martedì 25 febbraio 2014

UN TERRITORIO INTERO ABBANDONATO A SE STESSO...

Le manifestazioni dei cittadini che hanno dimostrato tutto il loro dissenso verso le carenze dei servizi, non sono servite, hanno solo mitigato il malcontento generale ma come dice chi ci amministra “ stiamo destreggiandoci tra le macerie di Scalea!”.
Questo disservizio crea disagio soprattutto ai giovanissimi, infatti è diventato uso comune accumulare i rifiuti in prossimità delle scuole, le quali avrebbero bisogno di interventi massicci di ristrutturazione, di rifornimenti sufficienti di prodotti per l’igiene sia per gli edifici che per gli stessi alunni, non certo di maleodoranti e malsani cumuli di immondizia.
Si potrebbero colpevolizzare gli stessi cittadini residenti in zona che continuano a sversare in strada l’immondizia ma non sarebbe del tutto corretto visto dopo cinque mesi dall’inizio della raccolta differenziata ancora non è coperto l’intero territorio, fatto questo assai rilevante perché sorge spontanea una domanda: “cosa accadrà   la prossima estate ?”.
Che dire del manto stradale ridotto un colabrodo che continua a mietere vittime sia tra i pedoni che tra chi guida un mezzo di trasporto?
Non è da meno il fenomeno del randagismo che mette in pericolo i cittadini terrorizzati dai branchi di cani e gli stessi animali che potrebbero cadere vittime di chi dovesse decidere di risolvere da sé il problema.
E’ possibile, mi chiedo, che pur amministrando macerie non si possa tentare di investire quei pochi fondi a disposizione per garantire ai cittadini il minimo sindacale per definirci cittadini di un paese civile?
Sono certa che le risorse minime indispensabili esistano per porre rimedio a tanta desolazione e soprattutto che vi siano, all’interno della casa comunale, dipendenti capaci  che hanno a cuore la nostra amata cittadina, è a loro che mi rivolgo affinchè  siano ottimi intercessori tra il commissariamento e il popolo scaleoto.


Cristiana Covelli

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