martedì 13 dicembre 2011

AMMINISTRARE SCALEA GRATIS?!? SCIENZA O FANTASCIENZA?






Di seguito la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale avanzata dal gruppo Scalea Libera. I consiglieri in questione chiedono che tutti gli amministratori (Sindaco, vice e company) e tutti i consiglieri rinuncino ai compensi. Anche noi di W Scalea avevamo lanciato la proposta qualche tempo fa, in linea con altre realtà...l'appello cadde nel vuoto....
Il risparmio non è poca cosa: il Sindaco percepisce più di € 3.000 e il vice più di € 1.500.......
ECCO I NUMERI DEL DOCUMENTO:
"il Sindaco percepisce una assegno mensile lordo pari a € 3.068, quindi x 40 mesi, € 122.720; il vicesindaco ogni mese percepisce il 55% di tale cifra e quindi € 1,688 per 40 mensilità raggiunge la somma di € 67.520. Gli altri 5 assessori ricevono € 1.380 cadauno che per 40 mensilità incassano ognuno € 55.200: tutti insieme arrivano alla somma di € 276.000. Ogni consigliere incassa meno di € 15 ad ogni partecipazione dei circa 12 Consigli comunali annui per cui, per altri 3 anni e mezzo tutti i 14 consiglieri riceveranno € 8.820. Secondo questi calcoli, quindi, la cifra complessiva che si ricaverebbe dalla rinuncia alle dette indennità di carica ammonta alla considerevole somma di circa € 475.000 "


"COMUNE DI SCALEA SCALEA LIBERA
Provincia di Cosenza Gruppo Consiliare

Al Sig. SINDACO di Scalea
e, pc. S.E Sig. PREFETTO di Cosenza
OGGETTO: RICHIESTA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER DELIBERARE LA RINUNCIA ALLE INDENNITA’ DI CARICA PERCEPITE DAL SINDACO, DAL VICESINDACO, DALLA GIUNTA E DAI CONSIGLIERI COMUNALI .
I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono la convocazione del Consiglio comunale con la motivazione che segue.
La situazione generale delle finanze pubbliche in Italia è al collasso. Per far fronte agli impegni che l’Europa e le istituzioni economiche internazionali esigono per uscire dal tunnel della crisi economica e per bloccare le speculazioni finanziarie, che comportano ulteriori deficit anche a causa della debolezza del nostro paese derivante dal colossale debito pubblico, il Parlamento è in procinto di approvare provvedimenti legislativi proposti dal Governo Monti che sono sostanzialmente mirati a creare maggiori economie attraverso pesanti tassazioni e rilevanti interventi sul sistema pensionistico. Al fine di raggiungere una diminuzione sostanziale anche dei costi della politica i massimi livelli istituzionali hanno emanato norme per ridurre apparati dello stato, privilegi ed enti pubblici, soprattutto per quanto riguarda le provincie. Quindi la politica questa volta sembra sia più sensibile a ridurre i suoi costi attraverso la revisione di privilegi e spese superflue che non può permettersi. Stessa cosa è già avvenuta in alcune regioni, infatti molti enti locali hanno già provveduto, o sono in procinto di deliberare una autodisciplina consistente nella riduzione del numero di consiglieri ed assessori, di spese per consulenti, del numero di commissari sia negli organi che nelle aziende regionali, sponsorizzazioni, manifestazioni e indennità di carica percepite.
Nel Comune di Scalea il delegato al Bilancio ha portato alla discussione del Consiglio Comunale del 29 novembre 2011, il Conto di Bilancio che mostra un gravissimo deficit economico e assenza totale di liquidità, tanto da non far sperare in un futuro in cui possano essere garantiti i servizi comunali essenziali. Tale situazione determinata nel passato da superficiali e allegre gestioni politiche, deriva anche dal fatto che solo pochissimi cittadini pagano i tributi comunali, mentre l’amministrazione non sembra sia capace di combattere tale evasione. Oltre a ciò il Comune è letteralmente aggredito da pignoramenti richiesti da fornitori e ditte presso la tesoreria comunale, che giace sepolta da una vera e propria montagna di debiti.
Non si tratta di pessimistica visione del futuro ma ci si riferisce alle certificazioni del delegato al Bilancio Di Giorno e del Revisore dei Conti Maisto nelle loro rispettive relazioni nella seduta consiliare del 29 novembre scorso. Nella stessa seduta non è invece apparsa da parte dell’esecutivo comunale alcuna strategia politica per risolvere tali pesanti problematiche per cui è indispensabile che gli eletti dal Popolo di Scalea si assumano delle responsabilità come, allo stesso modo, è avvenuto e sta avvenendo nel resto della Nazione.

Infatti, di fronte a questa grave situazione, che dovrebbe perdurare nei prossimi anni, è necessario che la classe politica scaleota faccia uno scatto di orgoglio, mostri buona volontà e, nel prendere atto delle enormi difficoltà, come ha già fatto il 29 novembre 2011, non resti inerme ma si comporti di conseguenza rinunciando, a tutti i livelli, a percepire le indennità di carica di sindaco, di vicesindaco, assessori, nonché i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il sacrificio richiesto a tutto il Consiglio Comunale è stato già messo in atto da numerosi comuni che sono stati definiti “virtuosi” dalla stampa nazionale.
Il risparmio per l’Ente sarebbe notevole se si considera che fino alla fine della consiliatura restano meno di 3 anni e mezzo, probabilmente 40 mensilità, perché sono alquanto notevoli i costi della politica nel nostro comune. Infatti, secondo fonti ufficiali, il Sindaco percepisce una assegno mensile lordo pari a € 3.068, quindi x 40 mesi, € 122.720; il vicesindaco ogni mese percepisce il 55% di tale cifra e quindi € 1,688 per 40 mensilità raggiunge la somma di € 67.520. Gli altri 5 assessori ricevono € 1.380 cadauno che per 40 mensilità incassano ognuno € 55.200: tutti insieme arrivano alla somma di € 276.000. Ogni consigliere incassa meno di € 15 ad ogni partecipazione dei circa 12 Consigli comunali annui per cui, per altri 3 anni e mezzo tutti i 14 consiglieri riceveranno € 8.820. Secondo questi calcoli, quindi, la cifra complessiva che si ricaverebbe dalla rinuncia alle dette indennità di carica ammonta alla considerevole somma di circa € 475.000. Questo conto potrebbe non essere esatto perché per alcuni componenti della Giunta e del Consiglio l’indennità percepita potrebbe variare per ragioni fiscali. Ma il risultato comunque si aggira intorno ad una cifra esorbitante che il Popolo di Scalea non si può più permettere per garantire gli emolumenti ai suoi politici nei restanti 40 mesi circa di amministrazione Basile.
Contestualmente, l’atto di indirizzo che il Consiglio deve proporre alla Giunta è quello di limitare al massimo ogni altra spesa e quindi, a tal proposito, è utile il riferimento alla legge regionale n° 22 del 2010, dove, mutuando le finalità del risparmio per il comune di scalea, si potrebbe adottare la riduzione per i prossimi tre anni delle spese per locazione, per consulenze sterne, per missioni sia di natura politica che tecnica, nonché la formazione del personale. Altri tagli necessari devono essere realizzati per la gestione di servizi comunali a terzi, assunzioni temporanee, sponsorizzazioni, spese di rappresentanza e per manifestazioni irrilevanti. Si potrebbe calcolare che la spesa presunta potrebbe complessivamente raggiungere cifre vicine al milione di euro.
Si tratta di una consistente massa di denaro pubblico. Stante quindi il deficit di liquidità dell’ente, è giusto che i politici eletti al Comune di Scalea vadano incontro alle esigenze di risparmio, come sta avvenendo in numerosi altri enti, che deve essere necessariamente finalizzato a garantire quantomeno la sopravvivenza delle famiglie più economicamente disagiate e i servizi essenziali a tutti i cittadini ed ai turisti, da cui l’imprenditoria scaleota trae i massimi benefici economici. Ciò, è indubbio, verrebbe considerato favorevolmente dall’opinione pubblica, e potrebbe funzionare come un messaggio positivo finalizzato a sollecitare maggiore collaborazione dei cittadini alla vita pubblica per il pagamento dei tributi comunali. Con tale documento, dunque, si propone al Consiglio Comunale l’approvazione del seguente ordine del giorno:
1) Rinuncia alle indennità percepite dal Sindaco, dal Vicesindaco, dalla Giunta dai Presidenti di Commissione e dal Consiglio Comunale. Determinazioni.

Scalea, 13 dicembre 2011 I CONSIGLIERI
BERGAMO, DE LUCA, MANCO

6 commenti:

  1. l'ho detto! TUTTA UN'ALTRA POLITICA! Non rinunceranno mai e niente verrà fatto in favore di chi ha bisogno! Etica politica, filantropia, altruismo,ecc... tutte parolacce che i nostri politici (di ieri,oggi e spero non domani) educatamente non mettono in pratica!!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Scusate raga, ma dove lo danno sto "FILM DI FANTASCIENZA?"

    RispondiElimina
  3. caro Basile, ti sei candidato e proposto come il salvatore del popolo scaleoto, il professore con la cura per tutti i mali della nostra cittadina, con quel sorriso beffardo e carico di autoelogio (ma come parlo bene!), adesso tocca a te, hai detto che la maggior parte dei cittadini non paga le tasse, hai equiparato i tributi e le tasse comunali a città che offrono servizi che qui ci sogniamo, dai ora TU l'esempio, vediamo se riesci a far staccare le mani dai soldi ai tuoi colleghi! SCALEA HA BISOGNO ANCHE DEI VOSTRI SOLDI!
    Un Buon Natale e un anno nuovo carico di speranza per il futuro di tutti!

    RispondiElimina
  4. quasi sicuramente tutti i lavoratori pagati dal comune non percepiranno lo stipendio, chissà se anche il direttivo politico rimarrà senza soldi per le festività Natalizie?

    RispondiElimina
  5. caro sindaco abbi il coraggio delle tue azioni, tu che sei arrivato nel disastro, tu che dovrai vivere qui anche dopo l'esperienza di primo cittadino, non inebriarti del finto potere di questi mesi ma pensa al futuro di tutti, provvedi per il dissesto finanziario dell'ente e chi ha sbagliato pagherà! FALLO PER L'ONORE DI TUTTI GLI ONESTI!

    RispondiElimina
  6. meditate gente meditate...chi fa gli appelli al sindaco e alla giunta di rifiutare lo stipendio parla dall'alto dei suoi 5000 euro al mese di pensione parlamentare...meditate meditate...

    RispondiElimina