Qualche giorno fa, per caso, leggendo il numero di agosto del Diogene Moderno, mi sono soffermato su due questioni dibattute (politica giovanile e cessione di beni comunali) per le quali oggi, ho ritenuto di voler esprimere il mio pensiero.
Per quanto concerne le forze giovanili ritengo che, finalmente, si inizia a registrare un crescente coinvolgimento delle stesse nella vita politica ed istituzionale di Scalea, segno che qualcosa sta cambiando. Certo, apprendere che un membro dell’attuale maggioranza viene “epurato” per aver espresso dissenso su una delibera della propria coalizione, è indice di un regresso sui pochi progressi ottenuti. Le opinioni espresse e le critiche mosse soprattutto dai giovani, quando non strumentali o strumentalizzate, dovrebbero determinare l’apertura di un dibattito, di un confronto e non l’emarginazione politica degli stessi. Non scopro l’acqua calda quando affermo che, troppo spesso, all’interno delle pubbliche amministrazioni si intrecciano interessi pubblici e privati che coinvolgono uffici, dirigenti, consiglieri ed assessori, sindaci, presidenti, deputati, senatori e ministri di tutti gli orientamenti politici ed a tutti i livelli istituzionali, soprattutto locali. Ma un dato, forse, non sempre viene preso in considerazione e qualcuno potrà non condividerlo: le fasce di età meno soggette alla corruzione sono quelle dei giovani, fino a quando gli stessi restino fedeli a sani ideali e valori e non assumano quegli atteggiamenti “diplomatici”, propri delle vecchie caste. Non è promettendo favori che si fa la politica “sana”, soprattutto quando si sa di non poterli onorare.
Ma il vivo della discussione, ho notato, si è incentrato sulla vendita di un terreno comunale, oggetto della contestata delibera della Giunta, la n.123/2011, dalla quale sarebbe poi scaturito l’isolamento politico del consigliere Acquaviva. Una cessione a titolo oneroso diretta a transigere una causa civile di usucapione, nella quale il Comune, tuttavia, avrebbe avuto ragione nel primo grado di giudizio. L’immobile alienato per una cifra complessiva di 7.125,00 euro, si troverebbe nei pressi della Torre Talao ed avrebbe un’estensione di circa 950 mq.
Cercando di mantenere un profilo il più possibile scevro da tecnicismi giuridici o da “discussioni cervellotiche da azzeccagarbugli”, simpatica espressione che prendo in prestito, vorrei addentrarmi, per quanto possibile, non tanto nelle “leggi e leggine” che gravitano intorno al diritto amministrativo, reso ancor più complicato dall'avvento del c.d. “federalismo”, ma piuttosto su quelle delibere comunali adottate negli anni passati, sia della Giunta che del Consiglio, che ancora oggi potrebbero avere legittimato, almeno in parte, l’agire della maggioranza.
Lungi dal voler fornire alibi o giustificazioni al servizio di qualcuno, la mia vorrebbe essere, piuttosto, un’analisi quanto più possibile lucida e disinteressata, se non costruttiva.
In virtù di ricerche effettuate si è appreso che esistono, o sono comunque esistite, delibere comunali (per citarne alcune: la n. 59 del 1994, la n.13 del 05.05.1998) con le quali sono stati determinati parametri per procedere alla cessione di terreni comunali, nonché per addivenire ad accordi bonari in caso di contenziosi. A tale ultimo fine, la delibera della Giunta comunale n.120 del 28.05.2003, ha dato facoltà all’Ente di abbattere i prezzi di alienazione in ragione del “70%”. In applicazione delle delibere citate, sono stati trasferiti a privati diversi immobili comunali.
In almeno un caso accertato, ma potrebbero essere di più, il pagamento del prezzo da parte del privato è consistito in una somma appena superiore ai 3 euro per mq, a fronte di un prezzo iniziale di circa 10 euro.
Su questa falsariga, l’attuale Giunta comunale, con delibera n. 18 del febbraio 2011, avrebbe dato una certa “continuità” al passato, moderando, tuttavia, la percentuale di riduzione applicabile in caso di contenziosi (50%).
Detto ciò, la decisione del Comune di “chiudere” bonariamente una vertenza alienando il bene, “potrebbe”, in astratto, risultare una scelta legittima, necessitata e sorretta da valide e obiettive ragioni, quali potrebbero essere non solo il rischio, all’esito del giudizio che lo vedesse soccombente, di perdere l’immobile a parametro zero, ma anche quello di una condanna salata al pagamento delle spese di lite.
È chiaro quindi, che laddove si decidesse di pervenire ad un tale accordo, perché ad esempio la domanda del privato è palesemente fondata, il prezzo della vendita dovrebbe essere tale da “invogliare” controparte a desistere dall’azione. Se transazione significa reciproche concessioni che le parti si fanno per porre fine ad una lite, il Comune non potrà vendere a prezzo pieno ed il privato non potrà usucapire a titolo gratuito.
A diversa conclusione dovrà giungersi allorquando la vendita a fini transattivi, entri in conflitto con l'interesse dell’Ente, il quale, viceversa, dovrebbe essere sempre alla base del provvedimento adottato (ergo: della stessa alienazione/transazione).
Nel caso specifico la contestata decisione della Giunta, secondo alcuni, contrasterebbe con il progetto del porto turistico; secondo altri si sarebbe concretizzata in una svendita per poche migliaia di euro. In realtà, sotto tale ultimo aspetto, come visto, rispetto alla delibera del 2003, la percentuale di riduzione sul prezzo di vendita si sarebbe abbassata, con un aumento proporzionale dei ricavi per il Comune. Se i dati in mio possesso sono corretti, il terreno di cui si discute sarebbe stato acquistato per una cifra pari a 7,50 euro per mq, per un prezzo iniziale di poco superiore ad 11 euro. Discorso a parte meriterebbero i criteri che determinano il “prezzo base”, sui quali incide il valore catastale del bene.
Ma indipendentemente da prezzi e percentuali, il problema sarebbe un altro: le gravissime e precise accuse, neanche tanto velate, che sono apparse sul citato numero del Diogene Moderno, nell’articolo a firma di Ennio Tenuta. Secondo quest’ultimo, in sostanza, il giudizio “transatto” sarebbe stato, in grado di appello, pilotato o comunque manipolato in maniera tale da favorire interessi privati, essendosi sostituito l’avvocato vincente in primo grado con un altro. Tali affermazioni non possono passare inosservate, altrimenti l’intero sistema rischia di perdere credibilità.
Ed allora, a prescindere dagli aspetti più “oscuri” della vicenda evocati da queste accuse, i motivi alla base della decisione di alienare un bene comunale, dovrebbero formare oggetto di una valutazione ponderata, nell'ambito di un dibattito pubblico, aperto alle altre parti politiche, affinché l'unico interesse in concreto perseguito sia quello dell’Ente o, più in generale, quello della collettività.
In altre parole, la cessione di beni comunali, in quanto tali, dovrebbe essere sempre e solo prerogativa del Consiglio comunale, deliberata nel rispetto di un Regolamento ad hoc, quanto più vincolante possibile. Cosa altrettanto importante, sarebbe quella di studiare regole e parametri più equilibrati per la determinazione del prezzo di alienazione, rimodulandolo, ove possibile, al rialzo, eliminando quelle regole che possano favorire decisioni autolesionistiche, discrezionali o di mero interesse, da parte di chi amministra.
i soliti noti pensano sempre di arrangiarsi il più possibile e continuare a fare affari con il comune. il cittadino, quando sente della vendita dei terreni comunali a prezzo di regalo, non capisce perchè sembra che siano proprieta che non gli appartengono, e invece no. la svendita dei terreni cominciata con l'era mario russo è passata a basile che ne ha fatto una bandiera di ruberia politica di svendere un terreno nel posto più centrale di scalea. questi beni degli scaleoti sono nelle mani avide e senza scrupoli da chi non gliene fotte nulla del paese,da estranei che sta mangiando a pezzettini da più di 10 anni i de rosa forestieri e compagnia cantando. quelli che stanno dietro nell'ombra sono quelli che hanno rubato già a scalea nel piano regolatore degli anni novanta. gente di maierà e verbicaro. gli scaleoti fanno la fine che fanno i cornuti.
RispondiEliminaPensare che c'è chi si indigna per le svendite e magari ha votato per i saldi del 70%...buffoni...
RispondiEliminaAvvocati delle cause perse pagati profumatamente da noi cittadini per fare vincere qualche amico degli amici. Ma hanno dignità questi professionisti??? Ma con quale faccia si fanno pagare?? Grande Tenuta, senza peli sulla lingua.
RispondiEliminama il tenuta faceva riferimento pure al fratello?
RispondiEliminaVediamo se i vari Campilongo i Licursi se loro votavano i saldi di fine stagione
RispondiEliminaDi Tenuta non mi fido.... in generale.
RispondiEliminaAnche lui e sua moglie fanno i giochetti di potere. Avrà anche ragione, in questo caso, ma in tanti altri ha le mani in pasta. Probabilmente qualche ingranaggio è saltato o sicuramente ha una finalità occulta la sua esposizione.
Occhiooooooo...
saluti P.B.
Finiamola con tutti questi vecchi e nuovi marpioni ...voglio giovani non diplomatici all'interno del Comune..anche senza esperienza politica...nessuno nasce imparato! Almeno è più difficile che rubano come hanno fatto gli attuali e passati politici compreso Tenuta. Sono d'accordo con P.B. avrà avuto i suoi motivi occulti. Ciao. Stefano.
RispondiEliminaSi ma anche se il privato ha ragione come dici tu non puoi dargli un bene comunale a tre euro. Ma poi chi stabilisce che ha torto o ha ragione? Non ci vuole un Giudice che lo stabilisce? Qui a quanto pare c'era pure una sentenza di primo grado che dava ragione al Comune. E chissà che in passato quando sono stati venduti a tre euro anche lì c'era una sentenza che dava ragione al Comune! Concordo con chi si indigna ma non ammetto chi si indigna e votava quei provvedimenti ed oggi fa il Santo. Vogliamo i nomi di chi era in quella seduta consiliare a parte Mario Russo e Campilongo che sicuramente c'erano.
RispondiEliminamandala in procura questa lettera con le dichiarazioni di Tenuta
RispondiEliminaMa lo sapete quanto ha preso Tenuta in 10 anni di amministrazione Russo? Non lo sapete? Voi di wscalea perchè non indagate? È una cosa smisurata e scandalosa! E ora parlano pure??? Anu pers a minna, e mo chiangn!
RispondiEliminaIo personalmente sono dell'avviso che la redenzione dai peccati non ha tempo. Certamente anche i Tenuta non meritano più un ruolo centrale ma se anu pers a minna e mo chiagn è giusto che escano fuori le magagne. Ma poi in una cosa del genere non limiterei la responabilità alla giunta ed ai politici che sapevano o sanno ma anche a tutti quegli avvocati che negli anni hanno difeso...difeso mo..hanno mangiato sulle spalle di tutti noi...con il placet dei politici anzi con la loro investitura su questo devono indagare ma no w scalea, veramente la Procura della repubblica.
RispondiEliminaMa Acquaviva ha votato favorevolmente o si è astenuto?
RispondiEliminabisognerebbe vedere la delibera! ma io sarei curiosa di vedere quelal del 2003.
RispondiEliminaAcquaviva non ha votato nè la delibera di Consiglio, perchè all'epoca non ancora consigliere, nè l'ultima delibera della vergogna (di Giunta), perchè non assessore. Acquaviva è una persona seria!
RispondiEliminaSecondo me se si va a scavare avoglia di delibere della vergogna che si trovano
RispondiEliminachi è senza peccato scagli la prima pietra
RispondiEliminanon la scaglierà nessuno, vedrai :)
RispondiEliminaio so solo che qua tra monnezza e ruberie siamo nella cacca fino al collo, scusate l'espressione ma penso che rende pienamente l'idea.
RispondiEliminaGiusto le cessioni dei beni del comune devono essere trattate in consiglio comunale. Concordo! Cambiate le regole. Istituire organismi di controllo sull'operato degli amministratori, a opera di comitati, associazioni. E mettere avvocati buoni, no che fanno il gioco del privato. Lui lì rappresenta la collettività che difende il suo bene. Francesco P.
RispondiEliminaLe primarie qui le fanno le famiglie numerose che individuano il candidato a sindaco o consigliere. Ecco le primarie. Se hai le spalle coperte passi. Per non parlare di compra-vendite di voti.
RispondiEliminasolitamente non rispondo agli idioti. Soprattutto se in mala fede. PERò SE GLI IDIOTI in mala fede INNESCANO DUBBI alle persone oneste e in buona fede è opportuno intervenire e fare chiarezza. Non mi riferisco chiaramente al mio collega bravo e stimato Dino (che saluto con cordialità), ma all'idiota in mala fede (ovviamente anonimo) delle 0.50, 9.59 e 12.18; Per evitare che questo/i anonimo/i inneschi/no dubbi e gettino fango su chi ha fatto della propia onestà una ragione di vita, invito wscalea a pubblicare integralmente la delibera di giunta del 2003, che altro non è se non una delibera 'figlia' di una - OTTIMA - delibera 'madre' adottata dall'intero Consiglio Comunale dell'epoca Pezzotti (che l'ha approvata all'unanimità nel 1998). Quell'abbattimento (del 70%) deciso con la delibera del 2003 SPETTA ESCLUSIVAMENTE A CHI HA VINTO LA CAUSA DI USUCAPIONE IN PRIMO GRADO CONTRO IL COMUNE.
RispondiEliminaIL CHE VUOL DIRE CHE IL COMUNE per riprendersi il bene usucapito dal privato dovrebbe fare appello ad una sentenza sfavorevole resa da un Tribunale nella speranza di vincere la causa in appello. In questo caso (E SOLO IN QUESTO CASO) è del tutto evidente l'interesse pubblico a prendere almeno il 30% del valore di un immbile anzichè fare l'appello (molto spesso o quasi sempre sfavorevole all'appellante) e ritrovarsi dopo anni di causa senza nulla e pure con le spese legali da pagare.
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E NON E' QUESTO IL CASO DELLA DELIBERA CONTESTATA DA ACQUAVIVA (e dal sottoscritto!). Li' è stato applicato l'altro criterio (già deciso a suo tempo nel '98 all'unanimità dal Consiglio Comunale dell'epoca), ossia della possibilità di vendere il terreno IN CORSO DI CAUSA E PRIMA DELLA SENTENZA.
IN QUESTO CASO IL PREZZO DI VENDITA E' QUANTIFICATO NEL 50% DEL VALORE TABELLARE DELL'IMMOBILE. E spetta a chi inizia la causa di usucapione e successivamente trova l'accordo con il Comune PRIMA DELLA SENTENZA. E' in questo caso che gli amministratori sono tenuti a valutare con attenzione l'interesse pubblico. SOPRATTUTTO PERCHE' NON C'E' STATA ALCUNA VALUTAZIONE DI IN GIOUDICE CIRCA L'EFFETTIVO POSSESSO ULTRAVENTENNALE DEL PRIVATO. Al contrario di quanto avviene nello sconto del 70%.
CHIARO?
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Nel caso della delibera di vendita contestata da Acquaviva e dalla minoranza consiliare la causa è iniziata a febbraio 2011 (prima udienza in citazione prevista a luglio 2011) e tra febbraio e luglio il privato ha fatto pervenire al Comune una richiesta di vendita valutata positivamente dalla Giunta CHE HA RINUNCIATO A DIFENDERSI IN GIUDIZIO PER UN TERRENO CHE DOVREBBE RIENTRARE NELL'AMBITO DEL FUTURO PORTO!
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Questa è la spiegazione che sento di dare alle persone brave e garbate che leggono questo website. Agli idioti in mala fede auguro solo di trovare il coraggio di firmarsi. Sono a disposizione delle persone brave e garbate che interverranno in questa discussione per ulteriori ed eventuali delucidazioni in merito. Ai successivi idioti in mala fede (soprattutto se anonimi) non risponderò.
Mauro Campilongo
si si e tutti i terreni che ha venduto mario russo e giunta, dopo voglio vedere se applicava le norme o non favoriva gli amici con i terreni del comune, prendiamole tutte ste delibere e controlliamo.
RispondiEliminama sopratutto come sono state condotte dagli avvocati del comune dovete vedere quelle che hanno perso o voluto perdere
RispondiEliminaTerreno MD? Terreno adicente al comune? Terreni intorno al nuovo liceo scientifico? Bastano o dobbiamo citarne degli altri???? Mauruccio, tu sicuramente eri assente.......
RispondiElimina'mauruccio' mi chiama una sola persona a Scalea. Ho capito chi è l'anonimo delle 9.22 e confermo che è in mala fede (ma non è idiota, solo un miserabile furbetto non certo disinteressato). Oltre che in mala fede ha avuto (non certo da me) ricche plebende che in parte viaggiano nell'etere, altre certificate nelle determine di capi servizio. Vediamoli tutti questi atti (delibere di consiglio, di giunta e determine dei capi area) io non mi sottraggo mai nè al confronto nè nascondo la mia firma. A testa alta, come sempre, perchè nessuno mai potrà dire di avermi comprato al contrario di chi mi chiama 'mauruccio' che da sempre è in vendita... Rinnovo l'invito a Wscalea di pubblicare la delibera 'madre' di Consiglio Comunale del '98 e quella 'figlia - esecutrice' del 2003.
RispondiEliminaUn complimento vero e sincero (non è affatto ironico) all'anonimo delle 0.15. Bravo, hai capito dov'è il 'trucco'!
Perchè vendere un terreno DURANTE una causa e PRIMA della sentenza del Tribunale è una scelta discrezionale e politica dell'ente. E questa scelta (dovrebbe) dipende(re) dalla possibilità concreta di vincere / perdere la causa. Ossia dipende dal parere del legale scelto (e pagato) dal Comune stesso.
Se l'avvocato del Comune dice "che è molto probabile, allo stato degli atti di causa, che venga dichiarata l'usucapione in favore del privato da parte del Tribunale..." è opportuno vendere. Almeno si ricava il 50% del valore dell'immobile a fronte del rischio di perdere tutto.
Ma l'anonimo delle o.15 ha (probabilmente) capito che l'avvocato potrebbe essere 'accomodante' con chi gli chiede il parere... Occorrerebbe SEMPRE chiedere all'avvocato del Comune a cosa si riferisce quando parla di "stato della causa...". Ossia, se sono stati sentiti i testimoni o assunti mezzi istruttori ecc. ecc...
Ora domando a me stesso ed alle persone per bene (non a chi mi chiama mauruccio): Se una causa inizia a febbraio e la prima udienza è a luglio 2011, perchè il Comune (prima che vengano assunti mezzi istruttori e testimonianze) decide di (s)vendere il terreno? Che tra l'altro andrà a far parte del futuro porto? E' una scelta quantomeno strana operata dalla Giunta attuale E CHE NON C'ENTRA ASSOLUTAMENTE NIENTE CON LE DELIBERE (DI GIUNTA 2003 E DI CONSIGLIO 1998) ADOTTATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E CHE VANNO ANZI IN DIREZIONE OPPOSTA A LIVELLO DI PRINCIPIO LEGALE.
Un saluto a tutti. Darò ulteriori spiegazioni alle persone garbate come l'anonimo delle 01.15 che me le chiederanno.
io credo che in passato come oggi molti degli avvocati del Comune erano per così dire invitati a non infierire sul povero privato. Cercando di fare in modo che il poveretto potesse ottenere quanto voluto. Peccato che il poveretto fosse il più delle volte già con le tasche gonfie di quattrini che evidentemente ha elargito a qualcuno.
RispondiElimina...e scoperchiamolo sto vaso di pandora...
RispondiEliminadi pandora?? di pandorone!!!! :)
RispondiEliminaDelibera figlia della madre? Ma se la delibera madre è presa in Consiglio perché la delibera figlia della madre viene presa solo nel circoscritto ambito della Giunta? Non dovrebbe essere presa da tutti la decisione di vendere un bene della collettività?? Parliamone
RispondiEliminaMi dissocio e depreco chiunque utilizza e strumentalizza, in anonimato, il mio pensiero per colpire qualcuno in particolare. Non era mio interesse, né volontà. Dino Ivan Squatrito.
RispondiEliminaper anonimo delle 15:15: certo che se li delibera la giunta così possono farsi i loro comodi senza la supervisione del popolo! Questi onesti politici...
RispondiEliminaah Basile, Basile ma quando firmavi la delibera non ti tremavano i polsi??
RispondiEliminaPermettetemi di ringraziare i ns. due amici, Dino e Sandro, i quali partecipando attivamente nel nostro blog, hanno contribuito attivamente dando vita alla discussione di argomenti e problematiche che cosi tanto toccano il nostro paese.
RispondiEliminaCome ben noto, W Scalea, ormai da piu di un anno e mezzo, attraverso provocazioni, riflessioni, denunce, eventi e proposte, invita attraverso il blog, i cittadini, e non solo gli scaleoti, a partecipare attivamente alla discussione.
Da qui ne scaturisce di solito un bel dialogo,in cui purtroppo alcuni anonimi insinuano, depistano ed in alcuni casi anche offendono.
Bene, anche di loro, nel blog, non se ne puo far meno! Del resto cari amici, essendo anonimi, non c'è necessità di dissociarsi.... non ci si può dissociare dal nulla!
Quindi, continuate pure a scrivere ed essere parte attiva della vita scaleota, evitando cosi di essere "anonimi".
Cordialmente, Vincenzo Pugliese
sindaco e membri della giunta vorrei usucapire i terreni di casa vostra che dite? usucapisco? tanto poi ci mettiamo d'accordo, facciamo fifty fifty?
RispondiEliminaMa è possibile che quando c'erano delle decisioni da prendere, caro Mauruccio, tu non c'eri mai? Possibile che tu non hai partecipato mai ad una giunta? Per ogni cosa accaduta nel passato, tu, te ne lavi abbondantemente le mani!!! Eppure: 1- hai fatto 10, e dico 10 anni di amministrazione; 2- sempre assessore 3- delega al bilancio; 4- VICESINDACO!!!! Ma cosa hai fatto allora? Niente? Hai pensato solo allo stipendio? Un ultima cosa, devi chiedere scusa a Scalea e agli scaleoti, hai visto cosa ha combinato la ditta che tu hai strenuamente difeso, compiatendola e dimostrandogli la tua solidarietà? A svuotato quintali e quintali di rifiuti a terra, violando qualsiasi norma ambientale prevista dalla legge!! Poverini, erano senza stimoli!! Però lo stimolo di distruggere un paese lo hanno avuto!! Grazie cari politicanti!
RispondiEliminasindaco ma io devo buttare la spazzatura ed i cassonetti ancora latitano...le porto il sacco nero o quello differenziato?
RispondiEliminaè IN VACANZA!!! LO DEVI CHIEDERE A CIANCIO
RispondiEliminascusate questo è il post che riguarda la svendita degli immobili comunali...per la monnezza abbiamo lo spazio dedicato. Ma quanti spazi dedicati abbiamo???! :) uno per ogni cassata...
RispondiEliminaServono politici che non abbiano interessi connessi al territorio. dunque chi si avvicenda al potere non darà mai la svolta auspicata, ci vorrebbe un governo neutrale, gente di fuori. I giovani purtroppo sono quasi sempre legati ai big di turno, ai soliti volti noti. E di esempi, anche recenti, ne abbiamo tanti. Virgilio
RispondiEliminainvece secondo me i giovani dovrebbero tutti raggrupparsi in un'unica lista ..nessuno dovrebbe aderire con altri big vecchi e nuovi. Una lista di soli giovani e basta, diamogli un calcio in c... a questi politici da strapazzo che vogliono speculare sulle casse comunali..giovani COALIZZATEVI!!! GIOVANI PER SCALEA!!!
RispondiEliminadirei ai sig D'anna e al sig Stummo della giunta di leggere e imparare a memoria la prima parte di questo aticolo
RispondiEliminaVoi giovani cercate almeno di essere uniti per un futuro migliore di Scalea. Se migliora il futuro staremo tutti meglio e vivremo meglio, io così la penso...siete il futuro, se decidete di entrare in politica fatelo per il bene della comunità della vostra città! Teresa T.
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