
Non tutti sanno che il Consiglio dei Ministri ha approvato un testo che prevede il trasferimento dei beni del demanio marittimo, idrico, gli aeroporti e altri beni dello Stato agli enti locali.
Il Comune, per quel che interessa Scalea, dovrà richiedere l’attribuzione dei beni demaniali indicando le modalità e i tempi di utilizzo.
I beni che non saranno richiesti faranno parte di un patrimonio vincolato e verranno venduti ENTRO 36 MESI.
Non è necessario spiegare quanto sia importante per Scalea non farsi sfuggire una tale occasione e, soprattutto, fare le cose in modo che l’operazione non porti vantaggi solo “agli amici” e “agli amici degli amici” ma a tutta la cittadinanza.
Di seguito trovate un commento estratto dal sito giuridico Altalex:
“Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo del 20 maggio scorso recante "Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un loro patrimonio, ai sensi dell'art. 19 della Legge 5 maggio 2009, n. 42".
Parte, quindi, la “nuova stagione” federalista: immobili dimessi e abbandonati, oppure che versano in condizioni di degrado, fiumi (con esclusione di quelli interregionali), laghi (previa intesa con lo Stato) e spiagge passeranno direttamente sotto il controllo di Regioni, Province e Comuni.
Cosa prevede nello specifico tale decreto?
Il Comune, per quel che interessa Scalea, dovrà richiedere l’attribuzione dei beni demaniali indicando le modalità e i tempi di utilizzo.
I beni che non saranno richiesti faranno parte di un patrimonio vincolato e verranno venduti ENTRO 36 MESI.
Non è necessario spiegare quanto sia importante per Scalea non farsi sfuggire una tale occasione e, soprattutto, fare le cose in modo che l’operazione non porti vantaggi solo “agli amici” e “agli amici degli amici” ma a tutta la cittadinanza.
Di seguito trovate un commento estratto dal sito giuridico Altalex:
“Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo del 20 maggio scorso recante "Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un loro patrimonio, ai sensi dell'art. 19 della Legge 5 maggio 2009, n. 42".
Parte, quindi, la “nuova stagione” federalista: immobili dimessi e abbandonati, oppure che versano in condizioni di degrado, fiumi (con esclusione di quelli interregionali), laghi (previa intesa con lo Stato) e spiagge passeranno direttamente sotto il controllo di Regioni, Province e Comuni.
Cosa prevede nello specifico tale decreto?