martedì 21 maggio 2013

APOLLO 13


Houston abbiamo un problema….

Ieri ho assistito all'ennesimo consiglio comunale ed è inutile dire che non ha portato a niente. La solita commedia con attori pessimi e contenuti sterili, senza consistenza né culturale né politica.
Tutti hanno cercato di essere formali, gentili, di velare offese dentro adulazioni e complimenti per l’operato di questo o di quell'altro onorevole.
I consigli comunali, ancora oggi, sono sempre gli stessi: ordine del giorno, interrogazioni, lettura di leggi e articoli, battute, gente che si alza, risatine sotto i baffi, ecc. Che peccato, quanto tempo perso!
L’opposizione interroga il sindaco, con dei “botta e risposta” inconcludenti e incomprensibili (comma 1, legge 24, decreto ministeriale n°13 del 2005,  ecc.), come se sui banchi del consiglio ci fosse solo lui. Gli altri assessori e consiglieri non aprono bocca su niente. Sono lì come comparse di un brutto film. Nessuno espone i propri lavori, nessuno è capace di coinvolgere il pubblico con una qualche sintesi delle varie questioni di cui egli si sarebbe dovuto occupare (condizionale): ambiente, finanza, tributi, acquedotto, ordine pubblico. Si occupa di tutto il sindaco.
Con i mezzi di cui oggi tutti disponiamo: computers, proiettori, microfoni, maxi schermi, internet, ecc. si potrebbero esporre tutte le problematiche con delle slides, delle proiezioni con schede dettagliate e grafici tali da rendere semplice e intuitivo ogni argomento. Io credo che le questioni cittadine dovrebbero essere comunicate mensilmente a tutti sia attraverso un volantino di sintesi che un blog online. Inoltre, gli amministratori, secondo me, dovrebbero fare delle relazioni, dei rapporti scritti, con lo stato di avanzamento del proprio programma ai cittadini (se ne hanno uno).
Quello che sto cercando di dire è che senza la conoscenza dettagliata dei problemi nessuno può suggerire né soluzioni né pareri in merito alle faccende ingarbugliate e di emergenza di cui tutti i giorni si sentono proclami su giornali e siti web. E’ come pretendere risposte sulla meccanica di un’automobile da parte di un pittore.
Mi viene in mente un film dove alcuni astronauti che avevano difficoltà a rientrare sulla terra a causa di un guasto alla loro navicella spaziale, mandarono un mayday alla base americana da cui erano partiti. I tecnici del centro di ricerca della NASA, che ricevettero il segnale, per trovare una soluzione NUOVA al problema organizzarono un brainstorming e misero sul tavolo tutte le idee possibili anche quelle più folli, per valutare le probabili soluzioni. Questi esperti iniziarono a fare delle simulazioni, presero degli oggetti domestici (tubi, rotoli di carta, forbici, ecc.) e li usarono per sviluppare dei prototipi. Insomma si erano immersi nel problema (seppur solo a livello teorico) ma erano circondati di informazioni e fatti legati al problema da risolvere.
Quello che intendo dire, per l’ennesima volta, è che se non si istruiscono, si informano tutti i cittadini (dalla quantità deriva la qualità) sui fatti e sulle cause dei problemi, le risposte a queste vicende verranno sempre e soltanto da poche persone, che come si è visto non sono e non possono essere onniscienti.
Ad esempio, con la questione del porto, solo dopo l’interessamento di un’associazione di liberi cittadini, che ha raccolto e divulgato molte più informazioni di quante ne aveva pubblicato il comune, si è capito che forse era meglio rivedere il progetto dell’intera opera prima di iniziare i lavori.  Questo è avvenuto perché ci sono state delle persone che volevano vederci chiaro prima di affidare un pezzo importante della nostra città ad una ditta edile di passaggio.
Insomma io dico che la trasparenza, l’informazione possono soltanto giovare alla comunità, ed per questo che spero che gli amministratori del comune di Scalea inizino quanto prima a relazionare e a relazionarsi con i cittadini in merito a tutte le questioni PUBBLICHE.
Se davvero si vogliono risolvere i nostri problemi, bisogna farlo tutti insieme: eletti ed elettori.

Luca Grisolia 

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