venerdì 7 dicembre 2012

"FA' BENE E SCORDATI, FA' MALE E RICORDATI"


Riceviamo e pubblichiamo.


"Cara w Scalea, torno a scrivervi anche se mi ero ripromesso di non farlo più dopo aver visto sparire un mio commento, misteriosamente, qualche tempo fa. Riflettendo, col senno di poi, ho però deciso di non fare come i miei compaesani che per ogni minima sciocchezza  "si fan saglia a zicala". Leggendo i giornali e ascoltando il radio giornale locale infatti ho notato, per l'ennesima volta che a Scalea  siamo abituati proprio male. Mi riferisco alla sterile polemica riguardante il libro dedicato al calcio scaleoto e alla crocifissione  di Mauro Campilongo. Una cosa per volta. Anche se non ho mai scritto un libro sono sicurissimo che dietro ad ogni pubblicazione di qualità ci sia un enorme lavoro di ricerca, di selezione e di intelletto. Ebbene, io non ho ancora visto l'ultima creatura di Osvaldo Cardillo ma per come lo conosco so che quest'opera in uscita sarà sicuramente un valore aggiunto per il nostro paese. Credo che sia una fortuna per Scalea annoverare fra i suoi "amanti" qualcuno disposto ad investire soldi, fatica e passione per ricevere in  cambio solo la personale soddisfazione di aver reso omaggio al proprio paese e alla sua gente. Eppure, qualcuno si deve sempre dolere. Forse che quel qualcuno non ha, al pari di Cardillo e delle persone che hanno lavorato al progetto, due paia di mani, due paia di occhi e un cervello per dedicarsi ad un lavoro del genere? Certamente si. Quello che manca è però la voglia e la volontà di dedicarsi ad un progetto senza scopo di lucro. E' facile puntare il dito contro "chi fa" perchè chi non fa di certo non sbaglia nè si espone alle critiche altrui. A Scalea è sempre così. Qualunque cosa tu voglia realizzare, anche se lo fai a spese tue, trovi sempre qualcuno a cui "brucia". L'invidia e la cattiveria affliggono Scalea al pari dei faccendieri e della passività. E' di poco tempo fa anche la ridicola polemica fra associazioni riguardante i progetti su Torre Talao. Povera Torre! A parole ci fanno di tutto ma nei fatti ci fanno un bel niente. Non c'è fratellanza nè spirito di comunità in questo paese. Forse è su questo che una buona amministrazione comunale dovrebbe lavorare. Certo i proclami di collaborazione e di braccia aperte non mancano, però a conti fatti le braccia restano conserte e nascondono coltelli!
Che dire poi di Mauro Campilongo, già condannato per un fatto che nessuno ha ancora capito cos'è. Ti basta un titolo di giornale per ritrovarti macchiato di un'infamia. E chi se ne fehìga se 9 persone su 10 non ci hanno capito una mazza. L'importante è "ciciuliare". Titoloni e chiacchiere che hanno il solo scopo di creare confusione e danneggiare  una persona. Forse che Scalea non possa vantare criminali di ben altro calibro? Certo che si .Peccato che i veri criminali ci si guarda bene dal nominarli anzi ci si leva la "coppola" al passaggio. Ma perchè? Perchè siamo gente "povera" di spirito e di passione. Sputiamo su tutto tranne che sul marcio. Per questo ho deciso di non prendermela se, per motivi che non conosco, mi avete censurato perchè, a parte questa critica, null'altro potrei rinfacciarvi mentre non posso non riconoscervi onestà e voglia di cambiare in meglio questo povero paese chiedendomi anche dove troviate la forza e la voglia"
G. Bianco."

1 commento:

  1. Anch'io mi rammarico sig. Bianco che la fratellanza non alberga nei nostri cuori , nè spirito di collaborazione.Mi rinfranca la speranza in chi ogni giorno spezza il pane per condividerlo.Buon Natale

    RispondiElimina