lunedì 6 settembre 2010

STUDIO Mc KINSEY

LA RICETTA PER IL SUCCESSO:
ALMENO TRE DONNE IN RUOLI DI POTERE
Di Monica De Carlo

Il titolo di questo articolo non è né una provocazione né una dichiarazione sessista. Ad affermare la validità di questa “ricetta” sono un numero enorme di economisti, sociologi, politici e statisti.
Lo studio del 2008 firmato dalla società più importante di consulenza manageriale del mondo, McKinsey, si intitola Women matter (le donne contano). Lo studio su 50 Paesi ha concluso che in una impresa avere almeno 3 donne al comando è una migliore garanzia di successo rispetto ad una dirigenza maschile. Si ottiene addirittura un Ebit (reddito operativo aziendale) quasi doppio. L’autorevole studio evidenzia che le donne adottano comportamenti più vantaggiosi per tutti a patto che siano un numero sufficiente altrimenti una donna sola in mezzo a uomini tende ad uniformarsi al modello maschile.
Anche in Italia il messaggio comincia ed essere recepito. Ben 14 grosse società fra cui FIAT e Microsoft hanno aderito al Progetto D, una scuola quadri indirizzata solo alle donne manager.
Vediamo quali sono le differenze vantaggiose evidenziate dallo studio McKinsey:
Le donne spiegano, insegnano e ascoltano i propri collaboratori di più rispetto agli uomini.
Sanno chiarire obiettivi e responsabilità.
Sanno gratificare chi lavora bene.
Le donne tengono conto nelle proprie decisioni delle conseguenze e di come saranno valutate dagli altri.
Gli uomini appaiono migliori nell’infliggere sanzioni e nella capacità di far applicare le proprie decisioni.
Insomma è una questione di etica.
Secondo il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti la colpa della crisi economica è degli uomini (nel senso di maschi) e della loro avidità. Probabilmente se al governo ci fossero donne la crisi economica non ci sarebbe mai stata.
La dichiarazione non è di poco conto.
La dott.sa Chiara Sebastiani dell’Università di Bologna insieme ad altre studiose ha svolto una ricerca in 7 Paesi Europei su chi sono e come si comportano le donne al potere nei governi locali:”La politica femminile è più concreta di quella maschile, più concentrata sulla gestione del potere, concreta, attenta alla soluzione dei problemi e ha una visione più comprensiva dei bisogni di tutti” dice la dott.sa Sebastiani:”Un buon esempio di questo modo di agire lo ha dato Alfonsina Rinaldi sindaco di Modena dal 86/91 che ha creato la politica dei tempi delle città, armonizzando servizi e orari rendendo la vita più semplice a migliaia di persone” (a costo zero, ndr).
L’Università di Birmingham ha diffuso i risultati della ricerca “Donne, potere e politica” e ha concluso che le donne vivono la politica con più responsabilità e meno conflittualità. Per poter ottenere un effetto benefico su larga scala però deve permettersi alle donne di entrare in “massa” nei giochi di potere.
Secondo il prof. Vigna docente di filosofia morale all’Università di Venezia, oggi i tempi sono maturi per volgere il potere verso le donne. Il miglior esempio di questo è il presidente USA Barak Obama che ha affidato a donne ruoli di grande potere (Hillary Clinton segretario di Stato, Sonia Sotomayor giudice della Corte Suprema).
Per tornare all’Italia e al nostro ministero dell’Economia lo stesso fa sapere che le imprese gestite da donne hanno in genere più successo. Mentre le possibilità di accedere a ruoli di potere per le donne si riducono notevolmente rispetto agli uomini.
Un esempio eclatante ed internazionale? Meg Whitman prese la guida di eBay quando il sito aveva solo 30 dipendenti per trasformarlo in un indiscusso successo mondiale.
Insomma sembra che si stia cominciando a capire che il problema non è il sessismo ma bensì la necessità di superare il limite culturale delle divisioni di “genere”.
Le differenze fra i due generi sono etiche:
per le donne il mondo sta insieme grazie alle connessioni umane e tendono a curarle e conservarle; per gli uomini il mondo sta insieme grazie alle regole.
In Italia si discute ancora di “quote” rosa vissute come la necessità di “usare” le donne e fare numero. Invece, per cambiare e migliore ci vogliono spazi per donne capaci e una miglior politica della famiglia.
Soluzioni semplici ed efficaci. Il futuro è DONNA

7 commenti:

  1. E' vero nel mondo del lavoro le donne sono piu' brave!soprattutto quelle che mostrano di essere femmine piu' che donne infatti senza andare lontano,esse sono capaci di stabilre legami intimi,molto intimi con la classe dirigenziale ed in questo modo OTTENGONO TUTTO anche di violare le leggi.
    Poi..............felici e contente l'8 marzo festeggiano la donna che e' cosa ben diversa........
    Non so se nell'articolo si parla di donne femmine o di donne donne

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  2. cos'è questo qui sopra?
    il delirio del cornuto?

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  3. NO non e' il delirio del cornuto,e' una osservazione schietta e sincera di una donna donna che pero' si guarda intorno
    ALT non pensare adesso che sia il delirio di una donna frustrata, perche' non e' cosi'.
    Si tratta di un folle desiderio di precisare,chi scrive e' pienamente e pure trotto realizzata,soddisfatta sotto tutti i punti di vista.Sono solo molto 'ncazzata con la lunga serie delle donne femmine perche'sono proprio loro che rendendosi zerbino mortificano la loro categoria.... capito???? se no te lo rispiego con qualche esempio.

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  4. che cosa ti fa arrabbiare così, il fatto che sei donna donna e quando serve non riesci ad essere femmina o che? Penso che chi si vuole bene non scende a compromessi e guarda chi lo fa con indifferenza perchè è ben diversa, ma se ci si arrabbia così beh, non so proprio con quale di queste due categorie ti identifichi o ti vorresti identificare.

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  5. Fa tu ,io seguo il tuo consiglio ed in quanto diversa nella norma mi mostro indifferente,cio' non toglie che tu forse appartenga all'altra categoria e mostri di essere risentita......che vuoi fa? dove c'e' gusto non c'e' perdenza anzi c'e' guadagno vista l'ascesa in carriera!!!!
    Muzzichi e vasi non lasciano pertusi!!!

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  6. Ragazze!
    Che siate donne-donne o donne-femmine di sicuro siete terribili!
    La ricerca che ho fatto fa riferimento al GENERE femminile e a come tale genere è più produttivo rispetto al genere maschile a fronte di meno spazi.
    Ora, in mezzo al GENERE di sicuro c'è la malafemmina che usa abilità "diverse" per farsi strada. Ma non cadiamo nei luoghi comuni. Oggi gli uomini sono venuti allo scoperto e ce ne sono alcuni che usano strumenti poco decorosi al pari delle donne. Certi battibecchi sono sterili.
    Il messaggio della mia ricerca voleva solo mettere in evidenza dei limiti culturali posti alle donne a fronte di una grande offerta di capicità e risultati, non appena ce ne danno l'opportunità.
    Quindi, amiche, non fate l'errore degli uomini, concentrando subito l'attenzione sulla "femmina" e non sulla "donna"

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  7. Io non posso sentirmi risentita ... io rispetto ad alcuni atteggiamenti ignoro... ma personalmente penso che nel mondo ci siano tante ma tante donne che rimboccandosi le maniche, sudando e lottando arrivano ad avere una posizione importante all' interno della società (solo con la loro intelligenza e con sacrifici e null' altro!)perchè non guardare questo e discutere di questo e pensare che possono essere da esempio per molte persone, invece di ribadire sempre le solite e squallide situazioni. Perchè discutere sempre del bicchiere mezzo vuoto invece che del bicchiere mezzo pieno? Perchè quando si parla di queste cose invece di rafforzare la posizione delle donne si tende sempre ad abbatterle? L' uomo è diverso, se avessimo discusso di questo e il soggetto fosse stato L' UOMO beh, non penso che qualcuno avrebbe scritto: "E' Vero, ma c'è l' uomo maschile e l' uomo uomo" o no, perchè questo? beh perchè al contrario degli uomini che sanno il fatto loro, noi donne dobbiamo sempre trovare un difetto o un lato negativo su tutto?

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