mercoledì 13 marzo 2013

LA CITTA' DELLA SCIENZA

Di Cristiana Covelli
Il rogo che ha distrutto la città della scienza ha bruciato non solo reperti storici e naturali importanti ma, aggiungerei soprattutto, ha incendiato le coscienze civili di tutti gli onesti cittadini che credono fermamente nell' importanza della cultura ed erano tantissimi gli studenti da tutti i luoghi del sud Italia che affollavano la struttura tutti i giorni.
Ho visto lo sconforto sui visi di studenti che l'avevano visitato e dispiacere in quelli che avrebbero dovuto andarci nelle prossime gite didattiche.
Il sospiro di sollievo viene dalla certezza che le persone civili sono più degli incivili e sicuramente,
attraverso la raccolta fondi a favore della ricostruzione, grazie anche agli aiuti che ci sono stati promessi
dall' Europa, sarà ricostruita e sarà di nuovo fiore all'occhiello di Napoli ma anche di tutto il meridione,
Ho sempre pensato che sono queste le strutture che danno speranza nel futuro, che danno lavoro e che dovrebbero essere presenti su tutto il territorio italiano in maniera massiccia.
Molte volte ho proposto progetti di valorizzazione del territorio come :- un museo del mare con riproduzione della fauna e flora presenti nel nostro territorio; - un museo con costumi e arnesi tradizionali; - un itinerario turistico con visita presso siti storici del territorio e così via .
Tutte queste idee sono interessanti ma hanno bisogno di luoghi adatti, personale e fondi che andrebbero reperiti in fondi europei o comunque da enti preposti ma immaginate se a Scalea esistesse tutto questo, se avessimo l'occasione di portare turisti tutti i giorni e tutto l'anno!
Per tutto ciò che rappresenta la città della scienza di Napoli mi auguro che venga presto ricostruita e che le risate e il chiacchiericcio degli studenti possa presto tornare a riempire i corridoi e i laboratori di una stuttura che sarà simbolo di civiltà oltre che di cultura.

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