lunedì 26 maggio 2014

VINCE IL PARTITO ......

DEL NON VOTO.....

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Pochi i cittadini che hanno partecipato al voto. A prescindere dai risultati delle urne il dato più allarmante è quello della assoluta vittoria del partito del Non-voto.
La maggioranza della popolazione sia locale che a livello nazionale esprime il proprio disinteresse, il disgusto verso la politica , non andando a votare.
La democrazia ne esce sconfitta. Da un lato i cittadini sembrano non rendersi conto che questo equivale ad arrendersi dall'altro il messaggio è chiaro: la maggioranza degli italiani non ritene che vi sia una forza politica meritevole di essere eletta.
Purtroppo si è ormai profondamente radicata l'idea che tutto ciò che si accompagna all'aggettivo "politico" sia da disprezzare. Si è perduto il senso del significato di "suffragio". Ebbene come sosteniamo da anni, il problema è culturale e sociale. La gente rinuncia sia a protestare che a votare-
Il distacco  è netto. I cittadini disconoscono i partiti ma lo fanno in maniera passiva e ciò non costruisce nulla di alternativo. Si incrociano le braccia, invece di arrotolare le maniche. In realtà la politica permea e regola le nostre vite. Non interessarsi della gestione del Paese e della propria città genera "mostri" (la storia insegna). E' per questo che diventa fondamentale, anzi vitale, incoraggiare la partecipazione dei cittadini all'amministrazione delle cose pubbliche, cercare di essere tutti più consapevoli e in grado di distinguere la politica della "propaganda" (tipica dei partiti) da quella di "cittadinanza"  tipica dei "padri di famiglia" che attivamente collaborano e sorvegliano, al fine di lasciare un futuro ai propri figli. E' in questo senso che bisognerebbe occuparsi di questioni pubbliche. Il pane e il futuro non hanno colore.
Monica De Carlo

4 commenti:

  1. 900 voti sono non pochi.prego far pervenire al pentastellato di Belvedere il mio augrio sincero, che per la prima volta entra nel consiglio comunale.La rivoluzione incomincia dal basso, no ?
    poi siamo il secondo movimento in Italia non mi sembra poco.I cittadini seri e onesti del pd riconoscono che grazie ai M5S sono venuti fuori tutti i corrotti o quasi, ma gli altri verranno fuori. Credo che siamo sulla strada giusta, dobbiamo perseguire la linea dettata e l'Italia cambierà , anche con gli altri partiti s'intende .Ma è giusto ricordare che gli apripista sono i pentastellati. Chi gode della parola "umiltà" lo riconosce senz'altro.

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  2. credo che in democrazia bisogna accettare il risultato delle urne ... anche quando non piace. Grillo l'ha capito, i grillini locali ancora no.

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  3. Non è dato capire cosa c'entra il movimento 5 stelle con questo post che è una riflessione sulla disaffezione e sulla rassegnazione dei cittadini che dopo lustri di inganni non credono più a niente e nessuno. Cmq sappiate che a scalea esiste un meet up 5 stelle che non va confuso con questo sito.

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  4. La risposta alle provocazioni ve la dà Luisella Costamagna che così commenta la sconfitta di Grillo e l'exploit di Renzi sul suo blog sul fattoquotidiano.it:
    Il Movimento Cinque Stelle, ha sottolineato la giornalista, è una forza "non violenta e da cui bisogna imparare". "A Grillo si è data la colpa di tutto: dei dati economici negativi (anche se non mi risulta sia stato al governo nell'ultimo anno e mezzo), del crollo delle borse, dell'aumento dello spread. E poi dei toni accesi, degli insulti (anche se le parole "buffone", "assassino", "serial killer squilibrato", "stalinista" le hanno pronunciate rispettivamente Renzi, Berlusconi, Crosetto e Schulz, diciamo che perlomeno sono pari). Del non aver parlato dell'Europa (perché gli 80 euro in busta paga erano un tema europeo?) Ripeto: è Grillo ad aver spaventato gli elettori o tutti i partiti - e buona parte dell'informazione - compatti contro di lui?".

    E ancora: "Io questa paura di Grillo non la capisco. Non la capisco a maggior ragione in un partito che dovrebbe essere in sintonia con molte battaglie dei 5 Stelle. Dovrebbe. Bastava seguire un suo comizio, invece di leggere le sue parole falsate da tre quarti di stampa e tv, per capire che da una folla che urla "Onestà" non c'è nulla da temere. Anzi, c'è molto da imparare (sempre, ovviamente, che non si abbia nulla da nascondere)".

    La Costamagna conclude il suo ragionamento con rassegnazione: "Vince Renzi. Stravince Renzi. W Renzi. Il nostro destino è morire democristiani. PS: si comunica che il carro del vincitore è ormai un tir. Non spingete per salire. C'è posto per tutti".

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