LA CRITICA COSTRUTTIVA

Da quando è partita l’avventura di W Scalea, al grido di “cittadini sveglia! Non permettiamo che le promesse fatte in campagna elettorale restino propaganda ma siamo pronti a ricordarle quando, in corso di mandato, vengono dimenticate” abbiamo capito che la “critica” sia essa costruttiva o no, è sempre vista come un “attacco” personale”, uno “schierarsi contro”. A Scalea manca proprio la maturità politica (e dei politici) di accettare e approfittare del fatto che, in quanto amministratori di un patrimonio comune, bisogna porsi con umiltà nei confronti delle critiche dei cittadini e cogliere il buono che da esse proviene.
Questo tipo di mentalità fa parte integrante di altre culture democratiche (quali quella statunitense). In queste culture la critica diventa spunto di riflessione ma anche di “ipocrisia politica”, nel senso tecnico del termine. Vuol dire che i politici professionisti, grazie alle loro abilità, riescono a sfruttare in positivo, anche critiche che in partenza erano negative.
Parlare di questo a Scalea è come parlare una lingua aliena. Chi amministra al Sud Italia (da sempre, mica solo oggi) non vuole essere nemmeno nominato. E se poco poco parli beh allora, sei contro di loro e vieni “puntato” per eventuali ritorsioni.
Questo è un altro bastone fra le ruote del progresso della nostra terra. Ad esempio: il nostro precedente articolo lamentava una mancanza di progetti e politiche concrete che consentano a Scalea di liberarsi dalla dipendenza delle discariche e di abbassare i costi della TARSU. Tutto qui.
Qualche tempo fa facevamo notare che Scalea era pulita, la pulizia delle strade ottima, come non si vedeva da tanto tempo. Possibile che qui non si possa obiettivamente elogiare e criticare la stessa amministrazione a seconda di quello che fa? No, non è possibile, perchè nel profondo sud o sei “CON” o sei “CONTRO” ma mai “LIBERO”. Qui non esiste proprio il concetto del libero pensiero, qui non esiste che puoi esprimere il tuo diritto di critica previsto dalla Costituzione, senza vederti recapitare minacce di querela o peggio. Qui sei solo uno che deve bersi tutte le promesse e le fandonie della compagna elettorale e poi, a campagna finita, giù la testa e fuori la lingua. Beh! W Scalea non ci sta e non ci starà mai. W Scalea continuerà a fare quello che ogni buon cittadino dovrebbe fare: esprimere liberamente il proprio pensiero e valutare l’operato di chi si assume la responsabilità di governare, sia egli Berlusconi o Basile non importa, l’importante è essere LIBERI.
Per questo, restando in tema di rifiuti segnaliamo la delibera di giunta n. 94 del 07/06/2011 relativa alla approvazione di uno studio sulla fattibilità di un impianto di compostaggio e recupero di materiali secchi da raccolta differenziata. L’opera dovrebbe realizzarsi mediante l’apporto di capitali privati. Ci chiediamo come si intendano reperire questi capitali (circa € 4.000.000 quattromilioni di euro) in Project Financing(???). Questa misteriosa parola inglese che, ahi noi, vediamo comparire ogni volta che si approvano progetti irrealizzabili!

La redazione di WScalea