sabato 16 ottobre 2010

PROTESTA = Bruzio Lucania

Il Comitato in difesa della sanità Alto Tirreno Cosentino smentisce le affermazioni del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti sulla distribuzione delle case della salute e sulla rete ospedaliera. L'ex presidente Loiero aveva diffuso una cartina con la rete ospedaliera. Praia a Mare, e Trebisacce venivano considerati presidi ospedalieri per acuti. "Questo - sottolinea il presidente del comitato Pino Cardillo - vuol dire che, contrariamente a quanto sostiene, il governatore calabrese ha cambiato le carte in tavola decidendo in base a sue preferenze sulla nuova rete ospedaliera. Scopelliti sta rilasciando numerose interviste, anche ad emittenti televisive cosentine a diffusione regionale, nelle quali sostiene la "sua" verità che non combacia con la realtà dei fatti. È strano apprendere dalla voce dello stesso Scopelliti - sottolinea Cardillo - che Praia a Mare dista 15 chilometri da Cetraro e che per raggiungere Paola bastano soli quindici minuti. La considerazione di Scopelliti può essere giusta se si fa riferimento alla distanza fra Paola e Cosenza, quella sì che è percorribile in soli quindici minuti. 0, anche, la distanza chilometrica fra Paola e Cetraro è di soli quindici chilometri. C'è un po' di confusione. Questo vuol dire che il Governatore non conosce questa parte della Calabria e quindi il nostro territorio o nella confusione generale si vuole dar retta al Pdl di Paola che si è fortemente battuto per la struttura dell'ospedale San Francesco. Nell'Alto Tirreno - continua Cardillo - nessun cosiddetto politico sia di sinistra che di destra ha difeso l'ospedale di Praia a Mare ed il territorio in generale. L'unica carica istituzionale superiore dell'alto Tirreno cosentino, Mario Russo, che è anche capogruppo del Pdl alla Provincia". A questo punto il Presidente del Comitato in Difesa della Sanità Alto Tirreno, Pino Cardillo, si chiede come possa Scopelliti risolvere i problemi del territorio. "Noi - dichiara - ci stiamo costituendo anche in Comitato per la secessione. Riceviamo continue pressioni da cittadini per- favorire iniziative per lo spostamento dei nostri Comuni con la Regione Basilicata. Non è solo la sanità il problema del territorio, ma è il completo abbandono in tutti i settori. In una intervista l'assessore ai Trasporti Orsomarso ha dichiarato che l'aviosuperficie di Scalea rimarrà tale per piccoli aerei. Non c'è la volontà di far crescere questo territorio dove si accumulano solo cattedrali nel deserto. La viabilità del territorio avviene sull'unica arteria disastrata come la Statale 18. Sono state soppresse numerose fermate di treni importanti. Le vie del mare sono rimaste sempre nella fantasia dei politici. Poniamo grande speranza nel Comitato per aderire alla Basilicata tornando alle nostre origini. Abbiamo già preso dei contatti per rendere concreta la nostra iniziativa. La nostra proposta nel settore della sanità resta quella degli ospedali riuniti Praia - Scalea per meglio fronteggiare l'emigrazione verso le strutture lucane e campane. Le distanze da Cetraro e Paola, è bene che Scopelliti lo sappia - conclude Cardillo - sono enormi e a rischio per i pazienti". Nella Casa della Salute di Scalea si suggerisce proprio per le distanze, l'emo dinamica interventistica cardiologia.
Eugenio Orrico
15 ottobre 2010 fonte (http://www.radio1one.it/radio1news/)

3 commenti:

  1. Bè, ci avrei giurato che su questo articolo di Pino Cardillo, avremmo avuto almeno 50 commenti.Il mio è un pò tardivo lo ammetto e mi scuso.ma non credo che agli amici che scrivono su questo blog non abbia fatto nè caldo nè freddo,io capisco che c'è solo della provocazione, ma che i problemi da parte della regione calabria ci sono veramente su questo territorio.vi prego di analizzarli uno per uno,non perchè altrove chissà quanto si stia meglio, ma forse questa è l'unica forza che abbiamo, quella di denunciare pubblicamente questo abbandono. capisco che al politico questo non suona bene, lui aspetta il suo turno per mettere le mani nella marmellata,ma gli amici dell'alto ionio cosentino stanno già informando l'opinione pubblica e prendono contatti con la provincia di Matera per un "eventuale "accostamento.una opinione però da voi gentili lettori me la sarei aspettata,non possiamo però dire che questa meravigkiosa terra sia stata oggetto di politiche positive, hanno certamente permesso a gruppi di potere ,privato e non, di usurpare quello di più bello c'era sulla costa.Questo naturalmente sarà per i nostri giovani e i nostri posteri la strada da percorrere verso la emigrazione.

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  2. Avremmo dovuto svegliarci molti anni fa. Con la Basilicata saremmo stati meglio. Purtroppo la strada da percorrere è lunga e tortuosa; noi non abbiamo ancora istituito il referendum. Anche nel Cilento c'è la voglia di passare in Basilicata, all'interno del progetto "Grande Lucania".
    In Italia si chiedono passaggi di regione un po' dappertutto: il caso più famoso è Cortina d'Ampezzo che vuol passare dal Veneto al Trentino.

    Questa pagina di Wikipedia fa un quadro della situazione: http://it.wikipedia.org/wiki/Questioni_dei_confini_regionali_in_Italia

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  3. La percentuale di attenzione che viene data all'alto tirreno cosentino da provincia e regione è pari a zero. La Basilicata è un'ottima opportunità, soprattutto per quel che riguarda l'ambito sanitario. Per carità, le pecore nere sono dappertutto, ma qui si oltrepassa il limite. Ospedali sporchi, personale scortese e maleducato... Dove siamo, nella giungla? Anche le scimmie sono più educate di certe persone. Benedico il giorno che un carissimo amico ci ha portati all'ospedale di Firenze: tutto un altro mondo!!!

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