mercoledì 31 luglio 2013

DIRITTO E DOVERE - valori smarriti

di Totonno cotrone   (I VALORI rubrica)

DIRITTO E DOVERE
Secondo il mio modesto avviso, prima di iniziare ad esaminare l’argomento è necessario rettificare l’intitolazione. Vanno decisamente invertiti i termini per l’esatto convincimento che spetta la precedenza al “dovere”. E’ da esso che scaturisce la legittimità del reclamare per eventuali inosservanze di regole, e per pretendere i nostri diritti.
Quindi riscriviamo il titolo secondo l’esatto ordine di precedenza dei suoi termini: DOVERE E DIRITTO!
Il dovere è cosa assolutamente seria, e ancora più serie sono le azioni che tendono al suo adempimento. Credo che sia fra gli scopi della vita, uno dei più nobili, che una volta compiuto, ti pone al riparo di ogni dubbio, ti trasferisce nella piena tranquillità senza alcun ripensamento o rammarico.
Può capitare magari, che per qualche momento, da parte di qualcuno, possano emergere ingratitudini, sarà la vostra coscienza a garantirvi la vostra serenità e non avrete dubbi, ripensamenti, né alcun rammarico.
A dirvi ciò sarà ancora la vostra coscienza, che eliminando qualche vostro incerto giudizio, aggiungerà: Hai fatto il tuo dovere!
E’ quello di avere svolto i tuoi compiti nel modo più giusto e sereno; essi non dovranno mai apparirti come un increscioso e pesante giogo che potrebbe togliere alla tua vita la serenità che meriti e disturbarti i momenti lieti ch’essa può offrirti.
Asseriamo con la massima forza e convincimento,che il dovere è fattore fondamentale della nostra educazione; se compiuto con scrupolo,non può che predisporci a godere, con maggiore libertà e soddisfazione dei momenti migliori della nostra esistenza.
Non vi è alcun dubbio dunque, che il diritto sia la logica conseguenza del dovere compiuto e dovrebbe essere considerato come completamento nel significato del dovere stesso. Se abbiamo recepito bene il concetto, non possiamo che sostenerlo con forza. 

martedì 30 luglio 2013

DICE IL SAGGIO 2.0

il sapere...
"Ciucci e presuntuosi"




(ndr. Se non puoi convincerli, confondili)


inFORMAZIONE - SUMMER SCHOOL


lunedì 29 luglio 2013

E' TEMPO DI LEGALITA'...........

Ieri sera si è svolta la manifestazione E' tempo di....legalità. Nella cornice di p.zza Ordine si è affrontato il complesso e delicato discorso legato al bisogno di legalità del nostro territorio. Sono intervenuti: il giornalista de "Il Fatto Quotidiano" dott. Lucio Musolino, il Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione dott. Romano De Grazia, l'avv. Marcello Nardi che ha curato il ricorso al TAR per la questione Porto di Torre Talao, il sen. Francesco Molinari del M5S, l'editore Osvaldo Cardillo,  e il Presidente di W Scalea Monica De Carlo.

Notevole è stata la partecipazione del  pubblico che, dopo tanti giorni di silenzio, scandito unicamente dai dettagli della cronaca giudiziaria, finalmente ha potuto ascoltare e discutere di legalità.

Cuore del discorso è stato ammettere che le vicende che interessano il nostro Comune non possono essere imputate solo ed esclusivamente a coloro che sono coinvolti nell'inchiesta. Piuttosto le energie non vanno sprecate nella morbosa ricerca di dettagli di cronaca ma  ciascun cittadino deve prendere coscienza del fatto che anch'egli ha la sua dose di responsabilità. Sono infatti i cittadini che tollerano, permettono certe deviazioni e omettono di fare resistenza. Troppo pochi i cittadini che non esitano a ribellarsi.
Non sono mancate anche le opinioni divergenti e le critiche.

W SCALEA è molto soddisfatta  perchè il nostro scopo è quello di stimolare la riflessione e il dibattito. Che ben vengano le opinioni divergeni e i dibattiti costruttivi perchè essi servono alla maturazione di un concetto fondamentele, senza il quale la Magistratura, le Forze dell'Ordine e quanti hanno il coraggio di denunciare conducono una battaglia in solitudine: la necessaria e netta presa di posizione della società civile.
Basta avere paura, basta lasciarsi andare con logiche fataliste che altro non fanno che alimentare politiche e costumi deviati. Ciò che ci vuole è la ribellione degli onesti.

martedì 23 luglio 2013

PAOLA 21 LUGLIO - LIBERA

Dalla resistenza alla ribellione.
di Leonardo Gambardella

Si costituisce il presidio di Libera sul Tirreno cosentino A Paola è una serata fresca, l'aria è frizzante, la piazza del Popolo, tutta illuminata, è piena a metà. Mi colpiscono le facce sorridenti dei ragazzi e delle ragazze che indossano le t-shirt nere con la scritta di Libera colorata, “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”, le parole di Paolo Borsellino vivono sulle spalle di questi ragazzi che si muovono svelti per sistemare le luci, collegare i microfoni, esporre la bandiera dell'associazione. E' la prima volta che partecipo a una manifestazione di Libera, quando ho saputo che si costituiva il presidio sul Tirreno cosentino ho sentito il bisogno di esserci, mi guardo intorno per vedere se c'è qualcun altro da Scalea ma non riconosco nessuno. 

Un rullo di tamburo e la serata inizia con la sfilata di abiti d'epoca per celebrare la tradizionale “Volata”. Si ricorda che ai tempi in cui i turchi terrorizzavano le coste del sud Italia, tra Paola e San Lucido i contadini riuscirono a organizzare una difesa del territorio respingendo l'attacco dei pirati che vennero buttati in mare. Così ogni anno, il 21 luglio, a Paola si festeggia “ la Volata” tuffandosi in mare con tutti i vestiti per ricordare quella vittoria. La serata continua con due storie che non hanno nulla di divertente. Mi spiegano che parte dell'azione di Libera è di dare voce alla memoria, ricordando le vittime di mafia. Oggi si ricorda Tonino Maiorano, un operaio di Paola ucciso per sbaglio, perché si trovava nel posto sbagliato. 

Seguono le testimonianze agghiaccianti di Tiberio Bentivoglio e Valeria Grasso due imprenditori che si sono opposti alla prepotenza del pizzo a Reggio Calabria e a Palermo.

lunedì 22 luglio 2013

DIOCESI SAN MARCO ARGENTANO – SCALEA

"Unità Pastorale di Scalea"

Quello che sta accadendo in questi giorni a Scalea certamente ha generato nel cuore di molti fedeli una sensazione di sconforto ed esige da parte di noi Parroci di una parola di incoraggiamento alla speranza e di conversione sincera ai valori cristiani della convivenza sociale nel pieno rispetto della legalità, delle istituzioni e di tutti coloro, in particolare delle forze dell’ordine, che con sacrificio e dedizione rendono la vita nella nostra città più vivibile e aperta alla speranza del futuro.

Ci troviamo coinvolti in una di quelle situazioni che esigono una riflessione e nello stesso tempo un supplemento di speranza anche perché riguarda la convivenza sociale e coinvolge il mondo istituzionale democraticamente eletto dai cittadini; ma anche tanta parte di imprenditori che da decenni operano nel territorio con tutte le difficoltà che questo impegno comporta. Non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di persone, con le quali condividiamo il nostro impegno, il nostro svago e in alcuni casi, quando è possibile anche il lavoro. Di più, stiamo parlando di persone con le quali condividiamo anche la fede e la speranza della salvezza eterna che Gesù ci ha donato.

Scalea è una cittadina di oltre diecimila abitanti che però fa fatica già da tempo a cercare la sua anima, la sua identità. Ha certamente smarrito da tempo, per la gran parte dei suoi abitanti, il senso di appartenenza alla comunità dei cristiani, non tanto nella comprensione della mente e del cuore ma nella vita pratica. Questa realtà che continua a chiamarsi Scalea in realtà è un mondo

domenica 21 luglio 2013

GAME OVER

 Progettare con coscienza il cammino della nostra comunità 
di Luca Grisolia

Abbiamo sempre creduto di essere stati sfortunati, ci siamo sempre detti che il nostro destino era già scritto, che la nostra terra era disgraziata, è per questo ed altre fisime mentali non abbiamo mai reagito. Mi riferisco soprattutto ai miei amici, alle persone con cui ho avuto modo di parlare in merito alla gestione della cosa pubblica negli ultimi anni. Io li stavo ad ascoltare e dicevo che adesso toccava a noi cambiare le cose. Ma loro mi guardavano sempre come fossi stato un pazzo.
I fatti di questi giorni fanno cadere, o quanto meno traballare un sistema vecchio, una struttura gerarchica di potere che durava almeno da due decenni, dicono i giornali. È successo che dopo tanti anni di assenza dello stato qualcuno si è svegliato e ha agito. Le ipotesi di reato sono tante e la verità non tarderà ad arrivare, ma di sicuro adesso per Scalea comincia un’epoca nuova. Con “l’operazione plinius” si è messo un punto fermo all’andazzo scellerato del nostro municipio.
La mentalità che si è instaurata tra i miei concittadini in questi anni ha consentito tutta una serie di situazioni e di compromessi che hanno giovato solo la “famiglia”, la ndrangheta. La richiesta di lavoro in cambio di obbedienza, la vendita di voti in cambio di denaro, il silenzio in cambio di minacce, ecc. Ma adesso Scalea è ad un bivio, e può scegliere se alzarsi ed imboccare la strada giusta, quella dell’altruismo e della fratellanza oppure continuare a credere alle frottole che certe persone in campagna elettorale prometteranno e poi non manterranno mai.
Voglio chiedere a tutti coloro che hanno appoggiato questa classe politica fino ad oggi, che cosa ci avete guadagnato? Anche se hanno dato un lavoro a voi ed ai vostri familiari,

giovedì 18 luglio 2013

FACCIA DI PARTITO.....

Questa mattina leggendo le notizie sul sito di Radio One mi sono imbattuta nell'intervento del PD di Scalea sull'operazione Plinius.
Il discorso, un pò piccato dell'anonimo autore, è critico nei confronti di quanti (entrati e usciti dal Comune di Scalea come amministratori o come opposizione) oggi si scoprono santi. Il tono è quello classico della politica classica, il contenuto idem. Nello scegliere gli argomenti e le parole il PD di Scalea decide di ricordare a Antonio Forestieri di Sel i suoi "peccati" ma evita accuratamente di fare la medesima operazione su sè stesso. Anzi, a proposito delle elezioni del 2010 il PD ci tiene a sottolineare di aver sostenuto "Scalea nel Cuore" liberamente. Ora come ora non è dato comprendere il motivo di tanto orgoglio.
La suddetta lista "era costituita da persone aventi la fedina penale pulita" è un'altra precisazione che il circolo ritiene doveroso fare.
Excusatio non petita, accusatio manifesta (Scusa non richiesta, accusa manifesta). Troppo permalosi, poco autocritici.
Il problema di quanti sono cresciuti in seno al sistema dei partiti è quello di non riuscire a capire che la Magistratura emette sentenze in relazione a fatti reato a cui è connessa una pena, il cittadino (e a maggior ragione i partiti politici) devono fare delle valutazioni etiche e morali. Che cosa vul dire "fedina penale pulita"? Basta questo per giustificare il fatto che un grande e storico partito quale il PD (la cui stella oggi non brilla più come prima) sostenga liste i cui candidati hanno frequentazioni poco trasparenti?  E poi, proprio perchè ne va della reputazione, come vigila e controlla l'operato dei suoi esponenti? Sui partiti grava la responsabilità di garantire che i canditati che si propongono siano scevri da qualunque ombra o dubbio sull'onestà e la moralità. E se la lista è civica il partito deve stare attento anche ai compagni di viaggio dei suoi tesserati.
Questa incapacità e la scarsa umiltà dei vecchi partiti  che per quanto professino buone intenzioni non riescono a dare reale e consistente spazio ai giovani ( e al giovane pensiero), li rende lontani  dai cittadini.
Possibile che nonostante le ultime batoste elettorali il PD non riesca a capire che questo modo ostile, accusatorio e sterile (nulla emerge infatti circa eventuali proposte post terremoto) di fare politica è il motivo principale per cui ha perso così tanti consensi?
Ma veniamo all'invito diretto alla "responsabile di W Scalea" cioè me medesima, che non ho mancato di firmare il mio articolo di lunedi eppure lo scrittore piddino mi snobba a tal punto da evitare anche di pronunciare il mio nome.
L'articolo di stamane di Matteo Cava su "miocomune"  risponde per me. Il dott. Ciancio (che fino a poche ore fa nessuno si sarebbe mai sognato di disprezzare) viene ripudiato dal suo vecchio partito prima ancora che il gallo canti tre volte.
Forse l'autore del messaggio più che di rettifica avrebbe dovuto parlare di precisazione e allora precisiamo: il dott. Ciancio nel giugno del 2012 lasciò il PD volontariamente. Ora questo che vorrebbe dire? Sempre un esponente di spicco del partito è stato durante la fase acuta delle indagini e per i primi due anni di amministrazione Basile (conclusosi alla terza candelina), e i voti che lo stesso come amato e stimato medico raccoglieva  non erano tanto disdegnati dal partito.
Ecco concludendo la precisazione, quel che intendevo dire è che prendere le distanze da una persona che per molto tempo è stato un elemento importante di un partito e rinnegarlo così  non produce l'effetto voluto dal partito piuttosto produce una sgradevole sensazione di ipocrisia in chi  legge.
Ma io sono solo un povera cittadina  e di certo non è mia intenzione  dare consigli a chi non ne vuole da nessuno, ciò che è certo è che questo è il mio pensiero e se il partito in questione è realmente DEMOCRATICO non avrà difficoltà a rispettarlo senza condividerlo.
Per concludere, questo pezzo resta pubblicato  sul nostro blog senza essere inviato alla stampa perchè a noi non interessano le polemiche sulle responsabilità e i battibecchi sui giornali. Nessuno, qualunque cosa dica, ci farà cambiare idea sul fatto che tutti, partiti in testa debbano ammettere i propri errori e riconoscere le proprie responsabilità.
monica de carlo- Presidente di W Scalea

mercoledì 17 luglio 2013

E' TEMPO-....


Di Franco Giorgio


E’ vero, amici di W scalea,


Non è tempo di indugiare nel plaudire, ma bisogna rimboccarsi le maniche.

E’ tempo di mettere confini a chi intende accaparrasi i frutti della sconfitta Basile,

E’ tempo di impedire sciacallaggi e vittimismi.

E’ tempo di testimoniare quotidianamente la propria professione civica prima che civile.

E’ tempo di indicare traguardi immediati e futuri per la crescita individuale e collettiva.

E’ tempo di segnare una linea verticale che divida amici e nemici.

E’ tempo di uscire allo scoperto e dichiarare le proprie ambizioni

E’ tempo di rendere trasparente ciò che accade nelle stanze segrete

E’ tempo di denunciare gli sprechi della pubblica amministrazione

E’ tempo di privilegiare l’uso delle risorse finanziarie in senso sociale

E perché no:

è tempo di stendere un velo pietoso su questa triste vicenda, adoperandosi perché se ne risolvano rapidamente gli esiti giudiziari e a nessuno più in futuro venga in mente di adoperarsi alla maniera di questi sciagurati, che tanto male stanno procurando alle loro famiglie oltre che all’intera comunità. Che i verdetti arrivino presto ed essi ritornino nel chiuso delle loro abitazioni a meditare e rammaricarsi per ciò che hanno fatto!



INTANTO, NOIALTRI, O MEGLIO VOIALTRI( bravi e intraprendenti) USCITE DAI PREAMBOLI E DATEVI DA FARE.