lunedì 24 gennaio 2011

VIA IL BAVAGLIO!

La censura, il divieto, le regole e i compromessi appartengono tutti alla stessa categoria di elementi che riducono e diminuiscono la libertà individuale di qualsiasi essere vivente, ognuno nelle sue proporzioni.

Quando educhiamo i nostri figli mettiamo dei paletti, e riduciamo il loro spazio vitale. Quando addestriamo il nostro cane e mettiamo delle regole rimpiccioliamo il suo spazio di libertà. "Quando vogliamo essere certi del domani e programmiamo tutto con sicurezza e ripetitività uccidiamo la vita"(ndr).
La vitalità è quella spinta propulsiva che fa girare le turbine del cuore e lo fa vibrare così tanto da farlo sentire vivo. Solo così la vita che si sta vivendo è unica e speciale, e vale la pena viverla! (A. B.)

Certo non tutte le regole possono e devono essere infrante altrimenti ci sarebbe solo il caos, ma di sicuro quella che stiamo per oltraggiare oggi ci porterà più benefici che disagi. Oggi togliamo il bavaglio al nostro sito web, da adesso in poi potrete scrivere liberamente tutto ciò che vorrete, senza iscrizione e senza barriere, naturalmente nei limiti della decenza (non possiamo superare di certo il nostro primo ministro in quanto a indecenza) i commenti non pertinenti, quelli volgari e spropositati verranno cancellati dalla redazione appena individuati.

Per il resto che dire… W la libertà!

il direttivo

7 commenti:

  1. allora non è solo freddo quello che sento oggi, è anche aria fresca, aria pulita!
    grazie dello "sblocco"

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  2. Perchè questa decisione!! Forse solo per il fatto che fino ad oggi con il bavaglio inserito in precedenza, ci sono stati pochi commenti? :-)
    Siete abbastanza furbi... complimenti.

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  3. Perchè questa decisione?
    Per permettere a te di dire quello che hai appena detto.
    "Non approvo ciò che dici ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo" (Voltaire)

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  4. L'aforisma "Non approvo..." non è di Voltaire, anche se ha a che fare con l'illuminista francese. Infatti, la frase compare nell'opera "The Friends of Voltaire" (1906) della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall, in arte Stephen G. Tallentyre. Ma quello che poi è diventato lo slogan del principio della libertà d'espressione viene da sempre, erroneamente, attribuito a Voltaire.

    Questa è una pagina in cui sono raccolte le più note citazioni errate:

    http://it.wikiquote.org/wiki/Citazioni_errate

    Avevo provato a segnalarlo, registrandomi, con un commento al video della rubrica "La città del sole", essendo stata quella la frase misteriosa da indovinare due settimane fa, ma in quel periodo c'era il black-out dei commenti.

    Un saluto a tutti gli amici di W Scalea.

    AD MAIORA

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  5. ERA ORA...BRAVI!!!
    W LA LIBERTA'...DI TUTTI!

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  6. Grazie Robben,
    una correzione che accogliamo con piacere.
    Monica

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  7. Naturalmente, esiste un moderatore che ha la facoltà di eliminare messaggi offensivi e privi di fondamento.
    Vincenzo

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