta o di vetro, una bottiglia o un contenitore, se lo sciacqui aiuterai a mantenere alta la qualità dei materiali ottenuti dal riciclo e si sprecherà meno acqua negli impianti di riciclaggio.
compostare: se il sistema di raccolta dei rifiuti della tua città non contempla l'umido come risorsa per il compostaggio, e se hai spazio sul balcone o in giardino, costruisci una compostiera e trasforma i tuoi rifiuti umidi in compost per concimare le tue piante.
ridurre: non è sempre facile fare scelte ecologiche, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione. Per ridurre i rifiuti però il punto di partenza sta nell'acquisto: scegliere prodotti con pochi imballaggi e prodotti sfusi come il vino, i saponi liquidi, le farine e la pasta, aiuta a ridurre la produzione di rifiuti. Preferire poi la sporta di stoffa a quella di plastica o bioplastica fa risparmiare denaro ed energia per il loro difficile smaltimento.
comprare consapevolmente: vale la pena spendere qualche euro in più per un alimento biologico, imballato con materiali eco compatibili, prodotto con energie rinnovabili? Secondo noi sì. Provate a trascorrere una settimana senza acquistare prodotti imballati con la plastica. Immaginate quanta di questa plastica non è smaltibile e finisce negli inceneritori o nelle discariche. Sembra quasi impossibile vivere senza, e questo invita a riflettere su quanto la plastica, e quindi il petrolio, faccia parte delle nostre vite.
ricaricare: il prodotto sfuso permette di ridurre gli imballaggi e di acquistare prodotti di maggiore qualità, come per il caso dei vini che, non dovendo restare per mesi o anni nelle bottiglie, non contengono conservanti e sono più freschi. Sempre come facevano le nostre nonne, acquistare il prodotto sfuso è soddisfacente e utile ai fini della riduzione dei rifiuti. Burro, latte, formaggi, pasta, cereali, olio e aceto, detersivi e detergenti, vino, quasi tutto si può acquistare alla spina.
risparmiare: ridurre, decrescere, eliminare il superfluo per scoprire magicamente che di conseguenza si risparmia anche denaro. Prodotti senza imballaggio, prodotti riutilizzabili, ecologici, forse non danno l'immediata impressione di far risparmiare, ma nel lungo periodo invece sì! Se pensate solo ai pannolini per bambini usa e getta, in media un bambino in tre anni di vita ne consuma una tonnellata, per il costo di circa 500 euro l'anno. Un pannolino lavabile acquistato nuovo costa mediamente 13 euro. Per un utilizzo esclusivo di pannolini lavabili occorre un kit di almeno 15-20 pezzi che possono essere riutilizzati per tutto il periodo dalla nascita allo svezzamento, e possono poi essere ceduti a un altro bambino e un altro ancora! Immaginate il risparmio in termini di impatto ambientale, di salute del pianeta e del bimbo, di denaro.
riusare: swap party, mercati dell'usato, eco-design, tutto è orientato al riciclo creativo e al riuso di oggetti che finirebbero nella spazzatura e che invece vengono riportati a nuova vita. Con pochi soldi si può rifare il guardaroba, arredare casa, trovare regali che hanno una storia. Si ritorna così ad apprezzare il valore della materia e a ridurre la produzione di oggetti sempre nuovi a discapito di quelli vecchi ma ancora utilizzabili. "
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