lunedì 4 agosto 2014

SCALEA, IL DRAMMA DELLE PERIFERIE

Riceviamo e pubblichiamo l'ennesima lettera ricevuta a proposto dell'assoluto stato di abbandono delle periferie di Scalea. Sono settimane (da quando la ditta "vita ambiente "si è data alla fuga), che denunciamo il gravissimo problema delle zone periferiche. Infatti queste zone non sono servite né dalla raccolta differenziata né dalla raccolta indifferenziata. Scalea è attualmente amministrata da funzionari dello Stato che su questa problematica non hanno ottenuto un servizio minimo accettabile. Giustamente, come dice Roberto, le case in periferia pagano le tasse al pari di quelle del centro e, aggiungiamo noi, nessuno si degna di dire agli abitanti di queste case DOVE E COME disfarsi dei rifiuti.





"Sono affezionato a Scalea d'estate da quando ero bambino, sono riuscito a convincere le mie due bambine che è bello passare le vacanze lì ... ma a tutto c'è un limite.
I quartieri come quello in cui vivo, sopra piano Lettieri non hanno la raccolta dei rifiuti, la finta del "porta a porta" ha consentito agli amministratori di alleggerirsi dell'impegno di vuotare i cassonetti, i cittadini rischiano di prendere una multa e le buste di spazzatura si accumulano in migliaia di minidiscariche che ipocritamente vengono vuotate una volta a settimana con la ruspa. Il mio parco ancora attende i bidoni per la raccolta richiesti da mesi ...certo, se ce li dessero gli amministratori avrebbero la responsabilità di vuotarli. Ormai non vivo in una casa ma in una discarica. 
Topi di fogna sempre più grandi si aggirano nei palazzi ed i bimbi non possono essere lasciati soli, che paradiso di vacanza ...come si fa a parlare di sensori che monitorano inquinamenti sospetti mentre letteralmente io , la mia famiglia, i miei vicini affoghiamo in questa immondizia ed i RATTI crescono di numero e dimensione intorno a noi? Nei quartieri lontani dalla vista del centro ci sono quelli che devono pagare IMU, ICI, TARI e rimanere a casa loro per evitare malattie gravissime? 
aiuto!
Roberto Mosti"

2 commenti:

  1. Ci vuole uno sciopero fiscale per mettere le cose a posto.

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  2. La sua richiesta d'aiuto è la nostra richiesta , sig. Roberto.Siamo anche pronti a collaborare , a suggerire ,sia quando governava la politica che poi ai commissari.Per ora dobbiamo solo subire. Non prenda il nostro silenzio come indifferenza .Lei ricorderà gli anni dove eravamo su una buona strada anche culturale, la "perla del tirreno"si dotava di un discreto carnevale,premi letterari,le politiche turistiche non mancavano.Mah , meglio salutarla.Cordialmente Franco Celano

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