Gentilissima redazione di W Scalea, dopo attente riflessioni ho deciso di scrivervi per segnalare, dalle pagine del vostro blog, un episodio increscioso che mi ha interessato in prima persona. Recentemente, ho scritto un post al vostro articolo sui cani randagi, ma mi accorgo di dover rivedere ciò che ho scritto, poichè nel mio commento specificavo che il randagismo è anche una questione di mancanza di educazione dei proprietari di cani, che non sapendo gestire il proprio animale, decidono che è troppo impegnativo e perciò da abbandonare. Purtroppo mi devo ricredere, perchè a quanto pare la realtà è sempre peggio di quel che si crede o si immagina. Vengo al punto: domenica 4 settembre, alle ore 16,30 circa, ho portato, come tutti i giorni, il mio cane, regolarmente iscritto all'anagrafe canina e rigorosamente al guinzaglio, a fare una breve passeggiata in piazza Caloprese. Si sa che i cani, non avendo ancora imparato ad usare i servizi igienici, per strada fanno la pipì, ed anche la pupù; d'altra parte faccio presente ai vostri gentili lettori che io esco sempre munita di buste di plastica atte alla raccolta delle deiezioni (la cacca, per i comuni mortali), non potendo, per ovvie ragioni pratiche, raccogliere anche la pipì. Sono perciò, come si suol dirsi, cittadina modello, a differenza di altri che, ahimè, tanto corretti non sono. Mentre il mio cane, passeggiando per la piazza, si apprestava a fare una pipì in una aiuola, sono stata duramente apostrofata da signor Salvatore Bernardo, che in quel momento si riposava dalle fatiche quotidiane seduto ad un tavolino di un bar, e che, a quanto pare, non avendo di meglio da fare, si atteggiava (senza averne nessun diritto, peraltro) a protettore del decoro e della salute pubblica. Il signor Bernardo mi ha contestato il fatto che il cane facesse la pipì nella aiuola, dove, a suo dire, ci giocano anche i bambini: tutto questo, secondo lui, era una cosa gravissima, che andava a minare la salute pubblica. Il signor Bernardo, non trovando altre parole adatte alla situazione, mi ha apostrofato con il termine "lordona", che, per i lettori non autoctoni, vuol dire persona estremamente sporca. A questo punto, il signor Bernardo si è alzato e se n'è andato, forse per non vedere più l'ignominioso spettacolo di un cane che piscia, sperttacolo che deve averlo oltremodo turbato, essendo lui a quanto pare, un cittadino modello estremamente sensibile.
Come i lettori più perspicaci potranno immaginare, a nulla sono valse le mie proteste per un'accusa completamente fuori luogo, visto che il mio cane, come tutti i cani, HA DIRITTO a fare la pipì (ed anche la pupù) per strada, con l'obbligo per il proprietario di raccogliere le feci del cane, cosa che peraltro io faccio. Ho preferito far fare al cane la pipì nella aiuola e non sul marcepiede perchè, avendo io il senso del decoro, non volevo sporcare il marciapiedi davanti al bar, in quanto a me personalmente, fa più schifo trovare le chiazze di pipì per terra, piuttosto che vedere cani che fanno la pipì nelle aiuole. Voglio chiarire, per tutti i vostri affezionati lettori, che i cani, tranne che in zone che devono essere contrassegnate da apposita cartellonistica, sono liberi (ma sempre al guinzaglio! scusatemi il gioco di parole!) di andare nelle aiuole e nelle zone di verde pubblico a fare i loro bisogni, così come possono fare le loro deiezioni sui marciapiedi pubblici. D'altra parte, vista la disastrata condizione di Scalea, per quel che riguarda il grandissimo numero di cani randagi presenti sul territorio, che pisciano e cacano dove vogliono, senza che nessuno pulisca, trovo davvero fuori luogo queste accusa a chi, come me, si comporta da essere civile. Se il Comune volesse vietare l'uso del verde pubblico ai proprietari di cani che escono a fare la passeggiata, dovrebbe in primo luogo liberare la cittadinanza da TUTTI i randagi presenti sul territorio, in modo che davvero le aiule allora sarebbero libere da escrementi di vario genere; in secondo luogo, dovrebbe individuare delle aree verdi dove poter portare i cani in passeggiata, dove farli giocare in tranquillità e dove fargli fare i loro bisogni; ed in terzo luogo, posizionare appositi cartelli indicanti in quali aiuole i cani NON possono andare. Come potete ben immaginare, e come può ben vedere anche il signor Bernardo, tutto questo, allo stato attuale mi pare pura utopia. Ed allora? Direte voi. Ed allora, dico io, forse nella vita si è persa una qualità fondamentale: la tolleranza, che, attenzione, non è rassegnazione, ma un comprendere anche i bisogni ed i diritti degli altri. E' vero che ormai viviamo tutti nel paese delle libertà, nel vero senso della parola, ma, visto che ognuno (a quanto pare) può fare ciò che gli pare, chiedo e voglio lo stesso diritto anche io: se una persona qualsiasi, senza nessun titolo, può atteggiarsi a guardiano del pubblico decoro, allora anche io ho diritto di far pisciare il mio cane dove voglio. Spiace dirlo, ma questi atteggiamenti intolleranti, come quello del signor Bernardo Salvatore, alimentano ancora di più il fenomeno del randagismo. Come? è presto detto: se io non posso uscire con il mio cane a passeggio, perchè, ad uno dà fastidio che faccia la pipì sul maricapiede, ad un altro dà fastidio che piscia nelle aiuole, alle mamme con i bambini dà fastidio che il cane passi vicino al proprio figlio, alle persone paurose dà fastidio anche la sola vista del cane, e poi, nei negozi non possono entrare, sulla spiaggia non si possono portare, e via discorrendo, allora è chiaro che un proprietario arriva al punto che preferisce liberarsi del cane piuttosto che avere tutti questi fastidi, e questo è spiacevole, ma anche comprensibile. Perciò, in conclusione, gentili lettori, siate più tolleranti, con i cani e non solo, con tutti quelli che ci danno fastidio, perchè potrebbe arrivare il giorno in cui anche noi potremmo essere discriminati e trattati male, come è successo a me ieri. Riflettete su questo. In ultimo, al signor Salvatore Bernardo, voglio dire che le sue scuse sarebbero una dimostrazione di grande civiltà, degne di un cittadino modello quale si è dimostrato, perciò resto speranzosa in attesa di sue notizie. Ringrazio voi di W Scalea per l'attenzione che vorrete dedicarmi e mi auguro caldamente che questa mia lettera aperta possa essere pubblicata, affinchè sia un memento per tutti.
Dott.ssa Anna Spizzirri - Medico Veterinario libero professionista - Scalea
--
-------------------------------------------------------------
Associazione Z.O.E.
Zoontropologia Orientamento Educazione
Via F. Spinelli, 8
87029 - Scalea (CS)
Mobile: +39 347 30.51.295
Email: associazionezoescalea@gmail.com
Come i lettori più perspicaci potranno immaginare, a nulla sono valse le mie proteste per un'accusa completamente fuori luogo, visto che il mio cane, come tutti i cani, HA DIRITTO a fare la pipì (ed anche la pupù) per strada, con l'obbligo per il proprietario di raccogliere le feci del cane, cosa che peraltro io faccio. Ho preferito far fare al cane la pipì nella aiuola e non sul marcepiede perchè, avendo io il senso del decoro, non volevo sporcare il marciapiedi davanti al bar, in quanto a me personalmente, fa più schifo trovare le chiazze di pipì per terra, piuttosto che vedere cani che fanno la pipì nelle aiuole. Voglio chiarire, per tutti i vostri affezionati lettori, che i cani, tranne che in zone che devono essere contrassegnate da apposita cartellonistica, sono liberi (ma sempre al guinzaglio! scusatemi il gioco di parole!) di andare nelle aiuole e nelle zone di verde pubblico a fare i loro bisogni, così come possono fare le loro deiezioni sui marciapiedi pubblici. D'altra parte, vista la disastrata condizione di Scalea, per quel che riguarda il grandissimo numero di cani randagi presenti sul territorio, che pisciano e cacano dove vogliono, senza che nessuno pulisca, trovo davvero fuori luogo queste accusa a chi, come me, si comporta da essere civile. Se il Comune volesse vietare l'uso del verde pubblico ai proprietari di cani che escono a fare la passeggiata, dovrebbe in primo luogo liberare la cittadinanza da TUTTI i randagi presenti sul territorio, in modo che davvero le aiule allora sarebbero libere da escrementi di vario genere; in secondo luogo, dovrebbe individuare delle aree verdi dove poter portare i cani in passeggiata, dove farli giocare in tranquillità e dove fargli fare i loro bisogni; ed in terzo luogo, posizionare appositi cartelli indicanti in quali aiuole i cani NON possono andare. Come potete ben immaginare, e come può ben vedere anche il signor Bernardo, tutto questo, allo stato attuale mi pare pura utopia. Ed allora? Direte voi. Ed allora, dico io, forse nella vita si è persa una qualità fondamentale: la tolleranza, che, attenzione, non è rassegnazione, ma un comprendere anche i bisogni ed i diritti degli altri. E' vero che ormai viviamo tutti nel paese delle libertà, nel vero senso della parola, ma, visto che ognuno (a quanto pare) può fare ciò che gli pare, chiedo e voglio lo stesso diritto anche io: se una persona qualsiasi, senza nessun titolo, può atteggiarsi a guardiano del pubblico decoro, allora anche io ho diritto di far pisciare il mio cane dove voglio. Spiace dirlo, ma questi atteggiamenti intolleranti, come quello del signor Bernardo Salvatore, alimentano ancora di più il fenomeno del randagismo. Come? è presto detto: se io non posso uscire con il mio cane a passeggio, perchè, ad uno dà fastidio che faccia la pipì sul maricapiede, ad un altro dà fastidio che piscia nelle aiuole, alle mamme con i bambini dà fastidio che il cane passi vicino al proprio figlio, alle persone paurose dà fastidio anche la sola vista del cane, e poi, nei negozi non possono entrare, sulla spiaggia non si possono portare, e via discorrendo, allora è chiaro che un proprietario arriva al punto che preferisce liberarsi del cane piuttosto che avere tutti questi fastidi, e questo è spiacevole, ma anche comprensibile. Perciò, in conclusione, gentili lettori, siate più tolleranti, con i cani e non solo, con tutti quelli che ci danno fastidio, perchè potrebbe arrivare il giorno in cui anche noi potremmo essere discriminati e trattati male, come è successo a me ieri. Riflettete su questo. In ultimo, al signor Salvatore Bernardo, voglio dire che le sue scuse sarebbero una dimostrazione di grande civiltà, degne di un cittadino modello quale si è dimostrato, perciò resto speranzosa in attesa di sue notizie. Ringrazio voi di W Scalea per l'attenzione che vorrete dedicarmi e mi auguro caldamente che questa mia lettera aperta possa essere pubblicata, affinchè sia un memento per tutti.
Dott.ssa Anna Spizzirri - Medico Veterinario libero professionista - Scalea
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Zoontropologia Orientamento Educazione
Via F. Spinelli, 8
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Carissima Anna,
RispondiEliminala tua sensibilità e il tuo sdegno è comprensibile.
Purtroppo è la storia di sempre: tutti pronti a guardare le pagliuzze, fra l'altro legittime, degli altri e nessuno vede "le travi". Inoltre l'ignoranza aggrava la situazione e spesso chi parla non sa quello che dice.
I manifesti elettorali incollati alle palme di p.zza Caloprese non hanno fatto specie a nessuno. Le gomme da masticare che imbrattano l'isola pedonale sono "pop art" mentre un cane che piscia lo fa perchè il suo padrone è un "lordone".
Se posso permettermi Anna, "non ti curar di loro, ma guarda e passa" .....
Monica
E chi è Salvatore Bernardo? Non credo che il suo parere abbia molta importanza. Guarda e passa non ti curara di loro.
RispondiEliminaAnna non devi cercare il rispetto e la comprensione dei nulla facenti. Parli di tolleraza, ma sei tu che devi essere tollerante con gli incapaci di vedere e riconoscere le persone buone da quelle storte. Perchè alla fine si tratta di questo: persone storte e persone diritte. Tu sei una diritta e lui è uno storto. Punto! (considera che a scalea la maggior parte siamo storti) ma piano piano ci stiamo raddrizzando, scusa Salvatore da parte mia.
hakuna matata
Cara Dott/ssa Spizzirri,
RispondiEliminalei lamenta cose giuste e sacrosante che condivido pienamente in nome di una parola che si chiama CIVILTA'.
In prima persona sto accusando il fatto che Scalea vive un lungo momento di MANCANZA DI RISPETTO VERSO IL PROSSIMO:e' vergognoso tutto quello che accade in giro perche' ci fa capire che siamo una barca in balia delle onde per cui SALTI CHI PUO'
E' chiaro ed evidente che in un paese civile, ci sia il rispetto verso i cani.........forse per' non sai che se i cani potessero parlare esprimerebbero certamente,da buoni amici dell'uomo,la loro sofferenza nei nostri confronti perche' se i cani sono maltrattati molti cittadini di scalea sono torturari ,vita da cani??? una volta,tanto tempo fa: oggi vita di scaleota???
Manca il rispetto,manca la legge,manca la legalita' e molti subiscono in silenzio e se qualcuno parla si trova il modo per zittirlo.
Il tuo cane con la sua pipi sporca le aiuole???non mi risulta che la pipi di un cane sia tossica o nociva,scalea e' tutta una discarica,intossicata da biogas,intossicata da percolati,intossicata da rifiuti sparsi in ogni luogo e ci preoccupiamo del cane che fa la pipi.............mi chiedo se tutti questi inquinamenti non abbiano atrofizzato il cervello dei cittadini oppure,come nell'antica roma vige il panem et circense ha avuto i suoi effetti,visto che bell'estate ricca di spettacoli e spettacolini???tutto va bene,benissimo.
Il signore che ti ha ammonito forse non vive a scalea altrimenti non oserebbe parlare!!!!
Con molta simpatia e partecipazione e con l'auspicio che qualcuno inizi ad applicare il RISPETTO DELLE PERSONE e DELLE REGOLE CIVILI non solo verso i propri simili ma anche verso i cani che sono migliori degli uomini
Non firmo perche' sto avendo gia' tanti guai!
Cara Anna, hai ragione, il problema più grande è che non c'è la cultura dei cani, qui il cane viene visto come ... un hobbie , un giocattolo che appena diventa scomodo si butta via. Ma scomodo perchè, perchè non c'è nulla che permette ad un padrone di godersi appieno il suo cane, se i padroni non trovassero tutti questi ostacoli che giustamente tu hai citato, forse il cane verrebbe visto come un componente della famiglia, con il quale divertirsi e giocare. Inoltre se un padrone deve farsi 1000 problemi quando lo deve portare fuori, la passeggiata diventa scomodo e fastidioso e sicuramente deciderà di tenerlo chiuso in casa, ed alla prima occasione... lo abbandona. Non giustifico nessuno, amo gli animali e credo che chi si prende un impegno debba portarlo avanti, qualsiasi siano gli ostacoli. Con i cani e con gli animali in genere non si fa “la prova” se va bene me lo tengo altrimenti.... No , non si fa. Non è facile cambiare questa situazione, credo che sicuramente chi vive una realtà in cui si ha a che fare con i cani randagi inizia a “disprezzarli” ed a diventare intollerante verso di loro. Vedere cani sporchi e pieni di pulci in giro, magari con ferite e malattie dà fastidio e lo si inizia a vedere in modo negativo (anche se non è colpa sua!!!) .
RispondiEliminaUn canile sarebbe una bella cosa, UN CANILE però, non un luogo dove i cani vengono trattati peggio di come stanno per strada. Ho visto dei canili in cui i cani stanno bene, giocano tra di loro, sono puliti e trattati con rispetto. Purtroppo, invece ci sono dei canili in cui i cani vengono trattati in modo vergognoso. Aprire un canile significa prendersi cura di cuoricini che hanno bisogno di affetto e cure. Forse se in giro si vedranno solo cani al guinzaglio, che passeggiano sereni con i propri padroni, il concetto del cane diventerà positivo e propositivo.
Ho conosciuto Anna di persona quando trovai tre piccoli cuccioletti che dovevano essere salvati, non potevo lasciare quelle tre palline di pelo alla morte, e Anna è sempre stata super disponibile a darmi consigli e ad aiutarmi. Quindi volevo cogliere l’ occasione anche per ringraziarla e vorrei lasciare un piccolissimo messaggio che suona un po’ retorico, ma gli animali hanno un cuore, sono esseri viventi ed hanno bisogno di persone che li amano, cerchiamo di trovare una soluzione tutti insieme per rendere la nostra e la LORO vita più serena.
Un saluto Maddalena De Paola
ONOREVOLEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
RispondiEliminasono Maira, bastarda dun cane randagio.Poi mi hanno adottati dei teneroni a cui voglio un gran bene, ma ahi me un giorno volevo morire e mi sono buttata sotto una macchina, ma quell'autista sensibile si è fermato, mi ha tolto da sotto la macchina cosicchè una veterinaria mi ha salvato la vita , fratture e contusioni con ematomi multipli.E così sono divenuta una BASTARDA ubbidiente,sono riuscita a guadagnare il primo premio ,in una gara tra colleghidi ogni razza,che ho dedicato alla mia dottoressa che mi ha tenuta in vita.Mentre al mio fedele padrone ogni giorno gli regalo un pò di felicità perchè dice che gli faccio compagnia sincera.un saluto a tutti i bimbi.....bau-bau Maira
RispondiEliminaio volevo esprimere la mia solidarietà alla signora anna, fa male essere ripresi in questa maniera e non lo auguro a nessuno ,bisogna anche valutare da che pulpito arriva la predica ........
RispondiEliminaho sempre sostenuto che il male non viene solo per nuocere , ma porta anche del bene .
sono sicuro che leggendo i tanti commenti la sig. anna si sollevi su di morale e non si curi dell'offesa ricevuta .
chiudo dicendo che gli animali AMANO il loro padrone senza nessuna differenza, senza guardare , razza, religione e ceto sociale , ma sopratutto senza guardare se il proprio padrone sia ricco o povero, questo dovrebbe farci riflettere, ed essere fieri di avere come compagno di vita una anima indifesa.
ciaoooooo! ;-)
Per correttezza sarebbe giusto che anche il sign Bernardo raccontasse la propria versione dei fatti. Sbattere in questo modo il suo nome in questa pagina web è come esporlo al pubblico ludibrio.
RispondiEliminaPoi il problema delle deiezioni canine resta: e tutti noi capiamo che se anche la togli con la paletta, la strisciata sul pavimento rimane sempre, e non è un bel vedere. E per le urine nulla si può, non le puoi certo raccogliere in una bottiglia... Perciò è necessario che vengano predisposte aree attrezzate per gli animali, che non possono certo essere le aiuole di piazza Caloprese (il regolamento lo permette, vero, ma il buon senso no). Da amico degli animali, e non animalista, io penso che quel signore non avesse tutti i torti, anche se questo non lo esimeva dall'essere più educato nel rimproverare la signora Anna. E poi la signora sarebbe tollerante anche nel caso in cui, anziché un animale, in quell'aiuola la pipì la facesse una persona, magari un poveraccio che non può permettersi di entrare in un bar?
La lettera e i commenti sono intrisi di cultura del "benaltrismo": i problemi sono sempre altri. Vero è che il cane della signora Spizzirri non è l'origine di tutti i mali di Scalea, ma il benaltrismo è la prima scusa per non risolvere i problemi, anche quelli grossi. Col benaltrismo si possono giustificare anche quelli che gettano per terra le carte, le cicche e i chewingum, o quelli che parcheggiano in doppia fila...
Buona festa a tutti
Mi scuso con la redazione di W Scalea e con i gentili lettori se approfitto ancora dello spazio messomi a disposizione, ma volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno espresso simpatia e ribattere brevemente al signor Roberto S., il quale ha ragione quando dice che sbattere il nome del signor Bernardo in questa pagina equivale ad esporlo al pubblico ludibrio, ma faccio presente, con molto rispetto, che il suddetto signore non si è preoccupato di esporre ME al pubblico ludibrio degli utenti della piazza, in maniera per giunta offensiva e senza darmi la possibilità di ribattere. La tolleranza di cui ho parlato nella mia lettera non si traduce in sottomissione agli altri, soprattutto se si tratta di insulti. Nessuno ha il diritto di insultare gli altri, nè tantomeno di alzare le mani sugli altri (come per altro mi è successo in altra occasione). Nella mia vita ho tollerato (e tollero) di tutto: quelli che vogliono fare i furbi e cercano di passarti daventi nelle file, quelli che si fermano con l'auto in mezzo alla strada per parlare dei fatti loro, le bugie, i tradimenti,e via dicendo; ho anche visto (e tollerato) uomini adulti, non barboni, glielo assicuro, che facevano la pipì agli angoli dei bar o nelle aiuole, e non ho detto niente, proprio perchè capisco che "se scappa, scappa". Altra cosa invece è giustificare le situazioni a cui lei fa cenno, con una precisazione doverosa: i cani POSSONO fare la pipì e la cacca sui marciapiedi e nelle aiuole (sempre con l'obbligo della raccolta delle feci), ma NON SI PUO' gettare carte a terra o parcheggiare in doppia fila, essendo queste ultime cose ILLEGALI. Come perciò può ben vedere, signor Roberto, qui la distinzione è tra cose LEGAlI, anche se fastidiose, e cose ILLEGALI, anche se tollerate. Perchè si tollera più facilmente la carta a terra rispetto alla pipì del cane? Questo è un bel quesito, che giro a lei ed agli amici lettori. Mi dispiace che a lei diano fastidio le strisciate di cacca sul marciapiede, ma tant'è, deve rassegnarsi ed anzi ammirare chi la cacca la raccoglie, nonstante l'incviltà imperante. Riguardo poi al buonsenso, forse lei non ha fatto caso che in piazza, proprio nelle aiuole così animosamente difese dal signor Bernardo, vivono tre randagi (peraltro buonissimi) ormai da lungo tempo.D'altra parte, l'uso del buonsenso come lo intende lei, vorrebbe dire togliere a me la libertà di passeggiare in centro, perchè il mio cane potrebbe sporcare anche fuori dalle aiuole (e quindi dare fastidio), e questa libertà, mi scusi se glielo dico, non me la può togliere nessuno. Il "benaltrismo", di cui lei parla, francamente non capisco dove sia: io denuncio un abuso che un cittadino ha fatto nei confronti di un altro, senza motivo e senza averne diritto alcuno, non avendo fatto io niente di illegale. In quanto poi al diritto di replica, il signor Bernardo è libero di inviare una mail con la sua versione, se lo riterra necessario. Con simpatia. Anna Spizzirri
RispondiEliminaroberto su una cosa hai ragione il sig. bernado dovrebbe avere diritto di replica .
RispondiEliminabenaltrismo ? per amor di dio no grazie! ci vuole "ben altro" per usare questa parola ........
aree attrezzate? sarebbe il primo caso inutile al mondo , esistono le palette o le carte........
cosa non è un bel vedere la cacchina? ma tu quando vai in bagno che fai ti tappi gli occhi? chi decide cosa e decoroso e non? raccogliere con le apposite palette le feci animali è già un segno eclatante di educazione .
dicesi cacca: oggetto multiforme e maleodorante , che viene espulso alla fine di un procedimento naturale del nostro apparato digerente,E DA OGNI ESSERE VIVENTE ANIMALE E NON DI QUESTA TERRA .
alcuni la vedono come una fonte di guadagno o una materia prima , infatti da esso se ne può ricavare concime o bio gas. altri invece ne vedono solo una cosa indecorosa . ignorandone la vera potenzialità.
invito alla signora anna di portare il suo cane a fare il bisognino sopratutto nelle aiuole o in prossimità di un albero, ti assicuro che se la natura potesse parlare ti direbbe GRAZIE! infine auguro al sig. roberto di beccarne una grossa grossa sotto al piede, con la speranza che il detto noto non si sbagli e ti porti tanta fortuna in denaro.
ciaooooo
giusto per sostenere la tesi di Giovanni Pistorino e di quanti si rimboccano le maniche e oltre a dire ... agiscono (un detto antico sentenzia: solo chi NON fa NON sbaglia!!!) voglio rendere partecipi i lettori dell'esistenza del progetto "ECO MAXIMUS" nato per produrre materiale per cancelleria e regalo da una materia molto "originale".
RispondiEliminaI prodotti di carta, totalmente hand-crafted, sono fatti al 75% di sterco di elefante e per un 25% di carta riciclata.
ECO MAXIMUS Pvt (società a responsabilità limitata) nasce nel 1997 da un'idea dell'attuale Amministratore Delegato Thusitha Ranasinghe.
Originalmente Maximus (il nome è derivato dal nome zoologico dell'Elefante dello Sri Lanka - Elephus Maximus Maximus) iniziò col riciclare la carta contro gli sprechi. Poco dopo l'inizio di questa avventura però vide come molti altri prodotti venissero sprecati, cioè erano spesso buttati via quando avrebbero potuto essere ancora usati e riciclati. Per esempio la paglia del riso e il latrato di cannella e banana che sono tuttora usati per aggiungere il giusto colore, migliorando così i prodotti.
La factory di Maximus è localizzata vicino alla ''Millennium Elephant Foundation'', vicino a Kegalle in Sri Lanka.
Ha cominciato con appena sette dipendenti,(attualmente sono 35) producendo la carta in una piccola fabbrica. Non si impiegò molto a capire che i sei elefanti residenti erano una fonte vivente, marciante e naturale di materia prima. La cacca di elefante era un materiale perfetto per produrre la carta.
Quindi venne inventato e depositato il logo ''Elephant Dung Paper'', la carta di cacca di elefante.
Anche se costituita in forma di Società a Responsabilità Limitata, gli obbiettivi e la mission sono molto chiari. A Maximus lottano per la tutela dell'elefante, con l'obiettivo di renderla vantaggiosa e sostenibile. La teoria è quella di un business che immagina l'elefante come l'azionista principale.
Inoltre usare la "cacca di Elefante" crea consapevolezza verso le tragiche situazioni in cui spesso vive l'Elefante di Sri Lanka, ed in più sviluppa strategie mirate a migliorare la situazione socio economica in cui vivono le persone nelle aree rurali, dove molto spesso la lotta tra l'uomo e gli elefanti selvaggi per la terra è tremendamente dannosa per entrambi.
..... non aggiungo altro, vi invito a visitare il sito www.vagamondi.net per saperne di più, anche su altri progetti che la cooperativa Vagamondi (Formigine -MO) sostiene in Sri Lanka e a passare in bottega per toccare con mano i prodotti in ... "cacca di elefante" .
Giulietta - Bottega equo solidale GirogiroMondo - via F. spinelli, 10 Scalea
@ Dott.ssa Anna Spizzirri:
RispondiEliminaribadisco che io non la considero sullo stesso piano di quei cafoni che gli escrementi dei loro cani neanche li raccolgono. E mi dispiace se ha subito quell'umiliazione pubblica in piazza Caloprese.
Alcune considerazioni:
1. I regolamenti in materia variano da comune a comune, anche se sono molto simili. Mi sorprende che il nostro consenta agli animali di far la pipì anche nelle aiuole della piazza principale del nostro paese
2. Le cartacce e le cicche hanno un pregio: sono facili da rimuovere, non lasciano scie e non puzzano; una volta tolte, non rimane alcuna traccia della loro presenza. Si può dire lo stesso della pipì del cane? Questa, una volta evaporata, lascia per un po' di tempo quell'antiestetico alone su pavimenti e muri (l'acido urico danneggia gravemente l'intonaco). C'è quindi, oggettivamente, un problema igienico più grave. Pensi a quei commercianti che ogni mattina, quando aprono bottega, devono pulire con la candeggina lo spazio antistante la loro vetrina. Io sono tollerante, ma non dica che gli escrementi dei cani non lasciano traccia. Questo è il punto che più le contesto, perché sulla tolleranza siamo tutti d'accordo
3. Cerchiamo di fare un approccio più scientifico al problema, e meno ideologico: se ogni famiglia che abita in zona si procurasse un cagnolino e poi lo portasse in piazza Caloprese per i bisogni, la piazza diventerebbe presto una cloaca anche se tutti raccogliessero le deiezioni, e addio tolleranza. Ecco perché quello che è legale non è sempre accettabile. La legge superiore è quella del buon senso (che non sempre ispira i legislatori)
4. Nei comuni virtuosi sono previste aree apposta per gli animali domestici. Inoltre, sono gli stessi enti che distribuiscono palette e bustine. Lì i proprietari dei cani non hanno alibi
5. La soluzione del problema randagismo non può essere affrontata solo dai volontari. Quando la situazione si aggrava (ricordate i recenti casi di cronaca in Sicilia?) non si deve escludere l'abbattimento.
Mi dispiace essere l'unica voce fuori dal coro, ma le ripeto che io sono amico degli animali, non animalista.
@ Giovanni Pistorino:
ci spieghi perchè le aree per i cani sono inutili; e poi grazie per la sua simpatica spiegazione (che sembra quasi un'ode alla cacca) e per avermi ricordato che i cani, con i loro escrementi, danno un grosso contributo al ciclo dell'azoto in natura. Giusto per mantener questo tono goliardico, per completezza, ci canti pure "L'inno del corpo sciolto" di Benigni... :)
Con stima.
Roberto S.
Questo dibattito ha una certa levatura culturale nonostante l'oggetto (la cacca) poco rispettato (o rispettabile a seconda dei punti di vista).
RispondiEliminaSi tratta di due visioni diverse ma, al di là delle opinioni, permettetemi di congratularmi con tutti voi per come vi esprimete, per come vi confrontate e per averlo fatto sul nostro sito.
E' un piacere ospitarvi.
La mia opinione:
l'area dedicata ai cani è una chimera. Non esistono a Scalea aree dedicate ai bambini, figuriamoci!
E', credo, una questione di priorità piuttosto che di benaltrismo (come dice Roberto. Non condivido per la prima volta quello che scrive ma lo scrive in maniera fantastica!).
Quindi che io sia o meno "benaltrista" , preferisco pipì di cane (con padrone al seguito) nell'aiuola pubblica piuttosto della faccia dei candidati alle elezioni con randagi in corteo.
De gustibus......
PS
Ironia e goliardia.....gli ingredienti della libertà di pensiero.
Saluti a tutti
Monica
robby non hai tutti i torti, haimè i cani hanno i loro bisogni primari che lasciano effetti collaterali , è vero! seconedo me è inutile attrezzare aree per i cani, per il semplice motivo che tutti i cittadini dovrebbero usufruirne in ugual modo , quindi bisognerebbe collocare sparso per tutto il territorio di scalea , piccole oasi verdi per cani , ( questo è un lusso) qualcuno qui sopra ha lamentato giustamente della mancanza di aree verdi per bambini, ve ne sono solo al centro di scalea.
RispondiEliminavolevo dire alla signora giulietta , tento sempre di deviare il discorso verso questo senso sei stata l'unica che ne ha colto questo lato positivo del dibattito , te ne dico una strabiliante, in finlandia l'acqua fognaria viene raccolta nelle normali condotte , cosi come avviene da noi , ma prima di finire nelle vasche di depurazione essa viene fatta passare dentro uno scambiatore di calore , lasciando i suoi 2 3 gradi dentro delle cisterne di raccolta acqua , dopo di che l'acqua INGEGNOSAMENTE arriva a quasi 80 gradi.
2 sono i vantaggi di questo investimento acqua calda per i riscaldamenti delle case e la neve che si scioglie per i marciapiedi della città evitando di mettere operatori a spalare neve ogni qual volta c'è ne di bisogno.
in italia vicino parma, esiste un impianto di depurazione che raccoglie i gas delle le vasche. producendo gas che poi viene usato per bruciare rifiuti........... l'ingegno umano ha dell incredibile ma bisogna ricordare di usarlo sempre......
in fine per roberto dedico la filastrocca del pulcino che di sicuro è molto più significativa di quello che dice quel bischero di benigni ;-)
ascoltala ahhahahah
http://www.youtube.com/watch?v=KXQDAf2Rtq4
Prima di ogni cosa rilegga tutto quello che ha scritto cara "dott. spizzirri"!!! poi, tenga presente che il mio cane è stato sotto cura proprio da lei!!! all'anima dell'animalista!!! poi... a me i cani piacciono mentre lei ci guadagna!!! invece ai cari lettori dico solo che bisogna sentire sempre le due campane!!! i fatti non sono andati come dice lei....!!! quel giorno non è stato un caso che il cane abbia fatto pipì li ma è stata proprio lei di proposito insieme ad un'amica(con un'altro cane) a portarlo li!!! in fine cara "dott.spizzirri" si faccia un esame di coscenza: io con il termine "lurdona" non mi sbagliavo!
RispondiEliminaFIRMATO: SALVATORE BERNARDO
Egregio Sig.Bernardo,
RispondiEliminarisponde l'amica della DOTTORESSA Spizzirri, ovvero la di lei sorella, che conduceva (nel giorno 'incriminato') il proprio cane “a fare la pipì intenzionalmente” - come Lei dice - nell'aiuola di piazza Caloprese.
Solo poche osservazioni:
1) mi stupisco alquanto di quanto tempo abbia impiegato per replicare e far finalmente sentire la Sua campana: mi dispiace osservare come, a tutti gli effetti, Lei non abbia dato la sua versione dei fatti, ma si sia limitato ancora una volta ad enumerare, con il Suo pregevole commento, una serie di insulti (perchè non sono altro che questo) nei confronti della DOTTORESSA Spizzirri: dev'essere proprio un vizio, il Suo...
2) avrebbe gradito di più che conducessi il mio cane a fare la pipì nei pressi del tavolino dov'era comodamente seduto?
3) Le faccio poi presente che la "dott. spizzirri" (come dice Lei), ha conseguito regolare LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA, nonchè SPECIALIZZAZIONE, per poter ad oggi esercitare la PROFESSIONE di MEDICO VETERINARIO;
4) da quanto mi consta la professione di MEDICO VETERINARIO, essendo appunto una PROFESSIONE, prevede che venga riconosciuto un CORRISPETTIVO per ogni visita effettuata su un animale. Anche a me piace molto il pane (per parafrasare Lei), ma non mi risulta che Lei non ci guadagni (con il pane e i suoi derivati);
5) proprio perchè il Suo cane è stato in cura dalla DOTTORESSA Spizzirri, dovrebbe ben sapere COME la DOTTORESSA lavora: se aveva anche il minimo dubbio della di lei "lurdaggine" non avrebbe dovuto portarle il Suo cane, Egregio Sig. Bernardo;
Infine, ultimo ma non meno importante:
6) la parola 'coscienza' si scrive con la lettera I!!! ...e quando scrive 'un altro' non deve usare l'apostrofo!!!
Cordialità.
Maria Rosaria Spizzirri
Gentilissima,signara Spizzirri,ha detto una cosa non vera che un cittadino qualunque non può far rispettare il verde publico e il territorio,e in grande errore tutti dovremmo tutelare il territorio e il verde publico e le cose starebbero diversamente,condivido l'amore per gli animali ho anche io un cane,come il signor Brnardo ne hs due a casa sua pertanto il Signor Bernardo le ha fatto una giusta ossevazione dove non ce niente di male,certamente se si può evitare di portare il proprio cane a fare i bisogni nella villetta comunale sarebbe meglio per tutti visto che vi giocano anche i bambini,poi a differenza dei paesi e città del nord dove si esce veramente con paletta e busta altrimenti ti fanno la multa a Scalea tutto e permesso nell'indifferenza di tutti purtroppo e cosi,non se la prenda in fondo il Signor Bernardo e una brava persona che tuttela e a tutelato sempre il territorio ce stata solo una piccola incomprensione reciproca,ma anche questo fà parte della quotidianietà,i problemi gravi sono altri cara Signora,i randagi la spazzatura,il lavoro che manca ecc.Comunque le faccio i miei migliori auguri e faccia pace con Bernardo e una persona splendida e tutela gli animali e l'ambiente come te.
RispondiEliminaRIVOLTO ALLA SORELLA SPIZZIRRI: HO DATO RISPOSTA DELL'ARGOMENTO SOLO ORA SOLO PERCHè SONO VENUTO A CONOSCENZA SOLO ORA! E POI NN SI ATTACCHI PER UN ITALIANO NN CORRETTO C'è BEN ALTRO DA OSSERVARE! CORDIALI SALUTI.
RispondiEliminaBERNARDO SALVATORE
Quando venni a Scalea, visto turismo,gente che va e viene e tutto il resto,pensa: scalea e' un paese civile.....
RispondiEliminaOggi a distanza di 25 anni resto sbalordita...l'uomo delle caverne era piu' rispettoso del prossimo,qui tutti si vestono di autorita' e acquisiscono diritti che non hanno,tutti fanno i professori,assolvono e condannano..........
Ahò scendete coi piedi per terra,ognuno resti al suo posto e rispetti l'altro con serieta'!!!!
E'assurdo il fatto successo,sono assurdi e riprovevoli al massimo tutti i comportamenti irrispettosi e gratuiti,quali fatti e misfatti:qui si sono ampiamente superati i limiti della correttezza,del rispetto,della civilta'.
Sbagliare e' umano perseverare e' diabolico.
"oh gran bontade dei cavalieri antichi".......:scalea ti mai conosciuto??
Curiosita': tanto per ridere(anche se c'e' da piangere): la domanda nasce spontanea: Sig. Bernardo
lei dove fa pisciare il suo cane,la prego di rispondermi,perche' visto che ho un cane anch'io mi aiuta a non sporcare e anon essere lordona,come lei dice.
Quali sono le sue aiuole?quando le ha acquistate??sa non vorrei sbagliare e far pisciare anche il mio cane nel suo territorio,mi informi....
Dott/ssa Spizzirri,dimentichi questo brutto episodi e sgradevole sotto tutti gli aspetti .
Ognuno vende quello che ha.....
Con tutta la stima e la solidarieta'
Non mi firmo perche' ho gia' tanti guai.
BRAVO SALVORE....... MA PUR DIENDO LA COSA GIUSTA...SEI STATO UN PO' AGGRESSIVO NEI CONFRONTO DEL GENTIL SESSO. COMUNQUE MEGLIO EVITARE DI PORTARE I CANI DOVE VANNO I BIMBI
RispondiEliminaall'anonimo del 25 settembre:
RispondiEliminae' meglio tenere i bambini a casa propria si potrebbero innamorare dei cani visto che proprio i bambini a differenza dei grandi amano gli animali....
e comunque sarebbero salvaguardati dalla vista dei maleducati che con la loro scostumatezza e volgarita' turbano realmente la serenita' dei bambini.
Sono stato a Scalea in anni lontani,da ragazzo e da giovane, ma sempre nel cuore vicini,quando il mare era pulitissimo e c'erano pochissime case : mi riferisco agli '50 - '60 e '70. Ci sono stato seppur per brevissimo tempo recentemente, e riferendomi alla lettera della d.ssa Spizzirri, che mi ha molto colpito, mi preme ricordare al Signor Bernardo che camminando per le strade di Scalea ho visto tanta di quella sporcizia, immondizia, sacchetti di plastica, carte e quant'altro, che pensavo dopo tanti anni di assenza di trovarmi in un paese non dico ai limiti della civiltà, ma sicuramente di " LORDONI " io vivo in una spiaggia del nord Italia, ed in quel momento il mio unico pensiero è stato quello di scappare, non tanto per per la cacca e la pipi dei cani, ma per il degrado ambientale e la spazzatura a cielo aperto lasciata ovunque dagli uomini cosidetti educati e civili, che di educazione e civiltà, penso hanno soltanto le parole che escono dalle loro bocche piene di vuota retorica e faziosa ipocrisia. Il randagismo è un fenomeno che per chi, come il sottoscritto ama gli animali, dovrebbe seriamente preoccupare tutta la popolazione e non solo i politici, in quanto strappa il cuore. All'aeroporto di Lamezia Terme lo scorso anno ho personalmente assistito e aiutato due sofferenti cani randagi, andando loro a comperare dei viveri e dell'acqua nella totale indifferenza di tutti i presenti. Anch'io porto a spasso il mio cane almeno quattro volte al giorno e tutti si complimentano poichè con sacchetti di plastica e fazzoletti di carta provvedo all'immediata raccolta degli escrementi, e mi associo totalmente alla d.ssa Spizzirri nel ribadire che i cani e in genere gli animali hanno il diritto alla stessa stregua del signor Bernardo di fare i loro bisogni corporali, ma è il padrone che deve provvedere alla loro immediata e tempestiva rimozione. Finiamola di voler esser falsi ed irrispettosi moralisti da strapazzo, o nel caso specifico molestare anche se solo verbalmente una persona educata, colta e gentile come la d.ssa Spizzirri, che le ha risposto anche troppo educatamente. Mi piacere vedere se qualcuno si fosse comportato o rivolto allo stesso modo con qualche parente del sig. Bernardo !!!! al quale consigliamo di fare un giretto per le strade di Scalea nella speranza di non prendere qualche malattia, per la sporcizia lasciata dalle persone educate che lui sembra rispettare. Ultima cosa, dai cani abbiamo solo da imparare, sarebbe opportuno studiare i loro comportamenti, o fare un giretto a Papasidero pensando che gli uomini preistorici, erano sicuramente migliori dell'uomo moderno in quanto vivevano in modo più vicino alla natura, prima che l'uomo sovvertisse e deturpasse le sue leggi perfette ed eterne. Con rispetto ed ossequio, ribadendo che queste mie righe esprimono soltanto il mio personale pensiero.
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