mercoledì 24 ottobre 2012

NON C'ERA NULLA DA CAPIRE, ma non ho capito un tubo di niente!

di osvaldo cardillo
" Ho scritto a Monica De Carlo esattamente le stesse parole del titolo che voglio dare a questo mio intervento, a commento di quanto lei ha scritto su WSCALEA. Già Monica ha dovuto fare i salti mortali per cercare di decifrare quanto l'ex sindaco di Scalea ha detto nella conferenza stampa indetta alla fine della settimana scorsa, ma lei è avvocato e si è arrampicata bene. Io mi auguro che il pubblico in sala abbia capito. Io professo ai miei concittadini la mia incapacità a capire quanto ho ascoltato da radio one, intervista compresa. Il dottor Russo è, a mio parere, un politico abile, ma lo trovo più vicino al male che al bene. Una persona, indubbiamente intelligente, che si presenta alla cittadinanza dopo due anni e sei mesi dalle ultime elezioni amministrative e cerca di dire tutto quello che gli torna utile e nella realtà si ripropone come futuro sindaco, se ho compreso bene, ma non dice nulla di scomodo del suo vecchio operare,non approfondendo la strategia messa in atto nella formulazione della lista Basile e della sua candidatura alla Regione. Certo che questa cosa la capisco. Da politico quale egli è, e gli riconosco le sue capacità, è un elemento che pensa più ai suoi interessi politici che a Scalea. È stato sindaco per dieci anni e il paese oggi è un cadavere che puzza, ma Basile ha comunque ereditato un morto. Certo non voglio santificare Basile che di suo ci ha messo l'incapacità al dialogo, la supponenza e la carente attitudine a guidare una maggioranza che, come si è notato, ha pensato più ad alcune questioni di ordine personale che generale, non voglio dire per attitudine ma questo è stato percepito. Nell'ultima sera dei comizi elettorali per le elezioni amministrative, io mi permisi di suggerire ai vincitori una indagine conoscitiva, magari affidata a una seria società di controllo, sullo stato economico e finanziario del Comune di Scalea. Il sindaco Basile perse l'occasione di fare chiarezza e oggi ha difficoltà a dimostrare le eventuali inadempienze del passato. Non si dimentichi che gli assessori, forse più presenti nella gestione della cosa pubblica, vengono dalla vecchia amministrazione e, se si può dire, da un partito politico nazionale che di esempi positivi ne dà proprio pochi. A proposito, si può dire al vecchio sindaco e al nuovo: e il centro storico? Il famoso piano colore va avanti nel senso delle schifezze, e le ristrutturazioni? E il famoso arco del 1700 che lei, dottor Russo, si impegnò a far demolire in quindici giorni e sono trascorsi nove anni! Lei, dottor Basile, quando tiene un consiglio comunale non lo faccia diventare una terribile dimostrazione di avanspettacolo dove si ride, si sghignazza, si telefona, ci si alza o altro (ho visto la registrazione di radio one) quando un consigliere della minoranza parla e rispettosamente sta in piedi. Lei, dottor Russo, con il suo pistolotto "abilmente incomprensibile" ha cercato di ricrearsi una verginità; forse a Scalea ci riuscirà, ma passi prima dalla parte del bene. E quando parla con gli altri, soprattutto in conferenza stampa, almeno per rispettare la comunità che ascolta e che lei cerca di addormentare e addomesticare e forse omogeneizzare, lasci perdere il vezzo sgradevole di cercare nel telefono il contatto con Nostro Signore che ancora per molti è il Padre Eterno e per lei magari è Berlusconi o Scopelliti."

Nessun commento:

Posta un commento