Sia gli organi di stampa, che i cittadini hanno commentato il fenomeno definendolo segno di inciviltà mentre il Comune è corso ad evidenziare la possibilità di sanzioni per coloro che abbandonano i rifiuti per strada.
C'è da dire che i disguidi di tipo organizzativo effettivamente ci sono e a questi si aggiungono: i cani randagi che spargono per strada i rifiuti, la disinformazione e la diffidenza da parte di alcuni cittadini. Questi, vivono il cambiamento come un enorme problema e pensano che “differenziare è un’inutile perdita di tempo!”...
L’azienda che si occupa della raccolta e smaltimento è solitamente puntuale ma, a completamento del servizio, dovrebbe necessariamente pulire là dove i rifiuti risultassero sparsi o accumulati maldestramente.
Ci sono voluti circa tre mesi per consegnare il materiale informativo e i contenitori ma ancora alcune zone della periferia attendono. Cosa accadrà durante la stagione estiva quando si passa da circa undicimila abitanti a diverse decine di migliaia di utenti in pochi giorni? Occorre che gli ospiti vengano preventivamente informati e messi nelle condizioni di poter differenziare i rifiuti come accade per il resto della collettività.
In questi giorni, scattare una fotografia della nostra città non sarebbe una gran pubblicità: ci auguriamo di non rivivere più emergenze spazzatura, basta un po’ di buon senso e un maggior impegno da parte di tutti, lavoratori, utenti e organi di controllo.
Cristiana Covelli
come si può pretendere che una cultura come quella scaleota, incapace ai cambiamenti di tutti i generi, possa mai abbracciare la cultura della raccolta differenziata e della riduzione dello spreco?, mi dispiace dirlo, ma lo scaleoto medio è destinato ad estinguersi, è inevitabile
RispondiEliminaMeravigliosa prospettiva la sua.
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