mercoledì 12 gennaio 2011

PICCOLE PILLOLE DI CIVILTA'

Con il Saluto s'intende tranquillizzarel'altra persona...
di Pandora

Il saluto, espressione di deferenza o di cortesia, non si deve limitare ad un semplice buongiorno o buonasera, ma richiede un adeguato, convincente atteggiamento complessivo, guardando sempre in volto la persona a cui è rivolto.
Nel contempo, il galateo del saluto dice che va contenuto tra le persone che ne sono oggetto, non rendendo partecipi gli astanti, sottolineando l'importanza che si dà allo stesso tanto da non concederlo a tutti. Con il saluto si intende tranquillizzare l'altra persona sulle intenzioni pacifiche e sulla stima che si vuole dimostrare. Si intende che il saluto è sempre stato usato come mezzo per esprimere educazione e rispetto verso l'oggetto dell'ossequio, è evidente che è un obbligo dei più giovani salutare per primi quando si incontrano persone più grandi perchè si porta rispetto alla saggezza e all'anzianità delle persone adulte.
Il galateo ci insegna inoltre che per strada o in un luogo pubblico il signore (signori si nasce e non si diventa -Totò) saluta con cortesia tutti coloro che conosce dimostrando loro un atteggiamento di pace e di amicizia nel senso più ampio della parola.
E' in questo mondo che vorrei vivere, dove ci si rispetta non per il ruolo che si occupa nella società ma in quanto esseri umani, dove non è il denaro a darci la stima degli altri ma la compassione e l' amore che regaliamo ai più deboli. Il filosofo tedesco Immanuel Kant diceva che due cose gli riempivano lo spirito di stupore e di rispetto: “i cieli illuminati dalle stelle sopra di me ed i principi morali che si trovano in me”.
Che un uomo sia ricco o povero, il suo incanto è basato sulla sua alta moralità ed il suo carattere,
cosa che non ha nulla a che vedere con il denaro o con il potere.
Una persona di alta moralità ha una grande larghezza di spirito. Tratta sempre gli altri con compassione, fa sempre passare gli altri prima di lui e si spende per la società, a maggior ragione dovrebbero farlo le persone che occupano posti di responsabilità verso la società.
La gente gradisce stare accanto a persone del genere e naturalmente ha un grande rispetto per loro. Quindi colui che vuole guadagnare il rispetto degli altri deve essere generoso e tollerante, aperto e corretto e deve possedere un cuore superbo.
Ma il rispetto verso gli altri è compatibile con quello verso noi stessi o creiamo un conflitto?

Si dice che la nostra libertà finisca dove inizia quella degli altri e in questo antico detto troviamo due profonde verità: la prima è che il rispetto delle esigenze degli altri impone dei limiti al nostro agire; la seconda è che le regole del vivere sociale, del buon costume tendono a volte ad essere opprimenti.
Rispettare gli altri inoltre vuol dire anche rispettare la loro sfera di libertà e quindi, in condizioni di reciprocità, impone di preservare anche la nostra.
Il rispetto dunque oltre ad essere un valore sociale e come tale legato al valore della vita, può essere visto anche come un sostegno al valore della libertà.
E qui chiudiamo il cerchio, se educazione e rispetto sono inseriti saldamente in una società, questa sarà una società libera e più alti saranno i valori morali ed etici presenti nella stessa, minori saranno corruzione e intolleranza
E’ proprio questa la società che ci auguriamo!
Pandora

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