lunedì 16 luglio 2012

SCALEA CI SPERA

di O. Cardillo

Tu apri la pagina di wscalea e trovi a sinistra un'apertura sulla festa della nostra Santa Patrona, la Madonna del Carmine, e a destra una foto che,come le altre pubblicate dal blog, danno una immagine su cui a limite, se si ha voglia,pensare.
Si racconta, e le storie entrano nella nostra vita con molta semplicità, che un giorno Pulcinella, con un fagotto attaccato a un bastone portato in spalla, si mise in viaggio da Napoli verso il sud. Lungo il cammino e prima di portarsi fuori dalla città incontro' amici e conoscenti, tanti, data la sua grande popolarità, dovuta ovviamente alla fama di essere una grande maschera e un simbolo di Napoli. A questi che gli chiedevano dove stesse andando, rispondeva che la destinazione era Scalea, perché conosciuta come un paese senza regole (per la verità rispondeva in un modo che non possiamo citare).

Ci dispiace, ma non e'difficile essere d'accordo con Pulcinella.Da ogni parte, meno che da una, o per potere o per affari sento la stessa canzone: il paese avrebbe bisogno di....... Dovremmo fare questa cosa o quest'altra;denunciamo il malessere , ma niente accenna a cambiare dopo lunghissimi anni di disgrazie "mbunni'".
E' doveroso ora e con grande amore dedicarci,con la collaborazione di Carmelina Stummo di Scalea e insegnante da anni a Firenze, alla Santa Patrona.
A Madonna n'adda da'lume' e bona cape':
Per riscoprire e rivivere la devozione alla Madonna del Carmine e non solo, magari per creare un clima di legalita'e onesta'; e' di questi giorni un fatto inquietante, i Carabinieri in comune per una indagine. Non condanniamo nessuno se non sappiamo, ma in paese le voci girano e "mio comune" ha dato la notizia e gli altri notiziari??? Con u
n po' di nostalgia il ricordo ci riporta alla memoria la tradizione dello Scapolare, indossato dai devoti,parliamo di devoti non di quelli che si batton il petto il giorno 16 luglio di ogni anno per chiedere una GRAZIA e poi la Madonna non li vede più in chiesa. D'altronde i cosiddetti credenti partono in pullman per andare a San Giovanni Rotondo da Padre Pio più con spirito pagano che cristiano. La processione della Santa Patrona era in passato animata dal bellissimo canto in dialetto esaltando la bellezza della Madonna:
"O luna di li stell'i
Scigliatill'i sti biondi capilli'
E su fatti' a nell'i a nell'i
Viva Maria quantu si belli'

La tradizione delle cinte votive e' molto viva e un altro gesto molto semplice che suscita curiosità e' l'offerta dei rami di basilico al passaggio della Statua per le vie del paese; ricorda un periodo di grave siccità che causo' l'appassimento di tutte le piante, tranne il basilico, appunto; ma sappiamo che, dal punt
o di vista etimologico, il nome di questa erba significa "pianta regale" e quindi rappresenta la regalità di Maria.
"A Madonna c'adda' pinza'..... SCALEA CI SPERA......

2 commenti:

  1. Sicuramente è saltata qualche frase nella pubblicazione, il teso non è comprensibile, controllate

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  2. Se sapessero amministrare come sanno scegliere i fuochi d'artificio a quest'ora eravamo tutti ricchi. Bravi come organizzatori di spari.

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