Resoconto dell'incontro avvenuto
sabato 25 febbraio 2012
(presso il centro di aggregazione sociale di SCALEA)
di Giulietta Conforti
Dopo il saluto del dott. Riccetti e gli interventi di Tania Paolillo, docente al liceo di Scalea, e di Angelo Serio, ha preso la parola Sabrina, coordinatrice provinciale di Libera, che ha posto l’accento sulla necessità di fare RETE nel proprio TERRITORIO!!!
Sono intervenuti;
• Giulietta Conforti, per Mondi Vicini, che ha rappresentato anche Z.O.E. e Chimera - Scalea
• Laura Raffaeli (non vedente) per BLINDSIGHT PROJECT – ONLUS NO PROFIT PER DISABILI SENSORIALI – Praia a Mare
• Gemma De Rose, docente del liceo di Scalea e referente per il forum ambientalista- Diamante
• Luciana Pasetto di Arcipelago Sagarote - Diamante
• Daniela De Presbiteris per IRIS – Praia a Mare
• Paolo dei Kalamu, il quale ha informato che i Kalamu sono affidatari di un bene confiscato alla mafia - Scalea
• Anna Aversa del presidio Libera di Lagonegro,
• Francesca Rennis giornalista, per “Se non ora, quando” e Italia Nostra - Cetraro
• Giovanni Le Rose per la Pro Loco di Scalea
• Anna Russo, di Praia a Mare, per la cooperativa delle donne di Cosenza – Praia a Mare
• Fausta Biondi per il comitato Scalea 2020 - Scalea
È intervenuto il sindaco per pochi minuti, porgendo i suoi saluti e sottolineando la necessità di non confondere i FATTI con le OPINIONI (ha fatto la scoperta dell’acqua calda)
Maria Maddalena, del coordinamento di Libera e responsabile del censimento dei beni confiscati alla mafia nella prov di Cosenza, ha sottolineato come esiste nel tirreno cosentino una sorta di colonizzazione della mafia che si innesta sullo scarso senso di legalità della popolazione. Ha pertanto messo in evidenza la necessità di promuovere la cultura del rispetto e della pacifica convivenza, bilanciando la tutela del diritto con la consapevolezza e il rispetto del dovere.
Ha informato che solo a Scalea sono ben 30 i beni confiscati alla mafia!
Dopo ampia discussione su criticità e potenzialità positive del territorio, sono emersi:
Mancanza di tutela dei diritti
Confusione tra ciò che è diritto e ciò che è favore
Emancipazione dal clientelismo
Autoreferenzialità di amministrazioni e di associazioni
Problematiche ambientaliste e di turismo sostenibile
Svelamento della “zona grigia” dominata dalla mafia che ha potere di vita e di morte
Contesto sociale e civile diseducativo
Rete come strumento per assunzione di responsabilità e forza propositiva, di controllo e tutela.
Si è convenuto di re-incontrarsi tra un mese, per focalizzare l’attenzione su tre argomenti ben definiti:
• Monitoraggio dell’albo pretorio on line dei comuni di appartenenza per essere informati sulle scelte politiche ed amministrative del proprio territorio;
• Gestione/scelte di tipo ambientale con riferimento al blocco di ulteriori (ed inutili) cementificazioni che degradano l’assetto storico e geografico di luoghi con preminente vocazione turistica;
• Impegno ad intraprendere azioni educative verso i giovani; creazione a Scalea di un centro di aggregazione giovanile.
Sono intervenuti;
• Giulietta Conforti, per Mondi Vicini, che ha rappresentato anche Z.O.E. e Chimera - Scalea
• Laura Raffaeli (non vedente) per BLINDSIGHT PROJECT – ONLUS NO PROFIT PER DISABILI SENSORIALI – Praia a Mare
• Gemma De Rose, docente del liceo di Scalea e referente per il forum ambientalista- Diamante
• Luciana Pasetto di Arcipelago Sagarote - Diamante
• Daniela De Presbiteris per IRIS – Praia a Mare
• Paolo dei Kalamu, il quale ha informato che i Kalamu sono affidatari di un bene confiscato alla mafia - Scalea
• Anna Aversa del presidio Libera di Lagonegro,
• Francesca Rennis giornalista, per “Se non ora, quando” e Italia Nostra - Cetraro
• Giovanni Le Rose per la Pro Loco di Scalea
• Anna Russo, di Praia a Mare, per la cooperativa delle donne di Cosenza – Praia a Mare
• Fausta Biondi per il comitato Scalea 2020 - Scalea
È intervenuto il sindaco per pochi minuti, porgendo i suoi saluti e sottolineando la necessità di non confondere i FATTI con le OPINIONI (ha fatto la scoperta dell’acqua calda)
Maria Maddalena, del coordinamento di Libera e responsabile del censimento dei beni confiscati alla mafia nella prov di Cosenza, ha sottolineato come esiste nel tirreno cosentino una sorta di colonizzazione della mafia che si innesta sullo scarso senso di legalità della popolazione. Ha pertanto messo in evidenza la necessità di promuovere la cultura del rispetto e della pacifica convivenza, bilanciando la tutela del diritto con la consapevolezza e il rispetto del dovere.
Ha informato che solo a Scalea sono ben 30 i beni confiscati alla mafia!
Dopo ampia discussione su criticità e potenzialità positive del territorio, sono emersi:
Mancanza di tutela dei diritti
Confusione tra ciò che è diritto e ciò che è favore
Emancipazione dal clientelismo
Autoreferenzialità di amministrazioni e di associazioni
Problematiche ambientaliste e di turismo sostenibile
Svelamento della “zona grigia” dominata dalla mafia che ha potere di vita e di morte
Contesto sociale e civile diseducativo
Rete come strumento per assunzione di responsabilità e forza propositiva, di controllo e tutela.
Si è convenuto di re-incontrarsi tra un mese, per focalizzare l’attenzione su tre argomenti ben definiti:
• Monitoraggio dell’albo pretorio on line dei comuni di appartenenza per essere informati sulle scelte politiche ed amministrative del proprio territorio;
• Gestione/scelte di tipo ambientale con riferimento al blocco di ulteriori (ed inutili) cementificazioni che degradano l’assetto storico e geografico di luoghi con preminente vocazione turistica;
• Impegno ad intraprendere azioni educative verso i giovani; creazione a Scalea di un centro di aggregazione giovanile.
Giulietta Conforti "per wscalea"
Ero presente con il cuore,e quindi grazie per l'aggiornamento.La presenza di tante associazioni che conosco mi ha riempito di emozione.Questo è d'auspicio per un futuro diverso anche se 30 beni confiscati mi fanno pensare. cordialmente....
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