fai di necessità virtù
di Luca Grisolia
Solo con il buon esempio dimostriamo la nostra vera volontà. La situazione economica del nostro paese oggi è molto complicata, le cause sono diverse e vengono da lontano. Si fa un gran parlare di modelli europei, di paesi che si comportano in un modo e di altri che dovrebbero imitarli. La Germania è così, la Francia è colà. Insomma sembrano tutti avere le risposte giuste per gli altri, tranne che per i loro problemi. Di certo è che chi per un motivo, chi per un altro tutti abbiamo accumulato un sacco di debiti. Abbiamo vissuto al disopra delle nostre possibilità e adesso bisogna mettere un po’ di regole, più severe e più giuste.
La questione che voglio affrontare ora però riguarda le liberalizzazioni e più precisamente la volontà del governo Monti di liberalizzare il mestiere del tassista. E’ ormai nota la protesta di tutti i tassisti d’Italia che sono contrari alla svalutazione delle loro licenze, in quanto hanno impiegato diversi anni per potersela pagare ed ora in quattro e quattr’otto lo stato gliela vuole inflazionare sotto gli occhi. I tassinari sono sul piede di guerra, non ci possono credere che il problema principale della crisi Italiana dipende dalla loro categoria. Sono arrabbiatissimi perché sostengono che sono ben altre le caste protette. Inoltre, dicono che se non ci fossero tanti sprechi e tanti costi per la politica (siamo il paese europeo con i costi più alti della politica) non ci sarebbe bisogno di toccare la loro categoria, ed io sono d’accordo con loro.
Se potessi decidere io, proporrei una riforma, una norma che dia il buon esempio, un provvedimento che dimostri le buone intenzioni e la voglia di cambiamento degli amministratori nei confronti dei cittadini.
Taglierei tutti i costi per gli spostamenti della classe politica, toglierei tutti i rimborsi per i viaggi, eliminerei le auto blu (72000 auto blu in Italia, più di 2 miliardi di spesa all’anno) e tutti i relativi costi legati a quei privilegi. Istituirei un fondo per sostenere i tassisti più disagiati così da traghettarli nel nuovo sistema delle liberalizzazioni con più delicatezza. Cioè darei un contributo, un rimborso a tutti coloro che hanno comprato la licenza da qualche anno, e sosterrei i tassisti con reddito basso. (con delle verifiche reali presso le loro abitazioni, per capire davvero chi è in difficoltà economiche).
Quindi senza traumi per nessuno, prendere lo spreco dei nostri politici, tipo i gli eccessivi rimborsi e le esorbitanti spese legate ai costi dei loro spostamenti. Infatti guadagnano abbastanza da poter pagare i trasporti con il loro lauto stipendio da politico. Nessuna categoria di lavoratori pubblici si vede rimborsare il costo dei propri spostamenti per andare al lavoro perché continuare a pagare per loro? Che ripeto hanno un grossissimo stipendio.
Perché non dicono questo alla tv? Facciamo arrivare questa proposta al primo ministro Mario Monti vediamo cosa ne pensa … chissà se si può fare?!?!
Clicca su Mi piace oppure diffondi questa proposta: prima o poi la leggeranno le radio, le tv ed infine forse arriverà sotto gli occhi di chi potrà decidere. (Il potere della rete)
di Luca Grisolia
Solo con il buon esempio dimostriamo la nostra vera volontà. La situazione economica del nostro paese oggi è molto complicata, le cause sono diverse e vengono da lontano. Si fa un gran parlare di modelli europei, di paesi che si comportano in un modo e di altri che dovrebbero imitarli. La Germania è così, la Francia è colà. Insomma sembrano tutti avere le risposte giuste per gli altri, tranne che per i loro problemi. Di certo è che chi per un motivo, chi per un altro tutti abbiamo accumulato un sacco di debiti. Abbiamo vissuto al disopra delle nostre possibilità e adesso bisogna mettere un po’ di regole, più severe e più giuste.
La questione che voglio affrontare ora però riguarda le liberalizzazioni e più precisamente la volontà del governo Monti di liberalizzare il mestiere del tassista. E’ ormai nota la protesta di tutti i tassisti d’Italia che sono contrari alla svalutazione delle loro licenze, in quanto hanno impiegato diversi anni per potersela pagare ed ora in quattro e quattr’otto lo stato gliela vuole inflazionare sotto gli occhi. I tassinari sono sul piede di guerra, non ci possono credere che il problema principale della crisi Italiana dipende dalla loro categoria. Sono arrabbiatissimi perché sostengono che sono ben altre le caste protette. Inoltre, dicono che se non ci fossero tanti sprechi e tanti costi per la politica (siamo il paese europeo con i costi più alti della politica) non ci sarebbe bisogno di toccare la loro categoria, ed io sono d’accordo con loro.
Se potessi decidere io, proporrei una riforma, una norma che dia il buon esempio, un provvedimento che dimostri le buone intenzioni e la voglia di cambiamento degli amministratori nei confronti dei cittadini.
Taglierei tutti i costi per gli spostamenti della classe politica, toglierei tutti i rimborsi per i viaggi, eliminerei le auto blu (72000 auto blu in Italia, più di 2 miliardi di spesa all’anno) e tutti i relativi costi legati a quei privilegi. Istituirei un fondo per sostenere i tassisti più disagiati così da traghettarli nel nuovo sistema delle liberalizzazioni con più delicatezza. Cioè darei un contributo, un rimborso a tutti coloro che hanno comprato la licenza da qualche anno, e sosterrei i tassisti con reddito basso. (con delle verifiche reali presso le loro abitazioni, per capire davvero chi è in difficoltà economiche).
Quindi senza traumi per nessuno, prendere lo spreco dei nostri politici, tipo i gli eccessivi rimborsi e le esorbitanti spese legate ai costi dei loro spostamenti. Infatti guadagnano abbastanza da poter pagare i trasporti con il loro lauto stipendio da politico. Nessuna categoria di lavoratori pubblici si vede rimborsare il costo dei propri spostamenti per andare al lavoro perché continuare a pagare per loro? Che ripeto hanno un grossissimo stipendio.
Perché non dicono questo alla tv? Facciamo arrivare questa proposta al primo ministro Mario Monti vediamo cosa ne pensa … chissà se si può fare?!?!
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