lunedì 11 marzo 2013

COMUNE DI SCALEA: SPAZI PUBBLICI

Che il momento storico-econimico del Paese e delle singole città sia difficile e critico lo sappiamo tutti. Chi oggi riveste cariche istituzionali si trova in una difficilissima posizione e anche questo lo sappiamo e lo comprendiamo. Quando i fondi per provvedere a garantire anche l'ordinaria amministrazione scarseggiano non ci si può di certo aspettare dei miracoli. Miracoli no, ma buon senso si. Sono ormai anni che noi di W Scalea lamentiamo e denunciamo la carenza a Scalea di uno spazio pubblico  gratuito dedicato ai bambini e alle famiglie. La lingua batte, si sa, sempre dove il dente duole. Non possiamo non tornare, periodicamente sulla questione e in particolre sulla Villetta Kennedy che, se qualcuno non lo sa, è quella al centro del paese di fronte all'Hotel Genova. Ebbene, per 365 giorni l'anno la villetta Kennedy è occupata in pianta stabile da colate di cemento, giostrine a pagamento aperte solo due mesi, baracche e gazebo. Il tutto condito con uno stato di abbandono totale: spazzatura e sterpaglie.
Il fatto che non ci siano fondi per nuove opere non giustifica l'abbandono di ciò che già si ha. Nonostante il suo vasto territorio a Scalea nessuno si preoccupa di creare spazi adeguati e gratuiti per le famiglie e i bambini. Quale vantaggio trae la comunità da quest'uso della villa Kennedy? Gli incassi della TOSAP giustificano la sottrazione di tale spazio ai cittadini? Quanto incassa villa Kennedy dalla TOSAP?
Mesi fa il Sindaco di Scalea, dott. Basile, comunicò che vi erano dei privati intenzionati a migliorare il fatiscente spazietto lasciato a disposizione (si tratta di uno scivolo e due dondoli quasi completamente distrutti) e soprattutto che i titolari delle concessioni erano stati gravati dell'obbligo di provvedere alla pulizia e decoro della villetta. Che fine hanno fatto queste promesse?
Tutto tace su questo argomento e anche su tutto il resto. E' bene ricordare che l'amministrazione comunale e il Sindaco in particolare hanno il dovere previsto nello Statuto e regolamento comunale di fare un rendiconto annuale sulla gestione del Comune.
La civiltà di un popolo si misura in base all'attenzione che questo ha per i più piccoli. Non ci sono giustificazioni che possano essere validamente addotte. Non ci vuole un capitale ma solo buona volontà e chiarezza. I tempi sono cambiati è il caso che gli amministratori comincino a fare i conti con una cittadinanza attiva e vigile.
Monica De Carlo
Presidente W Scalea

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