martedì 16 settembre 2014

AJUTAT' CA' DIO T'AIUT....

In tema di sanità ogni cittadino di questo territorio è in grado di raccontare unesperienza.
Personalmente  a causa della precaria salute di mia madre, sto vivendo varie disavventure presso  i diversi ospedali della zona e ho avuto modo di vivere il totale abbandono sanitario del territorio.
A causa della lussazione dell'anca subita da mia madre abbiamo chiamato il 118 che non può portarti dove il paziente vorrebbe andare ma ovunque ci sia posto.
Memori di una bruttissima esperienza presso il pronto soccorso di Paola, con il cuore sospeso abbiamo dovuto arrenderci alla triste realtà. Mia madre è rimasta senza assistenza e antidolorifici per due ore con dolori lancinanti e soltanto dopo 7 ore dallincidente è stata trasportata presso la clinica Cascini di Belvedere M.mo dove prontamente in mezzora le è stata sistemata l'articolazione.
Purtroppo dopo venti giorni la situazione precipita, così pur di non rischiare di tornare nellincubo Paolano abbiamo chiamato unambulanza privata che ci ha consentito di andare dove il paziente si sentiva accolto e tutelato.
Siamo arrivati così presso la clinica Ninetta Rosarno di Belvedere m.mo e lì  hanno salvato la vita a mia madre.
Questo dell'Alto Tirreno Cosentino è un territorio abbandonato da tutti dove si arriva solo per fare proclami ed elemosinare voti che non ci sono più. La gente soffre su troppi fronti, non abbiamo adeguata assistenza sanitaria, non ci sono infrastrutture idonee allo sviluppo del territorio, è stato chiuso l'ospedale di Praia a Mare definito irrinunciabile  anche dal TAR, e pure sull'ASP di Scalea ci sono ombre e i vertici interpellati non hanno inteso fornire alcuna spiegazione o rassicurazione.
 E adesso andiamo a votare..

Vice-Presidente ass. Wscalea

Cristiana Covelli

1 commento:

  1. OSPEDALE DI PAOLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! DA CHIUDERE IMMEDIATAMENTE

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