di cristiana covelli
Tra pochi giorni si chiudono le scuole e tempo permettendo dovrebbe iniziare la stagione balneare.
Le opportunità di fruire del tanto agognato bagno a mare sono due: spiagge libere o lidi attrezzati ma a pagamento.
Sicuramente la scelta più comoda e piacevole cadrebbe sul lido ( e ce ne sono tanti a Scalea gestiti con passione da cittadini che pagano tasse su una stagione estesa a sei mesi di lavoro ma che sappiamo benissimo essere concentrata in un mese massimo due di utenza effettiva!) ma non tutti, specie con la crisi che stiamo vivendo, possono permettersi un' intera stagione estiva in questi accoglienti luoghi di villeggiatura e allora si sta lavorando per fornire un'alternativa idonea e igenicamente corretta ai tanti bambini che si serviranno delle spiagge pubbliche?
Si sente parlare di rilancio del turismo e allora perchè non si punta sul territorio per riuscire ad inserirsi in questo mercato ponendo le nostre spiagge e il nostro mare come alternativa ai viaggi all'estero?
Si poteva pensare a conservare qualche spiaggia libera in più ma comunque quelle che ci sono non possono essere abbandonate e trovate dai turisti con falò mezzi accesi la mattina, bottiglie di vetro rotte, escrementi di ogni genere e spazzatura che trasborda dei piccolissimi cestini improvvisati e insufficenti.
Immaginate le spiagge comunali gestite come ogni altra proprietà quindi con sorveglianza presente,
bagnini, bagni igienici, un servizio di pulizia efficiente, una spiaggia attrezzata ad accogliere le persone disabili che hanno tutti i diritti di vivere ma che la burocrazia dimentica e anche un bagno a mare diventa un sogno dei bei tempi passati ( per chi ne ha avuti! ).
Che lancio sarebbe per la nostra cittadina, che atto di civiltà! So per certo che molte cose si vorrebbero fare ma non ci sono i fondi, che molte volte i nostri amministratori sanno di dover intervenire ma la carenza di fondi blocca iniziative che invece dovrebbero essere alla base degli interventi garantiti, ma allo stesso tempo si deve trovare il modo di uscirne, si deve assolutamente far risorgere Scalea, una cittadina che ha una potenzialità alta , che può concorrere con le sue bellezze territoriali con altre cittadine italiane come Positano, Amalfi, Maratea ecc. serve un' idea geniale, serve l'unione dei rappresentanti di tutte le categorie che concorrono allo sviluppo del territorio, serve coraggio e io mi auguro che presto si possa garantire a tutti i cittadini residenti e non, grandi e piccoli, anziani e giovani, disabili e non una vita equa, un territorio fruibile, diritti certi.
Tra pochi giorni si chiudono le scuole e tempo permettendo dovrebbe iniziare la stagione balneare.
Le opportunità di fruire del tanto agognato bagno a mare sono due: spiagge libere o lidi attrezzati ma a pagamento.
Sicuramente la scelta più comoda e piacevole cadrebbe sul lido ( e ce ne sono tanti a Scalea gestiti con passione da cittadini che pagano tasse su una stagione estesa a sei mesi di lavoro ma che sappiamo benissimo essere concentrata in un mese massimo due di utenza effettiva!) ma non tutti, specie con la crisi che stiamo vivendo, possono permettersi un' intera stagione estiva in questi accoglienti luoghi di villeggiatura e allora si sta lavorando per fornire un'alternativa idonea e igenicamente corretta ai tanti bambini che si serviranno delle spiagge pubbliche?
Si sente parlare di rilancio del turismo e allora perchè non si punta sul territorio per riuscire ad inserirsi in questo mercato ponendo le nostre spiagge e il nostro mare come alternativa ai viaggi all'estero?
Si poteva pensare a conservare qualche spiaggia libera in più ma comunque quelle che ci sono non possono essere abbandonate e trovate dai turisti con falò mezzi accesi la mattina, bottiglie di vetro rotte, escrementi di ogni genere e spazzatura che trasborda dei piccolissimi cestini improvvisati e insufficenti.
Immaginate le spiagge comunali gestite come ogni altra proprietà quindi con sorveglianza presente,
bagnini, bagni igienici, un servizio di pulizia efficiente, una spiaggia attrezzata ad accogliere le persone disabili che hanno tutti i diritti di vivere ma che la burocrazia dimentica e anche un bagno a mare diventa un sogno dei bei tempi passati ( per chi ne ha avuti! ).
Che lancio sarebbe per la nostra cittadina, che atto di civiltà! So per certo che molte cose si vorrebbero fare ma non ci sono i fondi, che molte volte i nostri amministratori sanno di dover intervenire ma la carenza di fondi blocca iniziative che invece dovrebbero essere alla base degli interventi garantiti, ma allo stesso tempo si deve trovare il modo di uscirne, si deve assolutamente far risorgere Scalea, una cittadina che ha una potenzialità alta , che può concorrere con le sue bellezze territoriali con altre cittadine italiane come Positano, Amalfi, Maratea ecc. serve un' idea geniale, serve l'unione dei rappresentanti di tutte le categorie che concorrono allo sviluppo del territorio, serve coraggio e io mi auguro che presto si possa garantire a tutti i cittadini residenti e non, grandi e piccoli, anziani e giovani, disabili e non una vita equa, un territorio fruibile, diritti certi.
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