mercoledì 13 ottobre 2010

DONNE, L'ITALIA DELLE DISCRIMINAZIONI

GINEVRA- Siamo al 74esimo posto su 134 Paesi nella classifica sul Gender Gap del World Economic Forum che misura il divario di genere in termini di opportunità boccia le politiche di pari opportunità italiane. Al primo posto l'Islanda e i Paesi nordici. Siamo tra gli ultimi in Europa e dietro molti Paesi del Terzo Mondo.
Le donne in Italia sono sempre più svantaggiate. A sottolineare la carenza tutta italiana in materia di pari opportunità è il rapporto 2010 sul Gender Gap del World Economic Forum, secondo cui il nostro Paese scende dal 72esimo (2009) al 74esimo posto nella classifica che misura il divario di opportunità tra uomini e donne in 134 nazioni. Una classifica che ci vede dopo il Malawi e il Ghana, a un passo dall'Angola e dal Bangladesh. "L'Italia continua a risultare uno dei Paesi dell'Ue con il punteggio più basso ed è peggiorata ulteriormente rispetto all'anno scorso", osserva il Wef nel rapporto reso noto oggi. Nella classifica 2010 guidata da Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia, l'Italia (che nel 2007 era risultata persino 84esima nella classifica globale) è superata anche da numerosi Paesi in via di sviluppo come il Mozambico (22esimo) o il Botswana (62), mentre tra i Paesi ad alto reddito, solo una manciata registra risultati più bassi dell'Italia. Tra questi Malta (83), Giappone (94) e Arabia Saudita (129). Giunta alla quinta edizione, la graduatoria del Global Gender Gap Report è elaborata in base a un indice che valuta i Paesi secondo criteri di distribuzione di risorse e opportunità tra uomini e donne, a prescindere dal livello globale di risorse, spiega il Wef. Ancora una volta, i Paesi nordici dominano la classifica: Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia, precedono Nuova Zelanda (5), Irlanda (6), Danimarca (7), Lesotho (8), Filippine (9), Svizzera (10).
Quest'anno per la prima volta gli Usa entrano nella top 20, piazzandosi al 19esimo posto guadagnando dodici posizioni rispetto allo scorso anno. "La scalata riflette il più alto numero di donne con ruoli di rilievo nell'attuale amministrazione e i progressi nel divario degli stipendi", scrive il Wef. Crolla la Francia, che perde 28 posizioni scivolando dal 18esimo al 46esimo posto, mentre tra gli altri Paesi europei ottengono buoni voti Spagna (11), Germania (13) e Regno Unito (15).
L'indice del Wef misura quattro elementi: partecipazione e opportunità economica delle donne - materia per la quale l'Italia occupa la 97esima posizione - l'accesso all'educazione (qui l'Italia ha una relativamente buona 49esima posizione), le differenze tra uomo e donna in termini di salute e di aspettative di vita (95esima) e l'accesso femminile al potere politico (54esima). Nella classifica globale la Cina è 61esima, la Russia 45esima e il Brasile 85esimo. Ultimi in classifica sono Pakistan (132), Ciad (133) e Yemen (134).
Globalmente, osserva il Wef, le disparità nei settori dell'educazione e della salute si riducono. Ma i progressi si otterranno quando i Paesi si decideranno a raccogliere i frutti degli investimenti nell'educazione e la salute delle donne, trovando il modo di rendere matrimonio e maternità compatibili con la partecipazione economica delle donne.
Fonte: http://www.repubblica.it

14 commenti:

  1. "Quando le leggi concessero alle donne gli stessi diritti degli uomini, avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile"
    Arthur Schopenhauer

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  2. e perchè mai dotare le donne di una intelligenza inferiore rispetto a quella già posseduta?
    Gli uomini, con la loro "intelligenza" hanno causato il disastro economico-sociale esistente. Hanno fallito.
    PS
    Con questa infelice citazione Roberto S azzera tutti i punti guadagnati con i suoi precedenti (arguti e colti) interventi.
    Che delusione.

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  3. si parla tanto di parità tra uomo e donna sia in politica che nel mondo del lavoro,quote rosa di qua quote rosa di là,ma non avete capito mie care donne che la vera parità è quella che si conquista con la propria capacità e la propria intelligenza,non grazie a qualcuno che è obbligato ad inserirvi o considerarvi...

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  4. per anonimo delle 10.26
    Hai ragione
    quant'è vero ca u ciucc vola.

    Il vero problema è l'ignoranza di gente come te

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  5. la verità fa male lo so,ma bisogna guardarla in faccia ogni tanto e tirare delle conclusioni...

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  6. purtroppo fa male ammetterlo, ma l'Italia è goverrnata da una cultura maschilista. questo alberga in tutti noi. vedere la donna come la mamma di famiglia destinata a prendersi cura della casa, dei figli e soprattutto del marito è un'eredità che ci portiamo dietro da secoli e secoli. la parità tr uomini e donne non deve essere dovuta perchè sancita da leggi, la parità è dei cervelli, non dei sessi! sfido chiunque sostiene che gli uomini sono migliori delle donne a fare un piccolo esame della loro misera coscienza: probabilmente il loro medico è donna, il loro dentista è donna, il loro avvocato è donna, il loro diretto superiore nel campo lavorativo è donna... cio cosa vul dire? probabilmente amici uomini le donne sono diverse...migliori?

    w le donne, io personalmente non le capisco tanto ma non potrei vivere senza...

    Franco C.

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  7. la realtà è che sbandierano la parità solo quando gli fa comodo,poi alla prima difficoltà loro sono il sesso debole e vanno difese...
    gia il fatto che esiste una festa in loro onore significa che sono prima loro a voler essere diverse...
    ciò non toglie che chi è davvero donna non possa emergere,anzi sono proprio loro le vere portatrici di parità,perchè dimostrano con le proprie forze di poter raggiungere gli obbiettivi che vogliono,difendendosi e scalciando per quello che davvero sanno di poter ottenere...
    fate attenzione io non sono maschilista,sono solo contro quelle donne che,solo perchè sono tali,pensano di poter avere la vita più facile!!!
    se volete parità deve essere parità in tutto e per tutto...

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  8. la festa della donna è un giorno di lutto che commemora la morte di tantissime donne bruciate vive sul posto di lavoro.
    (vedi post su questo sito dell8 marzo 2010)
    Vi prego di parlare con cognizione di causa e di non offendere la memoria di chi è morto per difendere il proprio diritto alla dignità.

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  9. anonimo del 14 ott. ore 18:38 ...........
    ma chi t'hai fumat?
    bravissima monica!!!!!!!!
    aggiungo inoltre, che la donna è la creatura più bella che la natura potesse donarci!
    lavorano il doppio di noi uomini , che siano rispettate a prescindere! ciaoooo

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  10. pistori,che leccata,certamente molte donne te ne saranno grate............e ci guadagni qualcosa

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  11. tu sei sempre quello che mi accusava di ciarlare??????? se credi "che lecco" o ci guadagno è un tuo stupido pensiero! inizia a dimostrarmi il contrario! e fatt canusc!

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  12. pistori non è ca t vuliss candidà tra nu par d'ann,vist cà fai tutt s parol?

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  13. e a tia chi cazz ti ni futta???????? ricordat na cosa, ca se fin a mò, amu jut malamente n'da stu pais, non è di cert curpa da mia!!!!!!!!!!!!!!!!

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  14. la donna!.......................
    http://www.youtube.com/watch?v=Lb-MyzmSq3E

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