mercoledì 5 ottobre 2011

ufficio complicazione affari semplici



Di seguito pubblichiamo una mail di una mamma che ci segue. La signora solleva il problema dei nuovi orari per il ritiro dei buoni mensa. Se qualche amministratore vuole risponderle saremo lieti di dare voce a tutti.

“gentile redazione del blog,
scrivo a voi per puro sfogo perché tanto lo so che chi dovrebbe ascoltare le necessità dei cittadini non ascolta né me né voi.
Sono mamma di un bimbo che frequenta le scuole materne di Scalea. Da qualche giorno i bambini mangiano a scuola e per mangiare a scuola devono avere un buono che noi genitori acquistiamo al Comune. Lasciamo perdere che la distribuzione dei buoni è cominciata troppo tardi ma la cosa peggiore è che da quest’anno i buoni si possono comprare solo dalle 8.15 alle 9.30 del mattino.
Ovviamente il genio che ha avuto questa idea non si è minimamente chiesto degli effetti sulle famiglie con genitori che lavorano.
Io attacco a lavorare alle 8.15, la mattina è una corsa contro il tempo. Alle 8.10 lascio mio figlio a scuola e lo vado a riprendere alle 16.00. In pratica l’anno scorso non avevo problemi perché in qualsiasi momento potevo andare all’ufficio URP del comune a comprare i biglietti della mensa ma ora con questi orari IMPOSSIBILI mi manca il tempo materiale anche perché quel corridoio buio allestito per la vendita dei biglietti è sempre affollato. Insomma, possibile che se c’è un servizio che funziona il Comune deve sempre trovare il modo per complicarti la vita? Ma questi che comandano non ne hanno figli che vanno a scuola o forse vanno tutti a quelle private?
E se mio figlio rimane senza biglietto che fa? Non mangia?
Insomma la mia idea è che, come al solito, chi organizza le cose lo fa pensando alle esigenze di chi quel servizio deve fornire e non alle esigenze di chi invece di quel servizio fruisce.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Mamma Gianna.”
Cara Gianna il tuo sfogo è stato pubblicato, magari qualcuno lo leggerà e troverà un modo per venire incontro anche alle famiglie che, come la tua lamentano queste difficoltà.
La redazione

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