martedì 9 aprile 2013

UNA STRATEGIA PER FAVORE



Questo articolo ci è stato mandato da Cristiano M., un italiano giornalista e insegnante che vive e lavora stabilmente in Germania. Insomma si suol dire" Nemo propheta in patria", in questo caso è interessante sentire come veniamo visti dall'"esterno"

"Voglio iniziare dicendo che vivo all’estero da 10 anni visto che, con la mia qualifica di politologo in Italia senza essere servo di un partito o di una diramazione di questi era impossibile trovare un’occupazione.
Poi esprimere la mia ammirazione per i risultati ottenuti dal M5S, e non mi riferisco esclusivamente a quelli elettorali, infine voglio fare un in bocca al lupo per tutto ciò che ancora si vuole raggiungere.
Ma un appunto mi deve essere concesso, o meglio, visto che si chiede che tutti facciano la loro parte, bene prendete queste mie osservazioni come un contributo e non come una critica.
Guardando le cose dal di fuori, si è sempre molto bravi ad individuare gli errori e tutto ci sembra molto piu facile.
Premesso che sono pienamente d’accordo sul non partecipare a farse televisive di nessun tipo, ritengo comunque indispensabile una strategia da applicarsi ogniqualvolta ci si trovi di fronte un microfono o un taccuino. Mi sembra dunque necessario che per quel che riguarda il confronto inevitabile con i mass media che ci si prepari strategicamente a questo confronto e non ci si faccia sorprendere dagli „attacchi“ che arrivano da tutte le parti. Per me è indispensabile essere preparati ad esprimersi attraverso tutti i canali di informazioni, perchè con una opportuna strategia, si possono trasmettere dei valori e non delle inutili cialtronerie.
Questo pensiero mi è venuto guardando l’uscita delle delegazioni dagli incontri con Napolitano. Bene, la cosa che mi ha colpito di più è stata che l’unica delegazione, che oltre ad aver riassunto l’esito dell’incontro avuto con il Presidente della Repubblica, si sia inoltre presa la briga di dare retta e di rispondere alle domande dei giornalisti, sia stata solo quella del M5S. In pratica un assurdo, se si pensa alle accuse mosse al M5S da parte dei giornali. Da allora, non ho smesso di osservare questo fenomeno e mi sono reso conto che al cospetto dei giornalisti, chiunque, eccetto il M5S, non fa altro che ripetere una filastrocca, priva di contenuto naturalmente, che non ha alcun legame con le domande che sono state poste. Invece, i rappresentanti del M5S ad ogni domanda sembrano pervasi da un senso di incertezza e di paura (si, gli sguardi esprimono timore di non reagire nel modo giusto o di non essere in grado di soddisfare la richiesta dell’interlocutore), a ciò propongo di reagire con la sicurezza che deriva dall’avere una coscienza pulita e dal non essere lì per meri interessi personali, ma perchè si ha una visione di un futuro migliore.
Inoltre, bisogna considerare che quelle poste non sono delle domande, ma (diciamo almeno al 70%) delle provocazioni, in quanto è la sensazione, se preferite lo scoop, quello che si ricerca e si vende sulle pagine dei giornali, non i contenuti. Bene, tutti sanno che reagire a delle provocazioni non ha alcun senso e finisce per far fare figure da stupidi. Le altre domande sono quasi sempre fuori da un contesto logico, esclusivamente figlie di stereotipi del giornalista o del giornale per cui questo/a lavora. Quindi, quello che i giornalisti si aspettano non è altro che una reazione, da sbattere possibilmente in prima pagina.
La strategia che propongo, è che davanti a telecamere, microfoni e taccuini, si debba ripetere incessantemente, senza intoppi e con la sicurezza dei giusti quelli che sono gli scopi del M5S, i contenuti del programmma, illustrare le iniziative, ripetere quello che si è fatto e ciò che si vuole fare, solo alla fine senza incertezze salutare e tirare dritti educatamente per la propria strada. Imparare a propagare le proprie idee in tutti i modi possibili, imparare a raccontare quanto di buono si sta facendo, imparare a presentare i validissimi progetti che sono in programma, imparare che tutta l’opinione pubblica merita attenzione, tutto questo è tanto importante, quanto quello dall’avere messo tutto e tutti in discussione.

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