lunedì 12 settembre 2011

FRATELLI COLTELLI



A proposito di libertà……….
Di Monica De Carlo
In questi giorni sto leggendo un libro che fino ad ora non avevo ancora avuto il tempo di leggere: “Terroni” di Pino Aprile. Sono a circa metà dell’opera ma andare avanti è faticoso e doloroso. Non perché la lettura sia pesante ma perché, scorrendo quelle pagine, si ha netta la sensazione di avere fino ad ora vissuto in mezzo ad una bugia codificata. Il libro “racconta” come l’Unità di Italia sia stata in realtà una scusa dei settentrionali per invadere, occupare e razziare le ricchezze del meridione. Pare che nel 1860 il Piemonte versasse in una grave situazione di debito pubblico mentre il Sud dei borbone prosperasse in agricoltura, industrie, scuole. Gli usi civici garantivano il pane anche ai nulla tenenti e le vie marittime consentivano scambi commerciali con l’estero. I fratelli invasori hanno, in nome dell’unità e con delusione di pochi idealisti provveduto a uccidere, stuprare, rubare e depredare il Sud di tutto ciò che aveva, compresa la dignità. Sembrerebbe che il brigantaggio sia stato una conseguenza dell’occupazione sabauda in quanto i così detti briganti altri non erano che i resistenti all’invasione. I libri di storia propinatici a scuola sarebbero pieni di menzogne. Il Nord invasore impose tasse, la chiusura delle fabbriche, delle scuole e costrinse il meridione a rimanere indietro per evitare che facesse concorrenza al Nord. I soldi che lo Stato ha speso con la Cassa del mezzogiorno (chiusa nel 1992) al Sud è una piccolissima percentuale rispetto a quello che ha speso e continua a spendere al Nord. Sembrerebbe che ci sia stata inculcata l’idea che siamo dei fannulloni incapaci mentre lo Stato nordista provvedeva a attuare una politica assistenzialista al Sud e una imprenditoriale al Nord. Ci hanno rubato tutto dal metano del Gargano, al petrolio della Basilicata, dai cantieri navali di Napoli all’agricoltura calabrese, imponendo per legge di piantare solo grano. Infine si sono prese “le braccia” con l’emigrazione.




Sono a metà del libro ma quello che ho appena elencato è solo una briciola delle brutture, delle violenze e delle ingiustizie che questo libro racconta a carico del Sud per mano dei “fratelli” del Nord (una curiosità: un documento dell’epoca narra come i nordisti siano rimasti esterrefatti davanti alla scoperta del bidè) E i meridionali? ZITTI. La politica tutto al Nord e niente al Sud, dice Aprile, continua con i settentrionalissimi Berlusconi, Tremonti, Bossi e & Co.
E i meridionali? ZITTI.
Sono così “intelligenti” questi Bossi, Calderoli etc che riescono sempre a studiare un modo per fare andare i soldi al Nord dando a intendere che siamo noi “terroni” a beneficiarne. Prima ci hanno derubato e oggi vogliono “mollarci” con la secessione. E i meridionali? ZITTI TERUN! Ovviamente l’autore del libro corrobora ogni affermazione citando documenti, fonti e bilanci vari. Se ne ricava una sensazione di smarrimento. Non sai più chi sei. Se uno fortunato o un cretino. Io non so più a questo punto quale è la verità: se quella che ho studiato a scuola sui libri carichi di patriottismo e gratitudine nei confronti dei piemontesi “liberatori” o quella cruda e senza censura di Aprile. Non lo so più. Tutte le mie certezze sono crollate.
Ma forse una certezza se ne può ricavare: è’ da lì che è cominciata la cultura dell’omertà e del silenzio. Se parlavi ti uccidevano. Oggi se parli forse non ti uccidono (dipende da quel che dici) ma certamente ti minacciano.
Cercare di ridurre al silenzio allo scopo di evitare che la gente del Sud alzi la testa e la smetta di avere paura “picchì si ti piglian sup’ uocchiu po’ ta fan pagà”è lo strumento che viene utilizzato per mantenere lo status quo.
A questo dovrebbero ribellarsi le nuove generazioni, quelle che “hanu studiat fora”, quelle che hanno internet e la visuale del mondo in una mano, quelle che “vedono” altre realtà e che da altre realtà possono apprendere il buono per restituire alla nostra terra la dignità che le è stata tolta. Perché questa E’ una certezza. Il Sud è stato e viene ancora violentato. Forse dal Nord, forse dalle Mafie, forse dagli ignoranti…forse da tutti noi. .......

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