martedì 30 novembre 2010

LA PASSIONE GIOVANILE



Sarà che non hanno voglia di stare chiusi in classe, sarà che vogliono sentirsi partecipi della vita sociale nazionale, sarà che hanno bisogno di protagonismo…sarà, ma sta di fatto che i giovani riescono sempre a svegliare gli animi della gente. Questa mattina all’apertura delle attività commerciali per strada a Scalea c’era una novità: una manifestazione studentesca, colorata, rumorosa e pacifica. Con striscioni e fumogeni, i ragazzi di alcune scuole, protestavano contro il decreto Gelmini sulla pubblica istruzione. Il resto lo sapete già, quello che vorremmo ricordare ai nostri amici lettori è che c’è bisogno di un po’ di quella passione per reagire, c’è bisogno del sogno che hanno quei ragazzi per vedere la luce alla fine del tunnel.
Dovremmo prendere esempio da loro, dovremmo sbattere i pugni e pretendere trasparenza e onestà civica e invece non facciamo altro che alimentare il sistema chiedendo sempre favori al “compariello” di turno. W i giovani w la voglia di sentirsi vivi.
Il direttivo

5 commenti:

  1. se non si vede è perchè ancora you tube non lo ha autorizzato tra alcuni minuti si vedrà
    il direttivo

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  2. sono completamente d'accordo e solidale con i ragazzi che hanno inteso mettersi in piazza perchè si decida del loro futuro anche con loro.Sono d'accordo che esistono situazioni scolastiche che non possono andare avanti,es. non va proprio bene che i libri che vanno bene per la mia prima classe poi non vanno più bene per la tua prima classe;che si creano classi d 'elite e classi per i più svantaggiati;ecc.ecc
    Ma non si può tagliare sempre sulla pelle degli studenti,facciano un pò di pulizia dove c'è sporco,ma non sui giovani.Loro sono un tesoro(come dice Saviano)e i tesori vanno considerati con attenzione, disponibilità,con
    affidabilità e serietà .Non possiamo giocare sulla loro pelle,sulle loro idee.Loro saranno il lavoro,sotto ogni forma,sono la vita a cui noi oggi non ci dobbiamo nemmeno permettere di spegnere i loro sogni.cordialmente franco celano

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  3. Ma quanti studenti conoscono veramente la riforma? Beh, scommetterei che neanche il 5% saprebbe dare una risposta. Siamo stati tutti studenti, e sappiamo che quando c'è l'opportunità di non entrare in classe, si approfitta sempre dell'occasione fregandosene dei motivi. Spesso sono i docenti a sobillare i propri studenti per poter "difendere" i privilegi acquisiti. Da decenni la scuola è diventata il "parcheggio" degli associati sindacali, che pur di procurarsi iscritti, hanno aperto i portoni scolastici per infilarci migliaia di insegnanti (con meriti discutibili). Sono d'accordo per l'ottimizzazione delle spese ed evitare sprechi, ma rendiamoci conto che gli errori sono stati commessi in molti decenni e purtroppo bisogna intervenire subito e drasticamente. E poi, parliamoci chiaro, i buoni insegnanti (oramai pochi) sanno impartire, oltre alle nozioni, ottime lezioni di vita che sono, secondo me, ancor più importanti.

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  4. Quanti genitori si sono resi conto che con le loro scelte politiche hanno distrutto il futuro dei loro figli???? si chiedono qualche volta che mondo lasceremo ai giovani??? alla manifestazione sarebbe stata cosa giusta la presenza di tutti i genitori,soprattutto di quelli che vivono solo ed esclusivamente del loro lavoro: gli adulti hanno capito o no che questi politicanti di turno ci stanno togliendo il diritto allo studio???? la scuola e' gravemente ammalata se non quasi morente e noi anzicche' insorgere con ogni sistema o mezzo infiliamo la testa sotto la sabbia......un governo che taglia sulla sanita' e sull'istruzione obbliga il popolo non a scioperare ma a fare la rivoluzione e la rivoluzione va fatta dagli adulti che hanno responsabilita' di scelte sbagliate non dai giovani che sono privi di colpe e pagano solo le conseguenze......solidarieta' agli studenti che quanto meno sono usciti allo scoperto e hanno fatto,in modo civile la loro protesta,un vergognatevi caloroso a tutti gli adulti che non solo non fanno nulla (o meglio fanno solo danni con i voti che distribuiscono a tutti questi cialtroni che ci governano)ma si permettono pure di criticare.

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  5. Sottoscrivo ogni singola parola dell'anonimo delle 12.32 che avrebbe fatto bene a firmarsi con nome e cognome visto che il suo intervento è certamente quello che meglio descrive stato e colpe della situazione in cui viviamo.
    Ai giovani non solo viene negato il diritto al futuro (che comprende, lavoro, famiglia, salute etc) ma si tenta anche di screditare la loro protesta.
    Forse questi ragazzi non sanno nel dettaglio in cosa consiste la Riforma voluta dalla Gelmini ma sono un termometro sociale che esprime perfettamente una condizione di "febbre" del nostro Paese. Senza futuro e muti? E no. Bravi e ancora bravi a questi giovani che più dei loro genitori sanno far sentire la loro voce.
    Monica

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