mercoledì 19 febbraio 2014

SPAZZATURA - RIFIUTI IN CALABRIA

SOLUZIONE TAMPONE REGIONE CALABRIA
  (fonte: calabresi in movimento)

ROMA – Da oggi la Regione potrà spedire in discariche private circa 500 tonnellate di rifiuti al giorno, che diversamente non saprebbe dove smaltire, causa la chiusura temporanea del sito di Pianopoli. Quella che – come al solito - è una soluzione tampone, costituisce un precedente pericolosissimo che insinua il dubbio che la riproposizione dell’emergenza rifiuti sia una scusa per perseguire altri fini. Una considerazione logicamente conseguente al fatto che la maggioranza in Consiglio ha decretato che la scelta delle discariche avverrà – invece che tramite regolare bando pubblico – a discrezione della Regione. Vorremmo sapere quali privati si arricchiranno con questa geniale idea del consigliere Orsomarso, portata avanti improvvidamente dall'assessore Pugliano, che in tre anni di governo non è riuscito a raggiungere un obiettivo tra quelli decantati in tante conferenze stampa.

La Regione, insomma, non riesce a risolvere i problemi e ne crea di nuovi, come a Celico dove, dalla mezzanotte di oggi, inizieranno ad arrivare camion carichi di rifiuti, in barba alle proteste dei cittadini che non vogliono veder inquinare il proprio territorio per colpa dell’incapacità dei politicanti che li amministrano. Come Movimento 5 Stelle siamo convinti che ogni territorio deve essere autonomo dal punto di vista del ciclo del riutilizzo dei rifiuti ; ma, purtroppo, alla Regione questo semplice fondamentale concetto è sconosciuto o si fa finta di non conoscerlo. Per questo motivo non possiamo che bocciare il provvedimento adottato ieri dalla giunta regionale : la loro è una ricetta indigesta che non darà nulla di buono alla Calabria se non la creazione di nuove antieconomiche discariche e l’ampliamento disastroso di quelle esistenti. A questi signori, che speculano smaccatamente sulla vita e sull’ambiente dei calabresi, vogliamo dire che la nostra opposizione, ad evitare che questi indirizzi si trasformino in uno strisciante commissariamento, sarà intransigente.

SOLUZIONE PROPOSTA NEL 2011 dal M5S Calabria

Sebastiano Barbanti – M5S
Cittadino eletto alla Camera

Francesco Molinari – M5S
Cittadino eletto al Senato 

LINK all'intervista dei cittadini 5 stelle rilasciata a Catanzaro durante un meeting inerente l'emergenza rifiuti

"METODO VEDELAGO" il modello a cui si ispira il movimento 5 stelle (VIDEO del 2008)

1 commento:

  1. La conversazione – captata dalla gdf nel settembre 2013 – tra l'assessore regionale e il manager-primario ricostruisce il clima all'interno dell'Azienda. Svelando le ingerenze (e una pericolosa soggezione al livello politico) nella gestione della sanità
    Asp di Cosenza, l'intercettazione Gentile-Scarpelli
    La sede dell'Asp di Cosenza
    COSENZA La Procura di Cosenza ha un’idea precisa di quale sia il clima nell’Asp bruzia. Le intercettazioni (telefoniche e telematiche) dei militari della guardia di finanza hanno aiutato gli uffici giudiziari bruzi a ricostruire rapporti e interessi di quello che appare un gruppo di professionisti con ottimi addentellati nelle stanze di via Alimena. C’è Nicola Gaetano, l’avvocato premiato dal direttore generale Gianfranco Scarpelli con decine di incarichi per centinaia di migliaia di euro, c’è il suo «compare» (così si chiamano i due in una conversazione telematica finita in un’informativa delle Fiamme gialle) Andrea Gentile, figlio del senatore Tonino, e c’è l’altro legale Alessandro Ventura. Al centro si staglia la figura del manager Scarpelli, un primario proiettato nella gestione dell’Asp. Che si relaziona con un livello politico assai ingombrante.
    Il risultato, secondo l’accusa, è un contesto «dominato dalla disponibilità all’illecito e da una diffusa omertà». Parole pesantissime, corroborate, per quanto si legge nella richiesta di interdizione a carico del dg, dal racconto di uno dei commissari che hanno redatto la relazione conclusiva dell’accesso antimafia all’Asp. Questo funzionario ha parlato di «ritrosia a rendere dichiarazioni», e questo, per l’accusa è un «allarmante indice di quanta soggezione incutano lo Scarpelli e, verosimilmente, tutti coloro che dello stesso sono referenti politici».


    Data: 25 settembre 2013
    Ore 10,05
    Durata: 2 minuti e 26 secondi
    Interlocutori: Pino Esposito (E) per Gianfranco Scarpelli (S) al quale passa Pino Gentile (G)
    S: pronto?
    E: diretto’, un attimo…
    S: sì, aspetto…
    G: pronto?
    S: sì, pronto
    G: eh, Gianfra’!
    S: sì
    G: vedi che ho chiamato quell’ORDINE… là… e quella cosa non è vera, hai capito?
    S: ah! Ah!
    G: quella cosa che tu mi hai detto… della magistratura… non è vera proprio, hai capito? Che glielo fanno apposta e dietro la cosa c’è sempre quel russo… hai capito?
    S: ahhh… ho capito!
    G: … russo perché vuole tutelare le sue cose per il futuro… hai capito? Ma tu intanto gliele fai fare tutte e due, provvisoriamente, una gliela dai provvisoria e l’altra gliela dai… hai capito? E un’altra gliela dai normale, perché non ci dobbiamo fare strumentalizzare da altri, hai capito?
    S: ho capito!
    G: capito? Ti hanno detto una cosa che non è vera… hai capito qual è il problema?
    S: va bene!
    G: perché se era vera… hai visto come ti ho detto io… se è vera glielo dici… ma siccome non è vera, eh, eh… hai capito? Non è neanche giusto che noi pochi amici abbiamo e se li perdiamo la via via perché gli altri ci strumentalizzano, è un peccato! Hai capito, Gianfra’?
    S: vabbò
    G: lui comunque stamattina viene da te
    S: ok!
    G: no, viene da te, ci parli e gli dici… ci fai… uno lo fai provvisorio e l’altro lo fai definitivo, poi quando si deve vedere si vedrà intanto, no?
    S: certo, certo!
    G: hai capito?
    S: che poi se succede qualcosa… la responsabilità è personale, non è che c’entriamo noi…
    G: è personale, che c’entriamo noi! Ok?
    S: appunto! Ciao, ciao
    G: va bene, quell’Ardillo era incazzata proprio (ride)… pronto?
    S: sì, sì, anche perché io non posso ricevere offese… dico io ero me… e va bene voi siete meglio di tutti, ognuno qua…
    G: ognuno è il migliore, sì… va bene non me ne frega niente, ciao ciao… andiamo avanti…
    S: ciao ciao. (0070)

    Pablo Petrasso

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