lunedì 17 ottobre 2011

EQUITALIA- LO STROZZINO AUTORIZZATO


Ancora persecuzioni nei confronti dei "poveri" mentre i veri evasori se ne stanno in panciolle- GRAZIE DAVVERO AL GOVERNO DELLE INGIUSTIZIE E ALLE OPPOSIZIONI INCONCLUDENTI E INUTILI. L'intera classe politica, da destra a sinistra e da nord a sud fa veramente pena.
Dal 1° ottobre immediatamente esecutive dopo 60 giorni le cartelle sui mancati pagamenti di Irpef, Ires, Irap e Iva: in questo modo vengono stangati piccole imprese, artigiani, contribuenti onesti e la fanno franca i nullatenenti con il Suv
Le cartelle esattoriali sui mancati pagamenti Irpef, Ires, Irap e Iva relativi ai periodi d'imposta 2007, 2008 e 2009 diventeranno immediatamente esecutive gia' dopo 60 giorni dalla notifica.

Le nuove procedure di riscossione che il governo ha garantito all’Agenzia delle entrate e a Equitalia, puntano a raggiungere nel 2012 quota 13 miliardi di euro rispetto agli 11 miliardi previsti per il 2011.

Si tratta soltanto del 10,4 per cento dell’evasione accertata e comprende multe, bollo e altri ammennicoli fiscali.

Prima di questa simpatica riforma, in caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle entrate preparava la cartella esattoriale, poi passava la pratica a Equitalia che notificava l’inizio della fase esecutiva al contribuente che aveva 60 giorni per pagare o fare ricorso. Tempo medio della procedura: 15-18 mesi, al netto dei ricorsi.
Adesso scatta l“accertamento esecutivo”: non appena la cartella dell’Agenzia delle entrate viene emessa, contando anche i giorni che ci mette la posta a consegnarla all'interessato, decorrono i 60 giorni di tempo per il contribuente. Al giorno n.61, la pratica è esecutiva. A quel punto Equitalia, contemplando i tempi di esame del ricorso, il tempo medio di chisuura della pratica scende a otto mesi.
Se il contribuente decide di fare ricorso, dovrà comunque versare entro i famosi 60 giorni un terzo dell’importo contestato. Equitalia può agire in via discrezionale e preventiva nel caso esistano “fondati motivi” di ritenere in pericolo “il positivo esito della riscossione”: dall’ipoteca sulla casa del presunto evasore, al pignoramento dei suoi conti correnti fino alla ganasce fiscali per i veicoli.

Nessun commento:

Posta un commento