venerdì 3 febbraio 2012

IL GRANDE FRATELLO IN TASCA



di monica de carlo
Certamente tutti saprete che dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari ( e quindi le banche e la posta per quel che interessa ai comuni mortali )sono obbligati a comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni che hanno interessato i rapporti di conto corrente dei propri clienti, ogni informazione relativa ai predetti rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, nonché l’importo delle operazioni effettuate.

Quest’ultima è la novità di maggior rilievo perché, sino ad oggi, gli operatori finanziari erano tenuti soltanto a rilevare ed a tenere in evidenza i dati identificativi, compreso il codice fiscale, di ogni soggetto che intratteneva con loro qualsiasi rapporto di natura finanziaria.

Questa massa di comunicazioni, però, indirizzata all’anagrafe tributaria, non può essere indiscriminatamente utilizzata dall’Agenzia delle entrate, che deve sempre richiedere le preventive autorizzazioni.

Infatti, "(...)le informazioni (..) sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per la elaborazione con procedure centralizzate, secondo i criteri individuati con provvedimento del Direttore della medesima Agenzia di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione.

In sostanza,l’Agenzia delle entrate non può automaticamente utilizzare i dati contabili per motivare gli eventuali accertamenti fiscali ma, per fare ciò, peraltro con la conseguente inversione dell’onere della prova a carico dei contribuenti (vuol dire che è il contribuente che deve dimostrare di non avere evaso e non è l'Agenzia che deve dimostrare che c'è evasione), l’Agenzia delle entrate può utilizzare i dati contabili, comunicati all’anagrafe tributaria, solo come input per richiedere, previa le necessarie autorizzazioni, agli operatori finanziari i dati, le notizie ed i documenti relativi a qualsiasi rapporto intrattenuto od operazione effettuata, ivi compresi i servizi prestati, con i loro clienti, nonché alle garanzie prestate da terzi.

L’utilizzo generico e senza le preventive autorizzazioni può servire all’Agenzia delle entrate soltanto per la individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo fiscale mediante la Guardia di Finanza.

Inoltre va detto che i dati contabili così raccolti potranno essere utilizzati solo dal periodo d'imposta 2012 e seguenti in quanto la norma non prevede alcun effetto retroattivo.


Sinceramente credo che anche questo sitema di lotta all'evasione andrà a colpire le solite classi già svantaggiate. Non ci vuole un genio per capire che gli evasori totali o i grandi evasori non tengono i soldi sui conti correnti.


Noi poveri mortali cioè, dal primo gennaio, siamo monitorati e controllati. Quando usiamo la nostra carta di credito per comprare il pane, il latte o anche un anti acido per sopportare l'eccessiva pressione fiscale, questa informazione viene trasmessa all'Agenzia delle Entrate!

Considerando poi che tanti piccoli evasori evadono per sopravvivere, è facile immaginare che dall'anno prossimo in poi aumenteranno i suicidi dei poveracci perseguitati da Equitalia e Fisco.

Nel frattempo le "Caste" continuano a tenersi stretti i privilegi. Politici in pulp position....

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